Leggendo gli emendamenti proposti, desta molte perplessità, per non dire di peggio, l’approssimazione giuridica (prima ancora che pratica) con la quale sembrano essere state messe insieme queste norme:
– sono migliaia i cittadini italiani che detengono armi da guerra (risalenti al secondo conflitto mondiale) disattivate, sia come privati, sia come presidenti di associazioni combattentistiche e d’arma, i quali dall’oggi al domani potrebbero ritrovarsi a essere accusati di detenere armi vere e proprie, malgrado sia pacifico il fatto che un’arma disattivata ormai non è un’arma. Come si possa pensare di informare tali cittadini del mutamento di legislazione è francamente difficile a dirsi, tanto che nello stesso progetto di Cofferati si parla genericamente di “norme transitorie”.
– Non si capisce obiettivamente quale sia lo scopo di limitare fortemente la diffusione di armi da fuoco con capacità superiore a 10 colpi, prevedendo deroghe per chi già detiene armi con capacità superiore o pratica l’attività sportiva: altro non è che il riconoscimento del fatto che un sequestro generalizzato non è praticabile sia dal punto di vista costituzionale, sia dal punto di vista economico. Ma una norma di questo genere è comunque inutile, nel senso che vessa i legali detentori di tali armi, senza contribuire alla sicurezza dei cittadini di una virgola.
– Molte delle norme proposte da Cofferati sono in contraddizione con la Costituzione italiana e con altre norme di legge: si fa riferimento, per esempio, al fatto che la custodia delle armi debba prevedere che queste ultime siano sempre custodite separate dalle munizioni, ma tale previsione è in contrasto con l’articolo 52 del codice penale, il quale fa esplicito riferimento alla possibilità di difendersi in casa propria con “armi legittimamente detenute”. Forse Cofferati intende che ci si debba difendere con armi scariche? Come è possibile conciliare le due cose? Secondo Cofferati, una persona che si trova improvvisamente un aggressore in casa può avere la lucidità e il tempo di caricare un’arma che, altrimenti, la legge lo obbliga a tenere scarica? È semplicemente ridicolo.
Un altro aspetto di riflessione è che, ovviamente, queste norme sembrano essere ispirate da ben noti organismi ministeriali nostrani. Sarà interessante chiarire nomi e cognomi…
http://www.armietiro.it/cofferati-all-attacco-dei-cittadini-legalmente-armati-armi-7469