DIFENDI LA TUA PASSIONE ASSOCIATI AL NOSTRO CLUB

Comunicati stampa AA.VV


a cura di Massimiliano Piersimoni
Contatti e info massy_1966@yahoo.it


IMPUGNATA DAL GOVERNO LA LEGGE TOSCANA CHE HA RIDOTTO GLI ATC

Il Consiglio dei Ministri, con delibera del 20 febbraio 2015, ha deciso diimpugnare per incostituzionalità la modifica della legge sulla caccia Toscana, con la quale sono cambiate competenze e numero degli Ambiti Territoriali di caccia. La motivazione attiene alle competenze esclusive statali. La norma prevede un solo ambito territoriale di caccia per ogni provincia, "non rispettando in tal modo - sottolinea il comunicato del Governo - quegli standards di tutela uniformi stabiliti sul territorio nazionale dalla legge quadro in materia di caccia n.157/1992, in violazione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione". "Le previsioni regionali di nuova introduzione - spiega il Governo - si pongono in contrasto con l’articolo 14 comma 1 della Legge 157/92, il quale nel disciplinare gli ambiti territoriali di caccia specifica che debbano avere dimensioni sub provinciali, al fine di garantire l’omogeneità naturale dei territori in essi inclusi". Il principio espresso dalla norma statale si qualifica come standard minimo di tutela ambientale, pertanto rientra nella competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e non è derogabile dalle Regioni . Tutto questo seppur la legge toscana abbia previsto la possibilità di istituire nel piano faunistico venatorio dei sottoambiti. "Tale previsione - scrive il CdM -, proprio in quanto evocativa di una mera “possibilità”, non appare idonea a superare la censura formulata.

L’IMPORTANZA DEI COLLABORATORI

A ciò si aggiunge il confronto con altre realtà di monitoraggio territoriale e si può così stilare un primo esame della situazione migratoria in un determinato periodo nel nostro territorio. Si sottolineano poi le ricatture di soggetti che presentano anelli al tarso applicati durante l’attività scientifica d’inanellamento eseguita dai circa cinquecento inanellatori italiani autorizzati da ISPRA e dagli inanellatori esteri sparsi nel mondo che ogni anno operano come ricercatori. Il semplice anello è una carta d’identità che accompagna l’esemplare e, attraverso la lettura della matricola, si accede a una mole d’informazioni interessanti che riguardano la vita dell’animale e che sono importanti per chi studia le migrazioni e la conservazione della specie. A tal proposito vorrei segnalare le ricatture avvenute presso il centro di cattura presicci di Giussano (MB) condotto egregiamente dai signori Villa e Brivio che, nel mese di dicembre 2014, durante la loro attività, hanno trovato nelle reti due soggetti recanti un anello metallico al tarso. Il primo era un maschio di Fringuello, ripreso in data 21 dicembre 2014 e precedentemente inanellato all’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN il 17 ottobre dello stesso anno, e una femmina di Merlo, ripresa il 23 dicembre e inanellata precedentemente, sempre all’Osservatorio Ornitologico della FEIN, in data 22 ottobre 2014. Il fatto descritto non rappresenta nulla di eccezionale ma rimane pur sempre importante se va considerato che questi dati, poi comunicati a ISPRA, vanno ad implementare gli studi sui movimenti migratori degli uccelli. Quello che preme sottolineare è come la rete capillare di persone appassionate che operano sul campo collabori alla ricerca scientifica, e l’opera dei conduttori del centro di cattura per presicci di Giussano ne è un esempio. Un esempio senz’altro molto valido per sollecitare a provare tutti coloro che non hanno ancora iniziato a farlo. Walter Sassi http://www.anuu.org

Finanziaria e legge sulla caccia: luci e troppe ombre nei provvedimenti approvati dal consiglio della regione toscana.

Le proposte di legge per il riordino della governance in materia faunistica e venatoria che erano approdate in aula del Consiglio della Regione Toscana , per l’esame ed il voto nelle sedute del 22 e 23 dicembre, costituivano un pacchetto di notevole portata innovativa per migliorare l’attività di gestione della fauna e del territorio, razionalizzando l’organizzazione ed ottimizzando l’uso delle risorse. Riduzione della tassa di concessione regionale e contemporaneo aumento delle quote di iscrizione agli ATC, per garantire certezza e quantità delle risorse ed immediatezza e certezza del ritorno sul territorio dei soldi versati dai cacciatori, come dispone la legge per assicurare la gestione, i miglioramenti ambientali, la prevenzione ed il risarcimento dei danni, gli interventi di tutela e ripristino della biodiversità;

TORNA ALLA HOME