NOTE: OCCHIALINI E SISTEMI PER ASSICURARE IL RICHIAMO SULL’ATTREZZO

Dunque eccoci ancora qui per qualche piccolo aggiornamento. Abbiamo detto che l’uso del colombaccio come richiamo è un esperienza in costante divenire e qui vi vorrei riportare le mie ultime esperienze. Sul finire della stagione ho cominciato ad avere qualche problema usando i miei colombacci. Mi spiego meglio, i colombi dopo un po’ di tempo sull’attrezzo cominciavano a dare segni di nervosismo e tendevano a “sfrullare” ciò che mi comportava ovvi disagi nell’azione di caccia, spesso a seguito della “cimbellata” anzichè eseguire un movimento composto tendevano ad esagerare nel movimento stesso con ovvi riflessi negativi nell’azione di caccia,  Mi sono scervellato non poco anche perchè questo comportamento si ripeteva con soggetti diversi e  addirittura indipendentemente dall’uso degli occhialini, Alla fine credo di aver individuato il problema e credo anche di averlo risolto. Io credo che si tratti dell’attrezzo che stai usando. Mi spiego meglio. Ho sempre usato, anche con i piccioni, le ribaltine che vende Renzo a Poggibonsi che  sono la perfetta riproduzione di quelle da sempre viste usare anche dai nostri colleghi che guardano l’Adriatico, più o meno. Senza fusto  ma da montare su un sostegno, nella maniera che credete. Hanno il pregio di produrre un movimento molto leggero anche se, con tanto filo tra voi e il richiamo, può essere necessario aggiungere una molla. Quest’anno, per andare con le aste ho invece usato una ribaltina che si fa a Livorno e che, tecnicamente, è un gioiellino, avendo addirittura la molla regolabile. Tuttavia per le sue caratteristiche di costruzione produce sempre un ritorno molto secco del piattino in orizzontale e ho notato che questo movimento brusco innervosisce i colombacci. Dunque ho scoperto una cosa nuova e cioè che  non tutti gli attrezzi sono ben tollerati dal nostro anche se sono costruiti veramente bene. Sto ritornando al solito e mi sembra che tutto abbia ripreso come prima.

Un altra nota. Ho spiegato in precedenza il mio sistema per assicurare il colombaccio al piattino. In questo campo ho visto di tutto e di più e probabilmente tutto funziona ma io ho voluto rivedere il “mio” sistema e ve ne voglio dare conto. E’ rimasto invariato il processo per cui il colombaccio, sulle mie dita, posa le zampe sul piattino dove sono assicurate le fascette di legatura, che sono sempre dello stesso tipo, e cioè sempre quelle di Renzo, chiuse con il bottone automatico, ma ho eliminato la girella a tre vie perchè oltre ad essere d’impaccio al colombo ” un sacco di ferraccio tra le zampe” non mi consente di andare più corto nel margine tra il piattino e le zampe. Mi spiego meglio, il colombaccio deve poter girare sul piattino in autonomia ma non deve avere troppo spazio perchè, in caso di sfrullata, minimo si rompe la coda o parte di essa. Allora il nuovo sistema, che di nuovo non ha proprio niente ma è un mio adattamento a cose similari e già viste, consiste nel legare con uno scorsoio il cordino (molto piccolo di diametro) direttamente all’occhiello inserito nel margine della fascetta e prima di collegare l’una all’altra, farlo passare in una girella, la cui dimensione la sceglierete Voi, che a sua volta scende dal foro centrale del piattino per venire assicurata tramite un cordino di almeno 3 mm  che scorre su un foro praticato alla base della ribaltina, su questo cordino viene inserito un disco di gomma che serve a bloccare il cordino e la girella.

E’ complicato da spiegare ma il risultato è questo: sblocchi il disco di gomma e così facendo puoi avere tutto il filo che vuoi per assicurare meglio le fascette alle zampe poi fai scorrere il cordino inferiore finchè ti sembra di aver ridotto l’escursione al punto giusto, blocchi con il disco in gomma e il gioco è fatto. Legatura molto corta, niente metallo tra le zampe, bloccaggio sicuro con la girella che impedisce che i due “bracci” della legatura si possano attorcigliare quando il colombo gira. E’ molto più difficile da descrivere che da realizzare. Ho scoperto l’acqua calda ma ci sono dovuto arrivare nel solco di quello che ho sempre sostenuto: devi fare da te scegliendo quello che per te funziona. Alla prossima

 

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