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Comunicati stampa AA.VV


a cura di Massimiliano Piersimoni
Contatti e info massy_1966@yahoo.it


Presentazione

Nelle vene sangue del migratorista,
.....diversamente giovane,
prestato alla canna rigata.

Un cordiale saluto a tutti i nostri lettori
da Massimiliano Piersimoni



KEY CONCEPTS


poiché sembra possibile discostarsi dai key concepts nazionali, come sostiene il commissario europeo dell’ambiente, vella, sarà utile capire se a livello regionale la ricerca scientifica viene fatta bene e se i risultati, poi, arrivano alla commissione europea. un interessante articolo al riguardo su bighunter. alleghiamo link

http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/17306/Default.aspx




Legge antiterrorismo: ulteriori restrizioni e obblighi per i possessori di armi.


Leggiamo dal Secolo XIX “Lotta al terrorismo e missioni internazionali”. Il decreto 7/2015 diventato legge il 15 aprile scorso, all’indomani e sulla spinta emotiva della sparatoria nel Tribunale di Milano, rischia di complicare ulteriormente al vita a quel milione e centomila italiani che possiedono un porto d’armi. E di “intasare” gli uffici amministrativi di

commissariati di polizia e carabinieri.Dopo il decreto legislativo entrato in vigore il 5 novembre 2013, che prevede che entro il 4 maggio prossimo i detentori di armi dovranno presentare un certificato medico che attesti che non sono affetti da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscono, anche temporaneamente, la capacità di intendere e volere, ecco i nuovi limiti che con la lotta al terrorismo sembrano aver poco a che fare.




Caccia, agricoltura e legge regionale. Verso l’ATC unico Grosseto


GROSSETO – Si profila un cambiamento storico per gli Ambiti Territoriali di Caccia, la legge regionale impone la riforma e spinge la provincia di Grosseto verso l’ATC unico. La svolta è ormai alle porte e porterà all’unione dei tre ATC presenti sul territorio, in un unico comitato. Questo sarà composto da dieci persone: tre come espressione delle associazioni venatorie, altre tre dal mondo dell’agricoltura, due da quello ambientalista e infine le ultime due dall’ambito politico.






Piemonte, posticipata apertuta da settembre a ottobre



Caccia,si spara da domenica 4 ottobre La giunta regionale fa slittare l’apertura della stagione venatoria Il Piemonte posticipa l’apertura della caccia da settembre alla prima domenica di ottobre. Lo ha stabilito la giunta Chiamparino, che ha approvato il nuovo calendario venatorio proposto dall’assessore Giorgio Ferrero. Fra le novità l’ampliamento delle specie non cacciabili, che saranno quattro in più rispetto al calendario precedente: pernice bianca, lepre variabile, fischione e folaga. Dal 15 aprile partirà anche il prelievo selettivo dei cinghiali fonte "IL CACCIATORE.COM"




PER QUALCUNO LA CACCIA E’ SOLO UNA QUESTIONE DI “CASSA”.



Se l’effetto della “privatizzazione” degli ATC è questo, il futuro della caccia non è certo roseo… E non per colpa della politica nazionale o degli Ambientalisti questa volta, ma a causa di alcuni rappresentanti dello stesso Mondo Venatorio… e fa male dire questo, ma è la sacrosanta verità. Ciò che sta succedendo nella Regione Toscana che, insieme ad Umbria e Marche rappresentano nel quadro nazionale le “mosche bianche” per la decente qualità dei calendari venatori e la sensibilità verso Caccia e Cacciatori, è sinceramente sconcertante e preoccupante






ARCI CACCIALEGGE REGIONALE DI RIFORMA DELLA CACCIA 2015


LEGGE REGIONALE DI RIFORMA DELLA CACCIA 2015 – sintesi delle principali novità Con la riforma Istituzionale che ha intrapreso il primo passo verso l’abolizione delle Province e di conseguenza il ritorno della competenza sulla caccia dalle province alle Regioni è necessario una riorganizzazione delle norme in materia. La Regione Toscana tra le prime in Italia ha intrapreso questo percorso di aggiornamento normativo al quale nei mesi scorsi le Associazioni venatorie e la CCT in primis hanno contribuito avanzando proposte che facendo

tesoro delle esperienze passate (sia positive che negative) guardano al futuro per ridare prospettiva ad una moderna attività venatoria.

Calendario Venatorio Toscana 2015 - 2016: ecco le date


venerdì 3 aprile 2015
La Giunta regionale toscana ha approvato il nuovo calendario venatorio 2015 - 2016. Come già fatto da Liguria e Umbria, anche la Toscana decide di andare avanti per la propria strada, confermando le date di chiusura ai turdidi al 31 gennaio, nonostante l'intervento del Consiglio dei Ministri di due mesi fa, che, sostituendosi alle Regioni, ha chiuso in anticipo. Anche la beccaccia, che quest'anno aveva chiuso il 19 gennaio, si continuerà a cacciare fino a fine mese nel 2016.


Nuova interrogazione UE Briano sulla caccia alla migratoria


giovedì 2 aprile 2015
Legittimo discostarsi dai Key Concepts nazionali utilizzando dati scientifici recenti? E' ciò che chiede in sostanza la nuova interrogazione alla Commissione Ue appena depositata dall'eurodeputata Renata Briano. Così l'ex assessore regionale alla caccia ligure intende affrontare il nocciolo della questione della difesa dei calendari venatori italiani in relazione al procedimento EU Pilot 6955/14/ENVI, che ha messo in discussione le date italiane di chiusura della caccia ad alcune specie migratorie. Alla richiesta di argomentazioni come supporto delle scelte italiane

(che è insita nel procedimento Pilot), come sappiamo, il Governo ha risposto chiudendo in anticipo al 20 gennaio la caccia a tordo, cesena e beccaccia.23091987 Senza quindi tentare di difendere le Regioni, che hanno applicato il diritto europeo correttamente (secondo diverse sentenze della giustizia amministrativa).


Calendario venatorio Emilia Romagna 2015 - 2016: molte riconferme


venerdì 27 marzo 2015
Con delibera di Giunta del 23 marzo scorso, anche la Regione Emilia Romagna ha approvato il calendario venatorio 2015 – 2016. Si parte il primo settembre con la preapertura a cornacchia grigia, ghiandaia e gazza e dal 3 settembre da appostamento anche a merlo e tortora nelle giornate fisse di giovedì e domenica con un carniere giornaliero rispettivamente di 5 capi e di 15 capi,

in quantoentrambe le specie sono classificate “Least concern”. La Regione fa notare che in riguardo a queste due specie le limitazioni di ISPRA nelle Linee Guida e nel parere formulato circa il numero di giornate di caccia e il carniere giornaliero non sono corredate da argomentazioni a supporto.


CACCIA VILLAGE: NON SOLO PASSIONE MA CULTURA A 360°



Caccia Village 2015 come al solito non deluderà gli appassionati per la grande presenza dei marchi più prestigiosi di armi, munizioni ed accessori; ma la cultura la farà da padrone con riferimento al Centenario di Burri e alla sua arma prediletta. L’attività preparatoria di Caccia Village 2015 è in pieno fermento perché i giorni 15 – 16 – 17 Maggio 2015 arriveranno in un batter d’occhio. Ancora lontani dall’arredare il quartiere fieristico di Bastia Umbra, ci si concentra sull’offerta espositiva, quella che poi è il cuore pulsante di ogni manifestazione.


La Fidc provinciale di Firenze alla 71° assemblea



giovedì 26 marzo 2015
Con oltre 9000 soci e 56 sezioni capillarmente diffuse sul territorio della provincia, la Federcaccia fiorentina rappresenta una delle realtà associative più significative in campo nazionale, regionale e provinciale; oltre 100 guardie volontarie per la vigilanza sulla corretta applicazione delle normative su caccia e pesca, con all’interno un gruppo di GAV

specializzato nella prevenzione dei reati ambientali, completano l’identikit di questa grande compagine di donne e uomini che, alla passione per l’attività venatoria, uniscono un impegno quotidiano per la gestione di fauna e territorio.


A Marzo 2016 il Congresso ordinario dell’Arci Caccia



giovedì 26 marzo 2015
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Consiglio nazionale dell’Arci Caccia ha deciso di convocare il congresso ordinario dell’Associazione per il 20/21 marzo 2016. Un percorso deciso per tempo che consentirà di allargare il confronto e la partecipazione a quanti si pongono l’obiettivo di riconquistare un più ampio consenso alla caccia tra i cittadini e con le nuove generazioni.

CLUB ITALIANO DEL COLOMBACCIO Sezione TOSCANA CENTRO SUD

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Sabato 21 marzo 2015 presso il ristorante “IL POZZO DEI DESIDERI” dI Staggia Senese si è ufficialmente costituita la Sezione TosKana centro sud del CLUB ITALIANO DEL COLOMBACCIO, - Cacciatori Tradizionali di Colombacci – con sede a Poggibonsi, via Camaldo 29, già storica sede del Club Nazionale dal 1998.

Naturalmente la costituzione non è il semplice atto volto a “costruire qualcosa di nuovo” ma piuttosto a regolarizzare realtà associative presenti nel territorio già dalla costituzione del Club Italiano che proprio in Poggibonsi ebbe luce alla fine degli anni novanta



VEDIAMOCI CHIARO!

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La denuncia presentata dall'Atc 8 nei confronti della Francia, che applica la Direttiva Uccelli cacciando tordi e beccacce oltre il 31 gennaio senza incorrere in procedure comunitarie, apre una serie di considerazioni circa le differenze tra i diversi paesi dell'Ue, in relazione non solo ai dati utilizzati per il calcolo effettivo delle migrazioni in base a dati aggiornati, ma anche, e soprattutto, alla parte più politica della regolamentazione della caccia. Ovvero gli accordi strappati sulle date di prelievo poi stabilite dal famigerato documento Key Concepts del comitato Ornis,





Capanni caccia: su Repubblica le critiche animaliste al testo Vaccari

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martedì 24 marzo 2015
Lav e Enpa, grazie alla visibilità gentilmente offerta dalla giornalista filo-animalista Margherita D'Amico, protestano su Repubblica per l'emendamento Vaccari al collegato ambientale in esame alla Commissione Ambiente del Senato, che, alleggerito della parte delle depenalizzazioni, continua a prevedere nuove regole per gli appostamenti fissi di caccia,

oltre che per il controllo delle nutrie (per cui, dopo il pasticcio che ha gelato tutti gli interventi provinciali e regionali, si chiede, di nuovo, l'aiuto dei cacciatori). Secondo gli animalisti l'emendamento, se approvato, potrebbe moltiplicare le strutture da cui sparare agli uccelli. Scrive d'Amico, “le stesse autorizzazioni venatorie rilasciate dalle province per sparare da appostamento fisso costituirebbero d’ora in poi titolo per erigere strutture invasive e finora, in larga maggioranza, irregolari”.



ECCO IL TESTO DEL SENATORE VACCARI SULLA CACCIA

venerdì 13 marzo 2015


Sull'emendamento presentato dal Senatore Stefano Vaccari, relatore del testo sul Collegato ambiente al Senato, si è detto di tutto nelle ultime ore. Il testo, secondo le intenzioni dichiarate dal relatore, mirava a depenalizzare alcuni comportamenti venatori meno gravi e non dolosi, sulla base di precise richieste del mondo venatorio. Tanto è vero che l'articolo 30 della legge 157/92 sulle sanzioni penali sarebbe rimasto praticamente inalterato".

L'emendamento sarà riformulato, eliminando la parte relativa alla depenalizzazione. Le disposizioni in materia di nutrie e appostamenti fissi, rimangono quindi nel testo attualmente in Commissione Ambiente.



DEPOSITATO IL RICORSO CONTRO CDM E MINISTERO DELL’AMBIENTE

Nelle vene sangue del migratorista,
Depositato al Tar Lazio il ricorso avverso alle decisioni prese dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 gennaio. Per Federcaccia un atto dovuto per un principio di rispetto delle regole e delle competenze delle Regioni, oltre che in difesa della caccia alla migratoria, fatta oggetto di un provvedimento immotivato e senza precedenti FEDERCACCIA.

Lo studio legale Bruni-Morbidelli di Firenze ha depositato innanzi al Tar Lazio il ricorso di Federazione Italiana della Caccia



Certificazione per detenzioni armi.



Ha destato qualche allarme un recente articolo di stampa che, nel titolo, invitava espressamente i cacciatori a mettersi in regola con le certificazioni richieste per l’acquisizione e la detenzione di armi entro il 4 maggio 2015. La Confederazione dei Cacciatori Toscani, al fine di sgombrare il campo da possibili equivoci, precisa che i cacciatori, in possesso di licenza di caccia, sono esenti da tale obbligo, avendovi adempiuto al momento del rinnovo della licenza stessa. Lo si legge sul sito della Polizia di Stato

(http://www.poliziadistato.it/articolo/view/36638/ ) che, commentando le novità introdotte con il decreto legislativo n 121 del 29 settembre 2013, entrato in vigore il 5 novembre rammenta che” Sono esentati dall'obbligo di presentazione (del certificato medico di idoneità psicofisica per la detenzione e l'acquisizione di armi ndr) coloro che nei sei anni antecedenti l'entrata in vigore del decreto, abbiano già consegnato il certificato al momento della richiesta di una licenza di porto d'armi o di un nulla osta all'acquisto di armi”.
Firenze, 3 marzo 2015

Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)


Nasce il "Gruppo alternativo"


lunedì 2 marzo 2015

I vertici delle associazioni venatorie Liberacaccia, Italcaccia, Acl, Cpa, Cpe, Svi e Ucs si sono riunite a Bologna venerdì 27 febbraio per dare il via ufficiale ad “un nuovo polo associativo venatorio caratterizzato da una forte unità di intenti e da principi irrinunciabili quali la centralità e la dignità del mondo venatorio”. Assenti giustificati alla riunione ma aderenti al progetto sono anche Acb, Ascn e Sips. Il “Gruppo Alternativo” intende concentrare tutte le sue energie nell’accogliere e difendere le istanze e i legittimi interessi di tutti quei cacciatori che non si riconoscono nel modello proposto dalle “tre sorelle”

(Fidc, Anuu Migratoristi, Arci Caccia). Il gruppo imputa alle più importanti associazioni venatorie una “intollerabile subordinazione nei confronti di una delle più potenti organizzazioni ambientaliste”, e perfino di perseguire “una strategia politica fatta di continue rinunce e di sottomissione allo strapotere politico (non scientifico) dell’Ispra”. Le due associazioni riconosciute, Liberacaccia e Italcaccia, viene sottolineato potranno garantire la partecipazione a tutti i tavoli istituzionali per presentarsi e per rappresentare una parte sempre più consistente dei cacciatori italiani. Nel corso della riunione sono state approvate le linee guida del Gruppo Alternativo e si è deciso di procedere speditamente alla organizzazione di una importante manifestazione nazionale. Al tempo stesso, è stato concordato di iniziare un serrato confronto di natura tecnica ma anche scientifica e legale in vista della predisposizione dei nuovi calendari venatori "che - scrivono le associazioni nel comunicato - rappresentano una tappa fondamentale nel percorso di riappropriazione di ciò che la moda animalista, con la connivenza di troppe forze politiche, ci ha scippato nel corso di questi ultimi anni".



Appostamenti caccia: rimarranno solo quelli di "natura precaria"


venerdì 27 febbraio 2015

Gli appostamenti fissi per l''esercizio della caccia "possono permanere fino a scadenza dell''autorizzazione" a patto che "non comportino permanente dello stato dei luoghi, abbiano natura precaria, siano realizzati in legno o con altri materiali leggeri o tradizionali della zona, o con strutture in ferro anche tubolari,

o in prefabbricato quando interrati o immersi, privi di opere di fondazione, installati su un sedime non superiore a 6 mq e che siano facilmente ed immediatamente rimuovibili alla scadenza dell''autorizzazione". Lo prevede la riformulazione di un emendamento depositato dal relatore, Stefano Vaccari (Pd), in commissione Ambiente del Senato al ddl collegato ambientale (A.S. 1676: Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"). Lo stesso emendamento chiarisce che "le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano definiscono con proprie norme le caratteristiche degli appostamenti".



IMPUGNATA DAL GOVERNO LA LEGGE TOSCANA CHE HA RIDOTTO GLI ATC

Il Consiglio dei Ministri, con delibera del 20 febbraio 2015, ha deciso diimpugnare per incostituzionalità la modifica della legge sulla caccia Toscana, con la quale sono cambiate competenze e numero degli Ambiti Territoriali di caccia. La motivazione attiene alle competenze esclusive statali. La norma prevede un solo ambito territoriale di caccia per ogni provincia, "non rispettando in tal modo - sottolinea il comunicato del Governo - quegli standards di tutela uniformi stabiliti sul territorio nazionale dalla legge quadro in materia di caccia n.157/1992, in violazione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione". "Le previsioni regionali di nuova introduzione - spiega il Governo - si pongono in contrasto con l’articolo 14 comma 1 della Legge 157/92, il quale nel disciplinare gli ambiti territoriali di caccia specifica che debbano avere dimensioni sub provinciali, al fine di garantire l’omogeneità naturale dei territori in essi inclusi". Il principio espresso dalla norma statale si qualifica come standard minimo di tutela ambientale, pertanto rientra nella competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e non è derogabile dalle Regioni . Tutto questo seppur la legge toscana abbia previsto la possibilità di istituire nel piano faunistico venatorio dei sottoambiti. "Tale previsione - scrive il CdM -, proprio in quanto evocativa di una mera “possibilità”, non appare idonea a superare la censura formulata.



L’IMPORTANZA DEI COLLABORATORI

Chi opera presso i centri di cattura per presicci, autorizzati dalle Amministrazioni provinciali, conosce molto bene le specie che transitano durante il periodo migratorio. Oltre alle catture di soggetti appartenenti a specie cacciabili, i conduttori tengono annotate nei loro diari le osservazioni ornitologiche che avvengono ogni giorno. Alla fine dell’anno, andando a rispolverare i diari, si scoprono interessanti aneddoti sulla vita migratoria dei nostri amici alati. Ecco quindi che lo scritto diventa un’importante testimonianza, grazie a chi, con la penna, ferma il tempo e i comportamenti sulla carta, tanto da renderli interessanti anche a livello scientifico. I diari non solo parole tramandate, ma dati importanti che vengono analizzati, anno dopo anno, e appartengono alla stessa struttura e allo stesso territorio.



Finanziaria e legge sulla caccia: luci e troppe ombre nei provvedimenti approvati dal consiglio della regione toscana.

Le proposte di legge per il riordino della governance in materia faunistica e venatoria che erano approdate in aula del Consiglio della Regione Toscana , per l’esame ed il voto nelle sedute del 22 e 23 dicembre, costituivano un pacchetto di notevole portata innovativa per migliorare l’attività di gestione della fauna e del territorio, razionalizzando l’organizzazione ed ottimizzando l’uso delle risorse. Riduzione della tassa di concessione regionale e contemporaneo aumento delle quote di iscrizione agli ATC, per garantire certezza e quantità delle risorse ed immediatezza e certezza del ritorno sul territorio dei soldi versati dai cacciatori, come dispone la legge per assicurare la gestione, i miglioramenti ambientali, la prevenzione ed il risarcimento dei danni, gli interventi di tutela e ripristino della biodiversità;

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