ANALISI META’ OTTOBRE

stormidicolombacciinvolo1MCL – Analisi 9/10 – 15/10 e previsione

Premessa: MCL ricordiamo è nato come WebApp  sperimentale totalmente dipendente dalla partecipazione degli Iscritti.

Attualmente i Segnalatori registrati sono oltre 130 distribuiti in tutta Italia con assoluta maggioranza in Centro , ma la partecipazione operativa attiva è inferiore al 30 %.

Ottima l’integrazione con i Forum che permette adeguate valutazioni territoriali .Indispensabile .

È molto probabile che la scarsa operatività e partecipazione  siano in buona parte legate all’interferenza degli atti di registrazione con l’emotività e concitazione della azioni di caccia , anche se di fatto si potrebbero annotare in fretta in cartaceo i dati da registrare e poi immeterli sulla scheda telematica a caccia conclusa. È un invito a fare così .

Altre difficoltà sono state nella gestione informatica-telematica del Sistema .

ANALISI

Fatta valida l’analisi precedente del 9 Ott.Domenica ,  la migrazione è continuata intensamente nei giorni successivi per poi attenuarsi d’intensità sino a Venerdì 13 Ott.ed intensificandosi nettamente ( come previsto ) il Sabato 14 quando in serata è stato segnalato un imponente arrivo nell’area di Pesaro di un immenso contingente  dal mare .

In precedenza ancora il Lunedì 10 Ott. sono stati registrati 424 avvistamenti con 25.775 Colombacci .

Il totale dei dati MCL di questa settimana

-Avvistamenti 1577 ( Centro 1298)

-Colombacci ( numero elaborato dal sistema) 80.285

– consistenza branchi -media- 51

– altezza -media- 80

– confidenza : sì e no

Escludendo i giorni 2 di riposo venatorio ed avvistamenti limitati , la media giornaliera di Colombacci ( numero elaborato dal sistema ) è di circa 16.000

È evidente che grandi contingenti di popolazioni ad origini  lontane – lontanissime hanno iniziato a migrare negli ultimi giorni di Settembre – primi di Ottobre , sulla grande direttrice da Oriente all’Italia , ed analogamente ( vedi a seguire ) sulla direttrice Centro Europea ( Bielorussia – Polonia- Germania – Francia ) , molto meno dalla Direttrice Scandinava .Difficile individuare i motivi se non la situazione meteo incombente dal Nord ,ma dovendosi anche considerare le non conosciute condizioni delle riserve alimentari nelle aree di origine ( maturazione boschiva e stato delle coltivazioni intensive ) .

La precedente previsione Climatologica-Meteo dell’incombere di un’irruzione di gelo artico su Russia e dintorni già dopo il 15 Ott. sembra ora molto ridimensionata e posticipata agli ultimi giorni di Ottobre , quale in tal senso Meteociel.fr aveva indicato sin dalle previsioni di Agosto .    Vedremo .

Per quanto riguarda l’Italia abbiamo già ritenuto emblematica la situazione meteo-Luna verificatasi a La Mesola ( arrivi ed involo notturno per trasmigrazione verosimile oltre il Tirreno ) . Analoghe le situazioni verificatesi nella Bassa Romagna . Questa massa migrante si è mossa con particolare furor migratorio , facilitata da condizioni atmosferiche ( corridoi isobarici a PA moderatamente elevata ) favorenti il risparmio di energie , condizioni che perdurando più o meno tali hanno dato opportunità di continuità migratoria e relativa disponibilità a stop-over peraltro   apparentemente brevi.

Fanno fede di questa interpretazione i rilievi di grandi branchi ( migliaia ) in migrazione diretta in altitudine , specie quelli segnalati in Piemonte e Liguria già in affaccio al proseguimento verso Francia e Spagna . Analoghi rilievi lungo la costa Livornese . Circa le origini di migratori a lunga distanza fanno fede anche i rilievi di branchi in sosta in zone costiere Adriatiche ( Graziano Giovannetti ) con piccoli fiumi ed in particolare la segnalazione ( Walter Porcile) di una abbeverata di migliaia in Piemonte lungo un piccolo canale di 1,5 Km  già al tramonto , e non più nell’area al mattino dopo . Comportamenti questi evidentemente legati alla necessità di reintegrare le risorse idriche ridotte  nel metabolismo corporeo  consumatosi in un lungo-lunghissimo viaggio e  subito dopo proseguito .

Le persistenti condizioni di Alta Pressione e di  venti per lo più moderati o deboli favorenti da N-NE sull ‘Alto Adriatico specie nel fine settimana hanno favorito la Migrazione : dopo gli sbarchi che hanno interessato tutta l’area costiera del Centro Italia – da Adige – Delta Po – sino ed oltre Conero – ( vedi MCL e Forum ) , è indubbio che la grande massa migratoria più o meno poi frantumatasi si è distesa nell’attraversamento Appenninico in vari canali di passo privilegiando via via appostamenti e valichi in dipendenza dell’orientamento e forza dei venti pur deboli , anche con grandi differenze di avvistamento tra valli e valloni e appostamenti distanti anche poche centinaia di metri tra loro ( testimonianza personale sui crinali umbro-marchigiani limitrofi al Monte Cucco )

La Domenica 15 …..

Imperativo riferirsi ai dati disponibili in Europa .

Dopo il transito di oltre 140.000 a Cret de Roche confine Francia Germania ( Grenoble) il 4 Ottobre  altri tre picchi migratori di 109-128-170.000 sono stati alle stesse latitudini il 10-11-12 Ottobre  con un totale  di 744.000 ( più del doppio del 2016) incluso il transito di 14.000 a Nizza corrispondente ai transiti in Liguria .

Venerdì 13 Ottobre sempre a Cret de Roche oltre 230.000 , circa 12 ore dopo sbalzo della PA di oltre 15 hPa nell’area di origine . Il totale al 14/10 supera il milione il che è tre volte il conteggio nel medesimo sito e medesime date dell’anno precednte 2016.

Nessun movimento di Colombacci a Portland sul Canale La Manica (UK) dove la migrazione è molto più tardiva ( novembre)

Collateralmente segnaliamo che intorno al 10 Ottobre sulle coste orientali ed isole della Grecia si è verificato un intenso arrivo di tordi caratterizzato anche da un insolito passo diurno .

Di questa fase precoce di Migrazione stiamo assistendo alla “coda” . Se si vuole definire preoccupante ( …..son passati tutti ? ) c’è un dato di ieri giovedì 12 : nelle Marche sono stati abbattuti  alcuni “roscioli” o “topacchi” .Ma se questa è la fase calante di un primo impulso , dobbiamo rilevare che le condizioni meteo previste antecedenti per il fine settimana nelle aree di origine stanno confermando ( Sabato 14 ) la correlata previsione ( fattori abiotici )! di un nuovo impulso d’ingresso dall’Adriatico , con un certo aumento d’intensità più a Sud ( leggi Abruzzo) già giovedì 12 . La Migrazione continua favorita da condizioni utili al volo senza eccessivo dispendio di energie e migliori condizioni di ossigenazione in altitudine ,  volo verosimilmente  proteso ad un salto unico sino alle grandi aree di svernamento ( specie Estremadura e Portogallo ) dove la fruttificazione e maturazione delle foreste è continua  senza interruzioni.

L’analisi più focalizzata sul fine settimana ( Sabato 14 e Domenica 15) così può essere sintetizzata

Sabato 14 : avvistamenti 346 ( Centro 286) con Colombacci,17.095 con entità media per branco 49 , altezze 100 m., confidenza modesta .Privilegiata la Bassa Romagna , anche in dipendenza delle nebbie più a Nord . Transiti ulteriori negli entroterra peninsulari a macchia di leopardo , a testimoniare come in altitudine isobarica la massa migratoria si sia distesa a svalicare e proseguire oltre l’ lAppennino  sostenuta da un intenso furor migratorio . Ulteriori segnalazioni di ” roscioli” o “topacchi ” o ” canterini”  da assimilare ad un possibile arrivo di ultime lontane popolazioni come ” Columba palumbus casiotis ” di origine Kazakhistan ed oltre Urali .

Domenica 15 :avvistamenti 1577 ( Centro 1298) Colombacci 16.520,media branco 51,altezza media 80,confidenza modesta . Passi locali a macchia di leopardo. Grandi voli a grandi altezze su Tirreno Ligure e Toscano .

PREVISIONE

Le previsioni  meteo – in particolare le  mappe isobariche – evidenziano un permanere di PA elevata su tutta l’area di origine a media-breve distanza sino a Mercoledì/Giovedì quando la PA diminuirà sensibilmente per poi risalire gradualmente nel fine settimana .

Nei territori più lontani ( Ucraina , Russia Sud Orientale ) a seguire abbassamenti di PA e temperature sono previste impennate di PA nel fine settimana .

È quindi possibile che in coincidenza di tali variazioni contingenti più lontani si muovano per un’ulteriore fase migratoria , anche se dobbiamo considerare il fatto che i grandi flussi verificatisi sul Centro Europa ( leggi Francia Orientale , confini Germania  ) siano significativi di una maturazione di tutti i fattori biologici estesa a tutte le popolazioni che sono quindi ( dati i fattori abiotici favorevoli ) migrate massivamente e precocemente e probabilmente anche con lunghi percorsi notturni .

Sintesi

Personalmente – ma ovviamente dilettante come tutti i lettori – credo che la chiave di lettura di questa precoce migrazione massiva possa essere questa :

nei territori di origine delle popolazioni Europee si è verificata una ipotetica condizione di maturazione fruttifera ( foreste , agricolture) in settembre ( tutta da verificare)  , tale da consentire un immagazzinamento di riserve molto grande e precoce . Le condizioni fisiche ottimali ( verosimilmente anche le mute …e sarà interessante verificare i risultati di Progetto Colombaccio Italia)  sono andate a coincidere con una evoluzione meteo molto favorevole e significativamente prolungata ( come ancora oggi 15 Ottobre ) ed estesa su tutta Europa , in ulteriore coincidenza con Luna piena e prolungata illuminazione lunare superiore al 40 % della superficie lunare . Al momento del graduale ridursi del fotoperiodo alle longitudini dei più importanti territori di origine ( luce del giorno sempre più corta ) – in termini quindi di ecologia sensoriale pre-migratoria – l’integrarsi di fattori biotici ( biologici) ed abiotici ( meteo,Luna ) ha fatto scattare l’impulso migratorio di massa.

Non abbiamo alcun elemento documentale per poter dire se questa condizione evolutiva d’impulso migratorio si sia ora esaurita , o possa ancora svilupparsi in popolazioni che non sono ancora in migrazione . In tal senso ogni ulteriore previsione ci sembra impossibile . Se grandi contingenti rimarranno in stop-over prolungati potremo allora esercitarci in previsioni di grandi involi di transito . Al momento non ci sono queste condizioni . Dobbiamo anche ricordare che i conteggi sui Pirenei iniziano il 15/10 e sarà interessante cercare di capire se il grande contingente arrivato in Francia in questi ultimi giorni deve ancora passare i Pirenei.Nelle prime conte di ieri 15 solo su Urrugne sulla costa Atlantica al confine Spagna conteggio di 2200.

Altro elemento da considerare é il verificarsi sui valichi Appenninici Marche Umbria di impressionanti concentrati flussi in canaloni vallivi , anche con furor migratorio di decine e decine di grandi branchi anche sulla direttrice Monte Conero – Monte Maggio – Gualdo Tadino come mattina del 16 Ottobre Lunedì . Su altri valichi a 2 km in linea d’aria , pochissimi rilievi allo spollo . Tutto ciò avviene in quasi totale assenza di venti o perturbazioni con isobare di alta PA che attraversano l’Adriatico e l’ Italia Centrale .

Un saluto Enrico Cavina