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« il: 24/11/2023 - 17:48 »
Giamp, lo sparo a fermo, lo conferma la storia, è molto più redditizio che al volo, il problema è far posare le Palombe e organizzare in maniera perfetta la caccia. Non è facile insegnare agli altri che stanno in altri capanni quando è il momento di sparare contemporaneamente.
Ma se tutto ciò è fatto in maniera perfetta il carniere è molto, ma molto più sostanzioso e i feriti che cascano in terra non si perdono mai. Sembra facile, ma vi assicuro che far sparare a fermo simultaneamente quattro o cinque persone che stanno in altrettanti capanni è tanto ma tanto più difficile che comandare lo sparo al volo.
Quattro o cinque secondi prima del (GUU) sono momenti interminabili, poi nella caccia sono i dettagli che fanno la differenza, nella caccia che si spara a fermo che in quella dove si spara al volo. Capanni ben coperti le frasche “giuste” messe nel modo “giusto”, i capanni non legati alle piante, gli altri che stanno immobili quando le Palombe curano, sempre i stessi compagni, ecco sono i piccoli dettagli che però hanno grande importanza a fare la differenza. Invece dall’altra parte, dove si para al volo, tutto ciò, ma non per tutti, è quasi superfluo, quasi sempre c’è l’ospite, e le palombe appena a 100 metri si accorgono dell’inganno e se ne vanno e allora le canne del fucile diventano sempre più lunghe. Lo sparo al volo evita tutti i problemi che si creano nella caccia a fermo, ogni occasione viene sfruttata comunque vada, quando la Palomba entra si spara, ma la storia narra che quasi 100 anni fa negli appostamenti in Umbria, alcuni, hanno superato le 200 Palombe in un giorno, e più di 2000 in una stagione e ne passavano molto meno di oggi. Allora c'era solo un capanno in aria, gli altri sparavano da sotto le piante di buttata.
Rimescolo, è impossibile dimenticarti: è vero che sparare a fermo è più facile, se sei solo, ma se la palomba non si posa non spari mai, ecco, sta tutto qui il motivo della scelta di sparare al volo nella caccia alle Palombe. Però ottobre passa una volta all’anno e io come te, che di “ottobre” ne abbiamo vissuti tanti, comincio a far fatica e credere che ancora c’è qualcuno che tiene più alla forma che al risultato. Ed è per questo motivo che il prossimo anno farò un capanno, vecchia maniera come mi hanno insegnato i vecchi, per far conoscere ai giovani come e cosa si deve fare per cacciare le Palombe a fermo. La capanna è li, sotto al capanno, Giamp la ricorda, non manca nulla, ecco …. con la vostra presenza si passa una bella giornata …