FORUM Club Italiano del Colombaccio

giamp50

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Risposta #65 il: 16/02/2014 - 21:31
Mi sembra che il contingente presente sia notevolmente aumentato di numero, chissà, probabilmente saranno iniziati i movimenti di assembramento per poi procedere al grande balzo verso i territori di nidificazione.

BADGER

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Risposta #64 il: 14/02/2014 - 19:20
Caro Chiocco  spero che quando parli di t...a tu abbi maggior cognizione di causa, altrimenti non ci rimane che Onan. Caro miscredente che non sei altro, se vuoi ti invito a casa mia a mangiare il luccio però brodo non piangere quando non te ne regalo uno, perchè io, sai, ne ho un congelatore pieno. Oh Flavio io non volevo credere ma è proprio vero che i pisani.....

Chiocco

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Risposta #63 il: 14/02/2014 - 16:11
Una domanda... Ma quel mangiatarponi del luccio lo mangiate davvero o prendete x il culo? Dal mio punto di vista un luccio non lo si può mangiare nemmeno in un gulag della siberia😱

giamp50

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Risposta #62 il: 14/02/2014 - 14:34
Si, ce ne sono ancora molte di Palombe svernanti, vederle al mattino uscire dalla zona dei dormitori e dirigersi a quei boschi ed a quegli argini del fiume ancora ricchi di pasture e liberi ora da disturbi, è un vero spettacolo.
Vanno, controllano dall'alto, spesso giro a C, scendono i ciaccioni e poi giù tutte. E poi si espandono con voli e voletti.
Il grande Giacomo, riferendosi alla primavera scrisse,
"Sì ch'a mirarla intenerisce il core"
nel nostro caso, chiedendogli scusa per l'affronto e l'azzardo, potremmo modificare in "Sì ch'a mirarle intenerisce il core".

BADGER

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Risposta #61 il: 09/02/2014 - 19:22
Il luccio vado a comperarlo a Bracciano ogni anno, insieme ad un bel po' di filetti di persico e qualche bel coregone. Della mia esperienza lacustre mi rimangono le ricette: il luccio va brusticato, cioè arrostito sulla fiamma viva fino a bruciarlo letteralmente: poi, spellato, spinato va condito con un misto di olio e aceto. E' un piatto semplice quanto spettacolarmente buono. Il filetto di persico, non c'è pesce di mare fritto che possa competere, provare per credere. Si Aristide è proprio lui anche se quando l'ho conosciuto io la caccia al Trasimeno era già chiusa. Ciao

Vasco

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Risposta #60 il: 09/02/2014 - 18:39
Caro Badger, Aristide abitava a S.Arcangelo, nel mezzo del paese, faceva il pescatore di professione e, con suo cugino Vincenzo che andava a caccia, accompagnava la gente a caccia e a pesca. Robe di altri tempi, una quasi mezza quintalata di anni fa.

 La mia prima esperienza di caccia al lago e alle marzaiole la feci con Vincenzo, fu per me la prima cappella,era quasi l'alba da dietro arrivarono una quindicina di marzaiole, dieci metri sopra la testa e prima che si posassero il sottoscritto pagò il noviziato sparando al volo dalla barca, tra le risate e prese per il non si dice di Vincenzo che quando lo vedo ancora lo ricorda.

Sarei indeciso se scegliere un luccio al tegamaccio o un bel dentice arrosto, ahhh che roba il luccio al tegamaccio, il persico reale alla griglia e i latterini cucinati da Settimio a S.Feliciano.
 
Un abbraccio.
vasco
« Ultima modifica: 09/02/2014 - 18:41 da Vasco »

BADGER

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Risposta #59 il: 09/02/2014 - 09:48
Caro Vasco, rileggendo il tuo post sul Trasimeno mi sono ricordato di Aristide, dimmi abitava per caso vicino a S. Arcangelo? Perchè potrebbe essere lo stesso con cui andavo a pescare, un po' di anni dopo, il luccio. Purtroppo non mi ricordo più il cognome, deve essere lo sviluppo.Ciao (il luccio, stasera l'ho per cena, ne potremmo discutere molto di questo frutto del lago)

giamp50

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Risposta #58 il: 08/02/2014 - 21:15
Certo che sole e 15°C di temperatura alla prima decade di febbraio non fa presagire nulla di buono, non sarà per caso che a marzo si ripiombi nel profondo inverno!
Le gemme hanno incominciato a gonfiarsi. Troppo presto, e poi, senza le canoniche sonore e prolungate gelate invernali gli insetti ...
Chissà se anche le nostre amate anticiperanno il tutto?
Vedremo.

giamp50

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Risposta #57 il: 07/02/2014 - 22:26
E' uno spettacolo vederle, escono alte e superbe, arrivano dove sanno, mezzo giro a C di controllo e giù, mi sa ad edere, forse.
Appena potrò bisognerà che mi apposti ad osservarle come si deve. 

BADGER

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Risposta #56 il: 04/02/2014 - 14:49
Caro Vasco ma la botte con i vitoni non affonda e non si rovescia certo che come dice Pucci Mazzotti "il bagno fino alla vita è assicurato" e aggiungo io non è certo salutare. Ciao un abbraccio Ah i paperoinomani!

Vasco

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Risposta #55 il: 04/02/2014 - 14:42
Non ho avuto mai tanta passione per la caccia alle papere, ho usato la barca tante volte per la pesca, so nuotare abbastanza per restare a galla qualche ora, ma il pippaculo che ho avuto al Trasimeno quando abbandonato in una botte rischiai di affogare, beh se ci penso ho angora  i brividi.

Ero sotto al temporale da più di mezzora non si vedeva a dieci metri e buttavo fuori l'acqua dalla botte come fa bracciodiferro quando la sua barca sta per affondare, mi ci volle la protesi da quanto battevo i denti,il lago era mezzo ghiacciato immaginate il freddo, avevo finito l'ultimo giro dei vitoni e pensavo già di sparami con l'anigrina del 4, era micidiale, quando finalmente il rumore del motore che mi veniva incontro, sulla barca non vidi solo Aristide il barcaiolo, in quel momento ho visto anche la Madonna che ancora ringrazio per avermi salvato la pellaccia tra quelle canne.

Carissimii per me le marzaiole e tutti i paperini da quel giorno di fine febbraio,l'anno non ve lo dico.....vivono di splendida salute... 

BADGER

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Risposta #54 il: 04/02/2014 - 13:04
Caro Luca, se parliamo di anatre vado in overdose, Ero letteralmente partito e confesso che almeno in due , tre occasioni ho rischiato letteralmente la vita. Non consiglio a nessuno l'attraversamento di un bacino palustre di notte sotto una tempesta epocale con l'acqua che scavallava la punta del barchino, che non era poi tanto  barchino, cinque metri e 20, ma era di ferro! Conservo ancora i remi, artigianali, un sol pezzo la pala, lunga un metro e il braccio che terminava con un doppio artiglio sempre in legno per il recupero delle anatre e degli stampi, belle remate sempre da una parte sola perchè con il destro si voga e con il sinistro, nel togliere il remo dall'acqua, si dà la direzione. Un mondo che per noi, o meglio per me, non c'è più. Ma conservo nella memoria tutta la cultura che freneticamente affastellavo perchè l'anatra è una droga. Sai per un certo periodo ho fatto il birdwatcher e in primavera, armato di un attrezzatura di un certo rispetto, andavo a fotografare le anatre e i trampolieri di passo. Diana ha pubblicato numerose mie foto, forse non altamente professionali ma credo molto "vere". Ciao

luca64

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Risposta #53 il: 04/02/2014 - 12:21
Sono d'accordo con te caro Badger è un vero piacere leggere le tue esperienze di cacciatore di acquatici. Le anatre sono un altra delle mie malattie mentali.

BADGER

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Risposta #52 il: 04/02/2014 - 10:59
Questa delle marzaiole mi intriga, lo so siamo fuori argomento ma insomma. La marzaiola ha il suo principale areale di svernamento in Senegal, lungo il delta dell'omonimo fiume, se non mi sbaglio e, a mia memoria non si ricordano presenze significative di svernamento in Italia. Specie di doppio passo, sarcelle d'etè, anatrella d'estate la chiamano i francesi, i quali se non è cambiato niente, aprono la caccia agli acquatici il giorno della presa della Bastiglia, 14 luglio e quindi ne hanno presenza nei loro carnieri estivi. Da noi a settembre è forse già un po' tardi ma qualcuna a volte. Tra l'altro difficile da riconoscere perchè la livrea estiva è del tutto simile a quella dell'alzavola fatto salvo lo specchio alare che non è verde brillante ma grigio. Bei tempi quando mi accingevo a riarmare il capanno per esser pronto a buio, per sentire il canto della Marzaiola, Rocchetta la chiamano a Firenze, dal suo richiamo che si riproduce con una rotella dentata che struscia su un perno. Ahi noi, la voce del cantor non è più quella. Ciao

BADGER

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Risposta #51 il: 04/02/2014 - 08:58
Caro Luca, da vecchio e purtroppo smesso cacciatore di acquatici penso che sia erratismo, movimenti da qualche ambiente forse del sud italia. E' vero che tutto cambia, ma dove cacciavo io i cacciatori di mestiere, razza ormai estinta purtroppo e dico purtroppo perchè era gente che viveva in armonia con la natura e la caccia, dicevano, erano umbri " la prima coppietta de gregorelli per S. Margherita - 22 febbraio. Poi chissà Ciao