1° giornata di sopraluogo eseguito in data 21 nov 2017 dal gruppo romagnolo
Giornata con cielo coperto e leggero vento da Nord in prevalenza dalle ore 11,00.
6 i punti di rilievo presi in considerazione tra i quali uno si è dimostrato molto interessante per la quantità di colombacci usciti.
l’Uscita dei colombacci in questo punto di maggiore rilievo è stata fatta in quota abbastanza alta dai 150 ai 200 e più metri malgrado il punto di assembramento per la pastura trovata in un rifugio distante poco più di 2 km dal bosco.
Spettacolare le curate dei colombacci in quei 2 piccoli boschetti di appoggio prima di calare nelle stoppie all’interno del rifugio.
Presenza dei colombacci in quella giornata in uscite su diversi lati del bosco.
1° giornata di monitoraggio in parallelo eseguita nel Rodigino da Lorenzo in data 5 dicembre 2017:
Confermata ancora la presenza nella solita zona del Rodigino di un consistente contingente di colombacci in pastura provenienti da Mesola. Il numero sembra aumentato rispetto all’ultima osservazione della settimana scorsa.
Per una conferma abbiamo verificato la provenienza da Mesola. Osservati numerosi branchi di colombacci transitare sopra il Po di Goro in località Cà Vendramin direzione Nord, ancora in movimento verso le ore 12,30. Partivano dall’ultima propaggine del Boscone località S. Giustina, lato nord verso il Po di Goro.
2° sopraluogo eseguito in data 15 dicembre 2017 dal gruppo romagnolo
Giornata nuvolosa con quasi assenza di venti
Uscita dei colombacci all’estremo punto Nord del bosco vistato da Enrico e Franco con un totale di 17 avvistamenti per un totale di 900 colombacci in uscita direzione bosco di Santa Giustina e a seguire verso la prov. di RO.
vedere anche i monitoraggi del 5 e del 16 dicembre di Lore nel rodigino.
Leggerissima uscita sul lato Ovest vistata da Rinaldo insieme a Loris sempre in direzione Nord per un totale oggi di soli 150 colombacci rispetto ai 500 del mese scorso.
Vistato poi un movimento in uscita a Sud-Est lato Goro per un totale di circa 800 colombacci con tracheggio in diagonale dal bosco verso una pinetina,lunga 1 chilometro e larga soli 50 metri poco distante dal bosco.
Vistato anche l’uscita sul lato Goro (Est) all’altezza della Torre Palù per una quantità di circa 500 colombacci in pastura nel mais a ridosso della recinzione del bosco ed un altro piccolo branco di circa 100 colombacci in tracheggio dal bosco ad un piccolo pioppetto distante 300 metri sempre sul lato Est ma un chilometro più verso Nord.
Controllato anche l’area di rifugio sul lato Ovest vicino al paese di Bosco Mesola dove il mese scorso venivano avvistati in arrivo dal bosco circa 1400 colombacci mentre oggi la consistenza era di soli 150 colombacci .
Ulteriore controllo fatto in area AFV a Monticelli distante circa 6 chilometri dalla punta Nord con l’avvistamento di circa 500 colombacci di cui 300 rientrati verso Est direzione Bosco Mesola e circa 200 tornati verso Nord nell’altra AFV esistente nel Veneto a San Basilio oltre il Po distante da lì circa 4 chilometri in prov.di RO.
Il tutto ci porta ad un totale di circa 2900 colombacci rispetto ai 5800 colombacci del mese scorso monitorati con il primo sopraluogo del 21 novembre.
Un calo significativo di quasi il 50% anche se due giornate di monitoraggio possono sembrare poche.
il monitoraggio dalla punta estrema Nord del bosco rimane confermato anche dai monitoraggi di Lore eseguiti in tempi diversi.
2°giornata in parallelo eseguita da lato Rovigo a cura di Lorenzo sul luogo di pastura in prov. di Rovigo in data 16 dicembre 2017
solita zona del Rodigino. alle ore 11 discreta presenza di colombacci già in loco e in pastura. A prima vista sembravano diminuiti del 50% rispetto all’ultima osservazione del 5 dicembre. Però in circa 20 minuti ne sono giunti sul posto 12 branchi, di cui 2 di circa 500 unita ed altri 10 in consistenza varia da 50 a 150 unità. un totale qindi di circa 2500/3000 colombacci.
3°giornata di monitoraggio eseguita in parallelo sui colombacci provenienti da Bosco Mesola eseguita da Lorenzo in data 28 dicembre 2017
ore 11: giornata grigia e con molta foschia, osservati nel solito posto del Rodigino circa 3500 colombacci presenti in loco a quell’ora. Non sono stati visti arrivi nel periodo di osservazione.Se non ha influito la brutta giornata e la foschia presente sulla zona si deve dedurre anche qui per una riduzione dei soggetti visti nelle visite precedenti. Ho riscontrato la presenza di 2 piccoli contingenti (50/70 esemplari) appollaiati sugli alberi all’interno del parco del Delta del Po lungo il grande fiume.
4° giornata in parallelo per verifica presenze nel rodigino dei colombacci svernanti provenienti da Bosco Mesola eseguita da Lorenzo in data 02 gennaio 2018 sempre nel rodigino
Ore 11,15, presenza di circa 1500 colombacci i quali sono ancora in diminuzione rispetto alle osservazioni dei giorni precedenti. Arrivano in zona al mattino tardi, in quanto ad un mio passaggio alle 10 sul percorso non era presente nessun soggetto. Le risorse alimentari stanno riducendosi, così anche i colombacci.
5° giornata in parallelo ed ultimo monitoraggio di Lorenzo sui luoghi di pastura nel rodigino in data 07 gennaio 2018.
i colombacci sono assenti. Nessuna presenza nella solita zona usata dai colombi provenienti da Mesola per la pastura quotidiana.
3° giornata di monitoraggio eseguita dal gruppo romagnolo in data 23 gennaio 2018
Giornata caratterizzata da temperatura fredda al mattino con cielo abbastanza nuvoloso fino a poco nuvoloso nello svolgersi della giornata e con rialzo anche della temperatura.
Stessi punti di monitoraggio delle altre giornate per un riscontro di soli 2000 colombacci dislocati in 6 posizioni di cui una nell’AFV di Monticelli che si trova a circa 6/7 km dal bosco.
Non vi era nessun vero proprio tracheggio in uscita ma piutosto 7 assembramenti minimi di cui il più numeroso di circa 750 colombacci a Monticelli e un altro di 400 colombacci sul lato estremo Sud.Ovest vicino all’oasi della valle di Volano tra i quali un 150 posati sui fili elettrici a dimostrazione che trattasi anche di colombacci locali e non migranti in svernamento.Il terzo gruppo di circa 500 colombacci oltre la punta estrema nord del bosco a circa mezzo chilometro in un boschetto composto anche da alberi coperti di edera.
Qua e in là lungo il perimetro del bosco altri 350 colombacci in 3 punti di cui 2 lungo il perimetro a Sud.Est ed a Est del bosco con totali 250 unità ed un altro punto ad una boschetta, lato ovest distante 1,5 km dal bosco,di circa 100 colombacci.
Nessun tracheggio verso Nord come già notificato da Lore in data 7 gennaio avendo riscontrato già da quel giorno assenza totale di colombacci provenienti da Bosco Mesola verso il rodigino.
Colombacci quindi in permanenza al bosco già da diversi giorni e qualche giorno fa una giornata fortemente ventosa ingannava qualche cacciatore che pensava ad un ritorno di colombacci forestieri ma così non era.
Diversi colombacci che cantavano sulla punta estrema di Sud.Est e diversi piccoli movimenti sul lato ovest di qualche coppia forse già formata.
Si rimanda all’ultima giornata di monitoraggio per la fine di febbraio.
in sostanza un ulteriore calo di colombacci che dai 2900 monitorati la seconda giornata passano oggi a 2000 unità con un apparente ulteriore calo del 30 % circa.
6° Giornata in parallelo di Lorenzo nel Rodigino ( 26/01/2018)
Rintracciati i colombacci che erano spariti dalla zona di addestramento cani del rodigino. Ho valutato circa una presenza di circa 4000 soggetti. Ricordate quanto scritto il 28/12 della presenza di due gruppetti di circa 40 individui in una golena del Po, ebbene questi si sono moltiplicati per 100.
Incuriosito su cosa potessero trovare da mangiare in questo ambiente, poiché nei dintorni per chilometri è tutta terra arata, mi sono fermato ad osservare e ho raccolto alcune bacche frutto di una pianta rampicante molto comune nelle golene che in certi casi ricopre completamente il sottobosco.Sugli strati di fili rampicanti formati dalla pianta i colombacci si calavano numerosi.
Non avevo con me la macchina fotografica e perciò ho raccolto alcuni fili di questo intreccio con alcune bacche, fotografati a casa, foto che allego al post.
Bisognerà verificare se la provenienza di questi soggetti è ancora dal Boscone o se sono stanziali in zona.
Giusto quanto scrive Lorenzo che necessità una verifica sulla provenienza di questi colombacci come significativa la ricerca a capire l’alimentazione ricercata dai colombacci in questo periodo.
Qui sopra la foto delle bacche di cui i colombacci si cibavano
Trattasi della zucca spinosa ( Sicyos angulatus L.) pianta importata dal nord America circa due secoli fa come ornamentale la quale si è poi naturalizzata ed ora molto invasiva.
7° Giornata in parallelo di Lore nel Rodigino (09/02/208)
Leggendo il resoconto di Denis sul monitoraggio del 23 gennaio, mi era frullata per la testa una idea, o meglio una ipotesi, e cioè che i colombacci da me individuati nella golena del Po non provenissero da Mesola, ma fossero svernanti in loco.
Oggi pomeriggio mi sono recato sul posto verso le 15,30 per verificare l’ipotesi fatta.
Ho trovato i colombacci ancora li presenti intenti ora a pasturare ora a riposare appollaiati sugli alberi.
Ho provato a stimare i colombi con un conteggio effettuato con più calma e ho valutato in circa 2.000 i soggetti presenti.
Sono rimasto fino alle 17,30 e nessun colombaccio si è spostato da questi luoghi.
Se non si spostano di notte qui dormono, mangiano, bevono e riposano senza effettuare alcun spostamento.
8° giornata in parallelo fatta da Lorenzo per verifica di quei colombaci stabilitisi lungo la golena del Po in gennaio.
19 febbraio 2018 ore 10.
Osservazioni svernanti in golena del Po Venezia a Taglio di Po.Numero svernanti presenti in zona in diminuzione.Osservati circa un migliaio di soggetti,forse meno,subito in volo quando mi fermo ad osservarli.
Dopo il primo passaggio ne rimangono sparsi a gruppetti circa 200. Segno inequivocabile che le risorse alimentari in loco stanno per esaurirsi o che il colombaccio ha bisogno di diversificare la propria alimentazione per prepararsi al viaggio di ritorno.
Faccio alcuni giri attorno a questo punto di riferimento.
Trovo diversi gruppi di Colombacci in pastura su diverse campi e stoppie. Circa 250/300 sui primi germogli di erba medica, altri 50 su un campo di colza, 200 su una stoppia di granoturco, altri 50 – 60 su un campo su cui è cresciuta erba spontanea.
Nel ritorno individuo altre tre punti di pastura su edera distanti dalla zona precedentemente osservata. Sono soggetti però che non hanno nulla che fare con gli svernanti provenienti da Mesola, troppo lontani.
9° ed ulteriore giornata per controllo di Lorenzo nel Rodigino in data 25 febbraio
Mi sembra opportuno dice Lorenzo, per completezza di informazioni sullo svernamento del Colombaccio, segnalare che sul territorio della provincia ci sono altre 5 località da me conosciute che ospitano soggetti svernanti. La consistenza complessiva ammonta a 1000/1200 individui. Branchi isolati che persistono e sfruttano le ultime risorse sul territorio. Si tratta sempre di gruppi di almeno 100 o più unità, poi si incontrano sul territorio soggetti sparsi, probabilmente sedentari.
Considerazione in merito alla 7°, 8° e 9° giornata fatte da Lorenzo
Con queste ulteriori giornate di monitoraggio eseguite da Lorenzo riusciamo a capire da dove venissero quei 4000 colombacci che aveva avvistato lui in data 26 gennaio nel rodigino.
Sicuramente sono colombacci del bosco della Mesola o di una AFV che, per erratismo invernale, hanno compiuto uno spostamento nel mese di gennaio essendo una distanza neanche eccessiva ne da Mesola ne dalle AFV che si trovano nei dintorni.
Ovvio a Mesola le pochissime quantità di cibo in loco terminano velocemente e loro vanno alla ricerca sia di nutrimento che di luogo adatto per disperdere meno energie possibili e visto che la foto mostra un area boscosa vicino a strada sull’argine del fiume quindi impossibile disturbarli nel luogo di rimessa.
Così possiamo pensare che la sparizione di 4000 colombacci che erano svernanti nel bosco alla prima e calati già alla seconda giornata del monitoraggio per poi calare ulteriormente alla terza è dovuta ad erratismo invernale alla ricerca di luogo più idoneo al riposo ed al nutrimento ma che anche i colombacci mancanti nella pastura nell’AFV di Monticelli nell’ultima giornata di monitoraggio sia dovuto a questo spostamento invernale verso la nuova area scelta nel Rodigino lungo il fiume PO.
Tutto quello che ci riporta Lorenzo conferma che in queste ultime settimane invernali i colombacci si frazionano e si riversano su diversi tipi di alimentazione essendo in questo periodo molto improbabile che trovino stoppie di mais o campi di grano appena seminati come in ottobre/novembre.
Ovvio che sono sempre di più in preparazione del ritorno alla ricerca di fare provviste di grassi ed energie varie e possibilmente con il minor spreco di energie.
Il colombaccio non si smentisce dimostrando una forte adattabilità ad ogni genere di nutrimento tipo colza, erba medica o erbette varie come anche il trifoglio o le bacche della zucca spinosa come rilevato da Lorenzo nel Rodigino
Una grande adattabilità per una sempre costante e forte espansione.
Lunga vita al colombaccio.
4°sopraluogo come ultima giornata di monitoraggio eseguito in data 15 Marzo dal gruppo romagnolo più Lorenzo di Rovigo.
Giornata eseguita un po tardiva, causa il maltempo nel mese di febbraio, e purtroppo anche concomitante con l’inizio della migrazione prenuziale già in atto da diversi giorni.
Giornata oggi nebbiosa fino alle ore 9,00/9,30 che prosegue poi con un cielo coperto e con un accenno di pioggia già dalle ore 12,00 circa.
Situazione assolutamente non favorevole per un uscita di colombacci se presenti nel bosco.
Tantissimi i colombacci appollaiati nei pioppetti lungo la statale Romea da San Giuseppe fino a Ravenna visibili già in parte fin dal mattino malgrado la nebbia. Tutto ciò ad indicare che le giornate precedenti tanti sono stati gli arrivi della migrazione prenuziale confermata appunto dai tanti avvistamenti sull’Appenino dei giorni scorsi ed anche di oggi 15 marzo.
Tre sono i punti monitorati oggi attorno al bosco con un rilievo di appena 276 colombacci in 10 avvistamenti totali.
Non verrà per tanto preso in considerazione più di tanto il monitoraggio di questa giornata essendoci la concomitanza di diversi fattori negativi ad un buon monitoraggio quali la mancanza totale di alimentazione per chilometri e chilometri quadrati nelle piane attorno al bosco della Mesola,il meteo(vedi nebbia e pioggia)sulla costa Adriatica non favorevole al movimento dei colombacci e neanche per la migrazione prenuziale già in atto di nuovo confermata anche oggi sull’Appenino la quale potrebbe avere già influenzata da giorni una partenza dal bosco della Mesola e dalle aree limitrofe del Rodigino comprese.
Il blocco totale del movimento dei colombacci è confermato, sulla via del ritorno verso casa alle ore 15,00 circa, dalla visione di enormi quantità di colombacci appollaiati sotto la pioggia sui pioppi lato sinistro e destro della statale Romea praticamente per 30 chilometri dal paesino di San Giuseppe fino alla città di Ravenna.
Giornata comunque interessante,molto significativa e valorizzata dalla presenza di Raffaella Filippini e Cristiano Tofani due Videoreporter di Sky invitati sul luogo per una videointervista sui lavori e studi in corso fatti dal Club italiano del colombaccio. Intervista che andrà in onda sul canale 235 “caccia e pesca” di Sky come già indicato nella pagina di presentazione di questo monitoraggio
Si chiude con questa giornata il monitoraggio 2017/2018 dei colombacci svernanti al bosco della Mesola.