FORUM Club Italiano del Colombaccio

badger

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Risposta #213 il: 17/12/2012 - 19:56
Una giornata di dicembre piena di pioggia fredda, martellante, con il bosco che sembra spengere i propri colori sotto l'assalto dell'acqua incessante. Ci vuole il mio cervello matto per eesre q Spiove, prima piano, poi in maniera più decisa e subito si materializzano centinaia di colombacci, sembrano indecisi, galleggiano ad una mezza altezza, quasi invitando la botta. Ma poi le ronde sembre più intriganti, ammaliate dai tocchi dati al piccione, uno sparo due, cinque, sempre a cogliere un fiore grigio sbocciato d'improvviso in mezzo ai rami spogli d'un cerro. Complice la nebbia che si alza improvvisa la giornata si spenge, e' l'ora di raccogliere, legare, ingobbirsi di tutto ciò che serve alla caccia e via su per un erta che sembra non avere fine, fradicio di pioggia e di sudore, è ormai quasi buio quando finalmente arrivo alla macchina, Santo Iddio non ce la facevo proprio più. Dietro di me in basso la sera ammanta il bosco di silenzio. Non è un racconto è solo la cronaca di oggi 17 dicembre 2012. Ciao

DIEGOBACCARELLI

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Risposta #212 il: 16/12/2012 - 22:16
E' QUASI L'ORA DELL'ALBA (prima parte)

di diego baccarelli
Ancora qualche istante e»?poi»? anche le tanto sospirate «selve di mezza montagna a novembre»?, che Annibale Bocchiola mirabilmente  descrive nel suo fantastico racconto «Una Beccaccia per Mirò»?, potranno tornare ad essere quella  stupenda  «tavolozza  d'un pittore impazzito»? che io, con sempre rinnovato stupore e ardente entusiasmo, mi accingo nuovamente ad esplorare, andando alla ricerca della mitica, misteriosa creatura.

E' l'alba del due novembre, giorno di commemorazione dei Defunti, ma anche un   grande giorno per tutti quelli che, come me, amano commemorare  i  propri Morti il dì dei Santi, per poi andare al tanto atteso incontro con la intrigante Signora dal profumo di bosco e dagli occhi stupendi.

E' Il primo appuntamento di una stagione che si preannuncia prodiga di relazioni, ma presumibilmente avara di risultati, anche per le attenzioni, fin troppo audaci, che le vengono rivolte, per il suo carattere sempre più elusivo e beffardo e per  le crescenti difficoltà?  legate all'ambiente in cui Lei, la  Beccaccia, da sempre, con cronometrica puntualità?, torna ogni anno ad attizzare  il fuoco della passione, alimentandolo con i fantastici colori della natura.

E' in questa stupenda esplosione cromatica, tipica dei nostri boschi nel periodo autunnale, che mi ritrovo a spegnere il motore del fuoristrada, nel preciso istante in cui le luci del giorno si accendono sulle cime degli alberi, illuminando definitivamente il sentiero da dove, tra qualche istante, il vecchio, insuperabile Jago  e il  giovane Jimmy, suo promettente rampollo, andranno a dare vita ad una nuova, entusiasmante stagione di caccia, lanciandosi alla ricerca della tanto sospirata Regina.

Il clima della giornata non è quello tipico di novembre, ma somiglia più a quello che accompagna i giorni classici dell'apertura.

E' caldo, faccio fatica ad inoltrarmi nel folto della macchia e a seguire il lavoro frenetico dei due ausiliari che ho cercato di indirizzare nella stessa zona in cui, il 31 gennaio scorso, giorno di chiusura della caccia, ero riuscito a cogliere, grazie ad una stupenda ferma di Jago, l'ultima, fantomatica Beccaccia della stagione. E la scelta sembra subito rivelarsi quella giusta, poiché, dopo l'ennesimo perentorio allungo di Jimmy, il beeper di Jago inizia ad emettere le sue note cadenzate, inconfondibilmente sintonizzate sulla frequenza della ferma.

Jimmy, capìta  l'antifona, vola verso il beeper dell'esperto genitore, arrestandosi, a debita distanza, in cauto, spettacolare consenso.

Nel risalire faticosamente il sentiero, riesco ad arrivare in prossimità? del mio vecchio campione che subito si rivela al mio cuore impazzito, con una ferma, a dir poco, stupenda!

Jimmy, a sua volta, con fare sospetto, si avvicina, strisciando, di quel tanto che basta, per non disturbare la ferma del suo consumato maestro.

Ancora un breve, entusiasmante intermezzo di»? deliziose note musicali,  ed ecco»? la Regina librarsi pigramente in colonna, per poi cadere un poco più in là?, letteralmente fulminata dalla impietosa dispersante del mio calibro 20 Benelli «Beccaccia»?.

Con il riporto spavaldamente ostentato e lungamente insistito di Jago, preceduto dall'incedere gioioso e invadente di Jimmy, si conclude felicemente il rito, del primo rapporto ravvicinato  dell'anno con la intrigante Signora.

Confortato dall'esaltante successo del primo incontro, continuo  spedito  nella  esplorazione  della  macchia  e dei suoi punti strategici, alla  ricerca della seconda struggente rivelazione. (fine prima parte)

ILFAINA

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Risposta #211 il: 14/12/2012 - 13:03
E te ancora di piu.........
Con il solito affetto e stima.
Ti abbraccio.
Flavio

Rimescolo

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Risposta #210 il: 12/12/2012 - 20:19
Oggi è il momento di rispondere all'amico Flavio.

L'esprimere i sentimenti e le emozioni è un segno di grande forza, non debolezza!

La tua sensibilità? e' sincera e si percepisce chiaramente, ama la tua famiglia oltre ogni limite, e gli amici sicuri.

Ricordati e ricorda ai giovani che prima di essere cacciatori, si nasce e si esce uomini uguali dalla stessa porta della vita!

Sei grande!!!!!

con affetto,

Rimescolo

ILFAINA

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Risposta #209 il: 30/11/2012 - 20:01
Mia moglie mi domanda perche ho quelle lacrime agli occhi..... e mentre cerco di spiegargli il tuo racconto.. mi inceppo .non riesco..
Sembro un bambino piccino........

ILFAINA

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Risposta #208 il: 30/11/2012 - 19:56
Renato, mi hai fatto venire un nodo alla gola...... enorme....so cosa vuol dire perdere un VERO AMICO uno di quelli che puoi fidarti..uno di quelli che basta uno sguardo e ci siamo gia capiti.Avrete affrontato insieme non so quante avventure!! E da quando e nato Lorenzo che vedo il mondo in un altra angolazione, ci sono giornate che dico "dentro di me" per fortuna che oggi ci sono e posso godere a pieno questa giornata...dobbiamo essere piu consapevoli..che ogni giorno che passa eeeee passato e non torna piu...uguali non ce ne sarà? mai a quello... Sei una BRAVA PERSONA RENATO.... il MORO aveva visto giusto con chi condividere la sua passione. Ti abbraccio forte....
Un saluto di cuore al Moro.

Rimescolo

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Risposta #207 il: 30/11/2012 - 19:15
CI SEI MANCATO
Dopo un estate calda e prolungata, finalmente era giunto il momento nel quale ogni cacciatore ritorna ad assaporare la natura nella maniera più ampia del termine.

Avevo apportato, con il consenso degli amici, alcune modifiche alla tesa, dimezzato i richiami, utilizzato alcuni stampi in penna, invertito le postazioni di sparo (capanni di ribattuta). Al MORO avevo montato un trampolino proprio accanto a me, per avere un supporto quando sarei sceso per i recuperi dei colombacci, e per reinserirlo nel mezzo e al centro del gioco dei richiami.

A Emiliano avevo predisposto un piccolo gioco con stampi e due piccioni a stantuffo e ribaltina, ma la sua ubicazione strategica gli avrebbe permesso un coinvolgimento più attivo e determinante per la riuscita del gioco di squadra.

Ado aveva scelto il terzo capanno di ribattuta, più adatto al recupero, ai tordi e al rimonto.

I volantini rassicuravano la "squadra", due fili lunghi veramente operosi, racchette e ribaltine decisamente valide. Solo in corso d'opera e a inizio passo ho dovuto cambiare "romano", un bravo volantino ma con il grande difetto di volare da solo incontro ai colombacci vicini, ovviamente per spaventarli e difendere il suo territorio, almeno così l'ho interpretato.

Aida, la mia breton, graziosa, fedele e ubbidiente era in ottima forma, anziosa e bramosa di cominciare i recuperi.Le piante del capanno incredibilmente rigogliose e vegete, parevano inchinarsi e sorridere alla nostra gratitudine, al nostro desiderio di trascorrere con loro il magico ottobre, parevano vestite a festa, tanto erano brillanti i loro vestiti di verde colorati.

La nostra dimora autunnale era stata pulita e la cucina rinnovata per potere cucinare di volta in volta i quotidiani pranzi con gli amici anche di altri capanni e con i simpatici coniugi tedeschi di Montorsi, INGRID UND HOLGER.

La cambusa era stata rifornita con la solita parsimonia e attenzione, pasta, passata di pomodoro fatta in casa, olio extra vergine di oliva, tonno sott'olio dell'amico pescatore Emiliano, scatole di fagioli, spezie varie, forma di formaggio, salumi, caffè, dolci, frutta secca e fresca, e una credenza ben rifornita di ottimo vino inbottigliato sia bianco che rosso, oltre a bitterini e prosecco con stuzzichini per gli aperitivi, un brik di vino da 5 litri per le colazioni.

Tutto era pronto, e allora, presi da così stuzzicante e incontenibile desiderio di avventura, decidiamo di inaugurare la stagione, sabato 29 settembre!

La giornata è bella, c'è tutto quello che serve e si possa chiedere per trascorrere il periodo della migrazione, siamo pronti ad attendere il nostro amato colombaccio.

Ogni mattina successiva e fino al 4 ottobre siamo assidui frequentatori, il Moro ed io facciamo il viaggio insieme, mi aspetta vicino casa, lo carico sul mio pick-up e via al capanno, la stagione è calda , nel bosco nascono i primi porcini e ovuli, e a vicenda ci alterniamo alla cerca, Lui li fa nascere!!!!

Arriva velocemente il 3 ottobre, il primo colombo è incarnierato...il giorno successivo ancora con temperature elevate il Moro accusa un po di stanchezza, trova alcuni giovani porcini e decidiamo di farci un buon risotto, dopo aver incarnierato una coppia di colombacci venuti al gioco, scendo dal capanno e lo lascio ai comandi, avvista un branco di passo ma non curano.

Nel frattempo cucino il risotto che consumiamo parlando del più e del meno, con la promessa che il giorno successivo sarebbe andato dal dottore per una visita di controllo, ti voglio in forma, gli dico. Prepariamo uno scherzo per gli amici che verranno a pranzo sabato 6 ottobre, avevamo un'intesa istintiva, una bella complicità?, dopo aver bevuto una ottima bottiglia di vino, ci siamo guardati e ammiccando il bric da 5 litri che utilizzavamo per le colazioni, è scattato immediatamente il travaso.

Il giorno successivo, 5 ottobre 2012 venerdi, ci ha lasciato per un infarto fulminante. Le sue ceneri sono vicine al capanno, per sua volontà?, lo ricordiamo con grandissimo affetto, per le sue sottili e puntuali battute, per la sua serietà? e amicizia, per la capacità? che aveva di stare in mezzo agli amici e legare con la "squadra", un vero amico di caccia e di vita.

L'ottobre è trascorso, malinconico e orfano di un amico che lo avrebbe vissuto con rispetto e passione, ammirando per intero ogni sua magica espressione di arte e convivialità?. Grazie MORO per averci tenuto compagnia nel tuo breve ma significativo percorso di vita,

Con immutato rispetto e affetto,

Rimescolo

Denis

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Risposta #206 il: 13/11/2012 - 15:31
Cavolo non c'ero arrivato:  ......scano   .....laccio.
Ciao e smetti di abbracciarmi.

ILFAINA

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Risposta #205 il: 13/11/2012 - 15:11
Grazie Denis, mi fa un gran piacere sentirti dire queste parole.. e sono d'accordo con te .. che delle volte non e facile scrivere ........ti da la mano..e facciamo punto e a capo....
UN altro abbraccio..... ho oggi ho abbracciato piu te che mia moglie...... scherzo e!!!

dimenticavo e un incrocio tra francescano e diavolaccio...
Flavio

Denis

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Risposta #204 il: 13/11/2012 - 14:57
Guarda che ti sto parlando anche da amico oltre che da conoscente del forum se questo ti può fare piacere.

Non  mi insegni niente era solo per dire che quello che scrivevi era giusto e che appunto i tuoi consigli andavano lo stesso bene perchè potevano servire a qualcun'altro come ho scritto.

A volte il modo di parlare di ognuno di noi  può dare esito di  sbagliate interpretazioni  del senso delle parole scritte.

"Scanolaccio" però non so proprio cosa significa.

Non faccio finta di essere amico e non porto rancore per natura.

Poi che ci guadagnere?.

Quindi Contento il Grande Ciccio per primo,tu per secondo ed io non ultimo dopo tutto il forum.

Ciao

ILFAINA

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Risposta #203 il: 13/11/2012 - 13:53
Non mi sogno minimamente di insegnarti niente!!!per amor di precisione!!
Era solo una osservazione fatta... come vedi abbiamo due ottiche quasi simili.... caro mio "scanolaccio" permettimi la battuta... Giusto trovare posizioni che evitano cacciatori "improvvisati"   sopratutto al campo..sarebbe inutile che te non spari a un grosso branco per farlo tornare piu tardi spicciolo e altri accanto a te fanno fuoco....
Dimmi... ma facciamo pace ..anche per far contento il Grande Ciccio.... mettendo una pietra sul passato???? ho dobbiamo far finta di essere amici''
uN ALTRO ABBRACCIO
Flavio

alecinghi

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Risposta #202 il: 13/11/2012 - 13:48
Grazie Flavio per la dritta!!!il mio istinto ha superato le mie conoscenze(scarse)!!!

Denis

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Risposta #201 il: 13/11/2012 - 13:36
x ILFAINA

 Quindi tu che sei ??? mi sembrava avere capito un diavolaccio.
Non mi insegni niente,ma i tuoi consigli possono andare bene perche siamo in tanti a leggere e sono utili per tanti..

Io non sono ne francescano ne diavolaccio.

io sono uno che quando è ora ci meno di brutto ( ciò non vuole dire però che sparo ad un branco  grosso quando  so che devono venire al campo alla spicciolata).

Vedi io manderei a casa tutti quelli che sparano ai branchi che escono per fare la semplice volata dal bosco della Mesola senza nessuna cognizione  che quei branchi sono quelli che poi alla seconda uscita,quella vera, dovranno scendere in pastura sulle piane che hanno sorvolato al mattino.

Dicevo che non sono ne francescano ne diavolaccio ma uno che ci da dentro quando è ora ed anche uno che smette quando è ora.

Gli animali ( adulti però e senza allusione alcuna)vanno cacciati quando ci sono perchè quando ci sono ci scappa anche il carniere che è sempre sull'ordine del 0,qualcosa% della popolazione di Colombacci che ti hanno fatto visita.

Ma posso diventare francescano quando dico che non dobbiamo esagerare con la pressione venatoria di sei mesi sulle popolazioni svernanti oppure quando dico che dopo la nevicata non si deve accedere sul territorio appena scoperto perchè sai bene che si concentreranno sulle prime stoppie che trovano.
A proposito a Mesola ci sono giorni e situazione dove i branchi che ti visitano sono sempre sui cento pezzi minimo e quindi te li godi come faccio io il più possibile e poi ne cogli qualcuno sulla coda che si allontana,opure spari perchè la tua posizone obbligata  è tale che a 2/300 metri c'è comunque uno che spara ai suoi e li spaventa tutti.A proposito dopo soli 3 giorni di caccia li disurba perfino una fucilata a cinquecentometri.

Io personalmante  cerco posizioni dove non trovo questo problema delle interferenze con l'aiuto di una cultura in atto a fianco a me oppure una strada ,oppure il confine dell'oasi oppure una casa ecc.,che impediscano  ad altri di appostarsi nelle mie vicinanze e considerando da dove e come mi arriveranno ecc.......

Ciao

ILFAINA

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Risposta #200 il: 13/11/2012 - 12:48
Vedi Denis, la differenza che ce fra una cosa di "istinto" tra un Francescano e un Diavolaccio..... io allo scritto dell'amico alecinghi...ho dato subito un interpretazione diversa dalla tua... nel senso ...che se uno caccia in una zona di pastura (quindi animali che per abitudine di alcuni giorni vanno li per mangiare) mi e suonata subito strano il desiderio dello sparo in una circostanza simile... Mai uno che caccia in pastura deve sparare in un branco superiore alle 30/50 unità? ..... a meno che in quella pastura non ci vada un migliaio di colombi in grossi branchi di 100 o 200 per volta.... ma se non e cosi l'unica cosa da fare e battere la mani scacciandoli... con la speranza che rivengano piu tardi a branchetti poi spiccioli...altrimenti se spari in un branco di 200 abbattendone 1 o 2 i restanti 180 non le vedi MAI piu!! Poi anche io sento l'emozione che tu hai descritto sopra... ma di istinto........
Un abbraccio
Flavio

alecinghi

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Risposta #199 il: 13/11/2012 - 09:58
Grazie Denis, per me era la prima volta, si vede che è capitato anche a te (chissa quante volte!!!)hai fotografato perfettamente quei 10 secondi ed il mio stato d' animo.