La legge 157/92 sanciva definitivamente l'obbligo di gestione faunistica legando direttamente ed esclusivamente il cacciatore al territorio, rimarcando il concetto che la ricchezza faunistica ed il suo mantenimento ed arricchimento fosse diritto dovere della comunità territoriale.
Poi naturalmente, da bravi cittadini di una italietta giustamente ritenuta tale all'estero, abbiamo ovviamente trovato tutte le scappatoie possibili per poter negare in pratica quanto sancito in lettera.
Quindi ATC di dimensioni semi provinciali, immissione di cacciatori non residenti purchè pagassero.
Risultato: terra di nessuno, concezione de facto di ripristino del res nullius ed anarchia totale con conseguente impossibilità di perseguire quel sano principio della Gestione.
A questo punto ovvio che la sola alternativa per riportare ordine, rispetto e gestione faunistica l'unico esempio plausibile possano apparire le AFV che, nella maggior parte dei casi, dimostrano di saper gestire benissimo le loro risorse faunistiche.
Un territorio per essere tecnicamente gestibile non può essere calpestato e violato da sconosciuti resi irresponsabili sia da mancanza di un controllo diretto, come accade invece nelle AFV, e da un attaccamento del cacciatore stesso a quello specifico territorio proprio perchè ci vive od esclusivamente ci caccia e di cui invece, contrariamente a quanto avviene oggi, ne sarebbe, non solo usufruitore e gestore, ma anche controllore.
La gestione faunistica di un territorio non puo' essere scissa in comparti irrealistici di specie animali ed interessi vari ma è un tutt'uno insieme a gestione floristica, boschiva ed agricola.
Per cui, a mio modo di vedere dopo oltre cinquant'anni di licenza, l'unico modo per salvare nella Caccia Italiana il Pubblico, unica eccezione nel Mondo, non possa essere altro che dimostrare di saper ben gestire questa ricchezza che, non scordiamolo, è ricchezza di tutti i Cittadini Italiani e non solo dei cacciatori, e per ben gestire è imprenscindibile che il legame sia esclusivo, conosciuto e difficilmente mutabile.
Unica alternativa il Privato a cui già oggi si avvicina di molto e di fatto anche l'appostamento fisso con la concessione subordinata all'assenzo del proprietario terriero, e naturalmente di tutto quanto ne consegue ...