LAVORO Scientifico sui rischi d’intossicazioni (Piombo) da carni di uccelli selvatici
E’ stato pubblicato pochi giorni fa’ un Lavoro che riguarda la Beccaccia , ma che chiaramente è estensibile anche al Colombaccio . Qui segue un COMMENTO .
PERICOLOSO MANGIARE LE BECCACCE
E’ stato pubblicato pochi giorni fa’ su Italian Journal of Animal Science ( disponibile on-line dal 25 febbraio 2015 ) un Lavoro targato I.S.P.R.A. ( Avifauna Migratrice , Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale , Ozzano Emilia – Bologna ) “ Lead ammunition residues in the meat of hunted woodcock : a potential health risk to consumers “-http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1828051X.2016.1142360 – dove con accuratissima metodologia di Ricerca –sovvenzionata con i fondi del Ministero dell’Ambiente ( MATTM-Italy) – si evidenzia con dovizia di dettagli statistici la presenza
di fattori di rischio per la salute , correlata alla presenza di Piombo nelle carni delle Beccacce cacciate .
Si tratta indubbiamente di un Lavoro molto “sofisticato” in tutti i sensi , e molto mirato alla specie Beccaccia , e le conclusioni sono molto chiare : “.. per ridurre i rischi di avvelenamento da Piombo per i regolari consumatori di beccacce …. Sarebbe necessario promuovere un più alto livello di allerta-consapevolezza dei rischi per i gruppi di persone esposte ( cacciatori , gamekeepers ecc. ) “
Ci atteniamo quindi all’invito ISPRA di promuovere questa “allerta” e prendiamo atto dei dettagliati risultati scientifici esposti nel Lavoro .
Ci sia concesso solo qualche dubbio circa la piena scientificità dei risultati di analisi così tanto correlati al “rischio per la salute” : a nostro avviso non risulterebbe così evidente per il profilo statistico-scientifico che “ mortalità e morbilità” nonché “ ridotta spettanza di vita” siano state così accentuate nelle popolazioni di cacciatori di beccacce per così tanti anni trascorsi negli ultimi o lontani decenni . Malgrado un’approfondita ricerca sul Web non ci è
stato possibile – forse per nostra incompetenza- trovare dati probatori degli effetti documentati del rischio per i “mangiatori di beccacce “.
Ad ogni buon conto – attenendoci all’invito di dare più consapevolezza – invitiamo tutti i beccacciai a considerare d’ora in avanti , questi rischi evidenziati da ISPRA , presumendo essi riferiti a malattie cardio-respiratorie,linfatiche,tumorali e quant’altro legato a “saturnismo” .
Converrà quindi spostare le preferenze alimentari su carni bianche e rosse di altra
provenienza che non dalle beccacce . Ci permettiamo però di segnalare ( se non lo ha già fatto ISPRA e Ministero dell’Ambiente ) che anche in questi casi , incluse le alimentazioni vegetariane , dovremmo tener presenti rischi legati a contaminazioni ormonali , tossiche ( antibiotici , pesticidi ecc. )
Non sappiamo poi – escludendo il Lavoro in questione – se il supporto economico per queste Ricerche ambientaliste internazionali riceva o meno “grants” da Gruppi Industriali o finanziari interessati a modificare anche l’utilizzo su “terra” per quanto riguarda la normativa delle cartucce da caccia .
Concludiamo quindi invitando anche tutti i pubblicisti di libri o riviste d’arte culinaria a cancellare e mai più scrivere ricette per l’utilizzo -in cucina- delle beccacce cacciate .
http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1828051X.2016.1142360