Che animale fantastico il Colombaccio, non finirà mai di stupire. Udite udite la migrazione del Colombaccio non è terminata, dai Pirenei riceviamo (su richiesta), direttamente dalla Dott.sa Valérie Cohou, coordinatrice del GIFS (Groupe d’Investigations sur La Faune Sauvage) Francia, che ringraziamo, dunque Valérie ci ha inviato i dati del monitoraggio degli ultimi giorni registrati nella costa atlantica e nei Passi occidentali dei Pirenei. Si può dunque immaginare che numerosi contingenti fermi nella Landa francese ricca di coltivazione di mais, hanno ripreso il lungo viaggio della migrazione verso i luoghi di svernamento della Spagna e Portogallo. Il 14 novembre Valérie ha registrato 100.000 colombacci sulla costa atlantica, il 18/19 novembre 630.000 dai Passi occidentali dei Pirenei. La notizia è certamente confortante, la migrazione ancora in atto, che registra il GIFS, sta a significare che la grande massa di colombacci registrata in MCL dal 1° ottobre al 15 novembre (3.077.054) è sì, forse quella che in minima parte scende dalla costa atlantica per passare i valichi dei Pirenei, ma in parte, è possibile che sia arrivata in Italia direttamente dall’Est d’Europa. Manca poco al termine della migrazione post nuziale, ancora qualche giorno e poi l’analisi dei dati ci darà la possibilità di meglio interpretare l’andamento della migrazione che dal Paleartico ha fatto rotta a Sud Ovest dell’Europa. Valérie ritiene per il 2023 un ritardo globale della migrazione di 15 giorni.
Club Italiano del Colombaccio
Enrico Cavina – Vasco Feligetti