FORUM Club Italiano del Colombaccio

luca64

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Risposta #50 il: 04/02/2014 - 08:55
... mi è partito l'invio ...Il post l'ho scritto irei nel notiziario del migratoriasta.
saluti

luca64

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Risposta #49 il: 04/02/2014 - 08:50
Per la Santa Candelora dall'inverno semo fora, ma se è sole o solicello semo ancora a mezzo inverno”. Ieri (02.02.2014) il tempo era brutto e il famoso proverbio calzava a pennello. E' già passato gennaio 2014 senza che ce ne siamo accorti, i giorni della merla hanno visto fiorire le mimose e nella zona di Cupi (Magliano in Toscana) sono fioriti i primi mandorli, senza parlare delle giunchiglie della Banditella, in fiore già dal 20 gennaio. Questi indizi però non erano sufficienti per pensare alla primavera, anche i colombacci nell'Oasi di Castelspineto cantano rituali nuziali, ma i colombacci se li lasci stare in Maremma covano tutto l'anno, però la cinciallegra ieri cantava in modo strano e poi oggi pomeriggio Davide Senserini mi ha dato la notizia: “... sono state avvistate in loc. San Leopoldo nr. 20 marzaiole”. Anche Eugenio è rimasto sorpreso, lui dice che si sono spostate a causa del brutto tempo. Sarà migrazione o erratismo? Secondo me è quest'ultima ipotesi, quest'anno l'inverno sarà ancora lungo e queste temperature c'ingannano. Dico questo perchè il 2014 è l'anno delle 13 lune e non ci saranno anticipi, purtroppo le piante in fiore patiranno il freddo che ancora non si è mai manifestato. Spero di sbagliarmi però i miei calcoli dicono che per la primavera ci sarà ancora da aspettare parecchio. Saluti a tutti. Luca Bececco

BADGER

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Risposta #48 il: 04/02/2014 - 08:46
Caro Giovanni, sono spiazzato. In genere questi atteggiamenti si rinvengono verso la metà di luglio quando l'astinenza da polvere da sparo raggiune il culmine, ma già da adesso? Il battibecco, la discussione anche accesa, fanno parte del gioco ma qui  mi sembra che si giochi al ribasso, mah a volte non capisco o forse invece è semplice è il motivo per cui la caccia in Italia va così male, tutti contro tutti, da sempre e spesso per niente. Ciao

bosetti giovanni

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Risposta #47 il: 03/02/2014 - 22:24
cari amici aprendo questa discussione era mia intenzione fare una constatazione di ciò che si sta verificando ma mi pare che qualcuno ha pensato in assurdo a delle nuove limitazioni o suppone a chritiche sui tempi di caccia RAGAZZI datevi una calmata da persone sagge e adulte ,possibile che ogni occasione sia buona x litigare ,vogliamoci bene ciao a tutti

giamp50

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Risposta #46 il: 03/02/2014 - 22:05
Acqua ed acqua, qui da noi per fortuna sempre pioggerellina lenta appena percettibile, ma non la smette più da tre giorni, e mi sembra che il maltempo e le piogge siano previste per tutta la settimana con un piccolo stand by di 24 ore.
Diversi e contrastanti sono i detti locali sulla Candelora, il nostro dice:
"Candelora dell'inverno semmo fora, ma se c'è sole e solello ce ne da quaranta dì d'inverno, ma se ce nengue o se ce pioe ce n'é quarantanove."

Naturalmente è solo un detto, però credo che nella formazione dei detti ci sia sempre un minimo riferimento a passate realtà, che naturalmente però non offre certo certezze per il futuro, tutt'altro.

Comunque alle nostre amiche son bastati pochi giorni di tranquillità per iniziare a frequentare con circospezione zone non protette.
Belle e pasciute, superbe e potenti, si le nostre Palombe sono proprio regali.

koala

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Risposta #45 il: 03/02/2014 - 18:45
caro badger buonasera no non credo che rimettendo lo storno o le oche si diminuerebbe la pressione sulla specie colombaccio.Altrimenti caro badger nelle mie parole non vedi la disponibilità nel far capire che occorre andare oltre come club italiano del colombaccio e di come siamo cacciatori di colombacci. vogliamo smettere di cacciarlo al 12 di novembre o 15,bene, vogliamo cominciare a cacciarlo  il primo ottobre, benissimo ma poi non ci rompiamo i cabasizi su quanto avviene fuori italia. Ritengo come già detto altre volte la specie è in ottima salute quindi sottoposta in Italia  aquesta pressione venatoria senza troppi problemi,poi se qualcuno guardasse la francia e come cacciano loro allora forse il colombaccio non avrebbe questa pressione venatoria..forza viola sempre pelo permettendo

Denis

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Risposta #44 il: 03/02/2014 - 12:22
Bravissimo  Giamp.

Dissi tempo fa che nella sostanza con il documento KEY CONCCPT  il nidificante locale sta proteggendo il migrante in quanto si è fatto di tutta l'erba un fascio e si sono messe della date in quel famoso KEY CONCEPT non corrispondenti alla realtà e cioè  non valutando( da parte di loro) che l'areale di nidificazione  è diversificato.
I migranti di lungo raggio hanno si terminato la nidificazione forse anche a fine agosto ma non i nostri che per la maggiore luce ed il nutrimento sempre a portata di becco fanno sicuramente  una nidificazione in  più  e  questo a portato a delle  date generalizzate di fine riproduzione al 31 ottobre addirittura ( sempre secondo loro).
Vedi però che la cosa è difficile se non hai anche studi alla mano tipo  quelli che chiedo io ( in questo caso parlo di studio tipo studio isotopi sugli svernanti).
Nel senso che vediamo tanti Colombacci con una notevole espansione del loro areale e apparentemente guardando gli svernanti parre non possa esserci nessun problema ( popolazioni di migranti e di locali tutti insieme e in quale percentuale: non lo sappiamo senza studi).
Faccio presente che traccia degli isotopi del luogo di nidificazione rimane nelle piume per 3 mesi mentre nel sangue solo 1 mese,quindi con un colombaccio ucciso  a dicembre si potrebbe sapere se trattasi  di locale o no e fare  delle valutazioni.
Non viene in mente a nessuno PURTROPPO di distinguere le popolazioni esistenti in Italia.
Sono da considerare tutti uguali ? assolutamente  io dico di no.
Anzi, faccio un ulteriore considerazione dicendo che la caccia tradizionale si fa con il  migrante di lungo raggio e molto meno con il nidificante locale  che non vi cura più al gioco.
E poi appunto ancora siamo sicuri che le popolazioni di migranti a lungo raggio  siano in cosi buono stato come lo sono effettivamente i cosi detti sedentari di Italia, Francia Spagna e Portogallo.

Posso anche aggiungere  che la maggioranza dei cacciatori potrà anche  non capire o non volere capire proprio  ma meditateci almeno sopra.

Capisco che questi concetti  siano  difficile da assimilare.

Grande mistero quello della  “Evoluzione del uccello blu”.
Un saluto a Tutti,Denis

giamp50

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Risposta #43 il: 03/02/2014 - 11:13
Preoccupazione più che legittima, d'altronde già sollevata in passato.

Non essendo ferrato in materia di legislazione comunitaria, organi e procedure di revisione, rischio di dire delle cavolate, ma mi viene spontaneo:
-è corretto scientificamente/etologicamente mettere normativamente sullo stesso piano un specie che però si biforca in migranti e stanziali con conseguenti ritmi riproduttivi altamente diversificati?

-se il migrante arriva in Italia dal centro-nord/est/Europa non significa forse che il suo periodo riproduttivo e di cure parentali è già terminato da tempo?

Sarebbe utile mettere su una commissione di esperti affinchè verifichino le reali possibilità di poter modificare per l'Italia ed almeno per i migranti quel 20 ottobre.
Ecco un'altro spunto per il Direttivo.

Alessandro Cannas

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Risposta #42 il: 03/02/2014 - 09:31
quote author=Denis link=topic=3408.msg45749#msg45749 date=1391184499]
X Alessandro

Allora,prima inserisco delle note o meglio paragrafi tratti da documenti vari conosciuti e risaputi (almeno lo spero ma forse non è proprio cosi) tipo :   
KEY CONCEPTS DOCUMENT, DOCUMENTO  ORNIS,  GUIDA ALLA DISCIPLINA DELLA CACCIA ecc....

Dicono :

COLOMBACCIO Columba palumbus
…..............
Secondo il documento “Key Concepts” la fine del periodo di riproduzione e dipendenza
è fissata al 31 ottobre (3° decade di ottobre) e l’inizio della migrazione prenuziale al 20
febbraio (3° decade di febbraio)..........
LA MIGRAZIONE ALLA TERZA DI FEBRAIO,ovvero sta volando verso i lidi di nididifcazione,la cui inizia ad aprile.

Dicono ancora :

 …..............Il Colombaccio mostra una situazione particolare poiché è caratterizzato da un periodo
riproduttivo particolarmente esteso, con una coda di dipendenza dei giovani che si può
protrarre sino alla fine di ottobre. Per questa specie la “Guida alla disciplina della caccia”
giudica tuttavia accettabile una sovrapposizione parziale del periodo di caccia con quello
riproduttivo, anche in considerazione del buono stato di conservazione di cui essa gode in
Europa........................ Par 3.4.30 Questa categoria fa riferimento a un numero relativamente limitato di specie
con periodi di cova prolungati durante i quali vengono procreate varie nidiate.
Ciò si potrebbe combinare anche con un periodo di migrazione prenuziale, per
quanto la durata del periodo di cova rappresenti il fattore più significativo. Fra
gli esempi si ricordano Anas platyrhynchos, Aythya fuligula, Columba
palumbus, Streptopelia decaocto. Questa categoria si applica in particolare alle
ultime due specie. Malgrado il fatto che il colombaccio Columba palumbus e
la tortora dal collare orientale Streptopelia decaocto abbiano stagioni di
riproduzione che si protraggono per 6-8 mesi, la massima attività riproduttiva
si verifica nel corso di due mesi.
Secondo uno studio condotto da R.K. Murton (Bird Study, 5, 157-183. 1958) la riproduzione
raggiunge i suoi massimi livelli da fine luglio a fine settembre. Uno studio neerlandese ha dimostrato
che vi è un netto aumento dei nidi con uova nel periodo a cavallo fra la fine di agosto e l’inizio di
settembre (Bijlsma 1980). Birds of the Western Palearctic (1985, 325): “Considerable variation even
within countries, with urban birds in Britain nesting significantly earlier (starting second half of
February) than rural (starting second half of March to second half of April); peak laying period for
urban birds second half of April and first half of May, and for rural first half of July to first half of
September; differences dictated by food availability [Si osservano notevoli variazioni anche all’interno
di uno stesso paese, con gli uccelli che in Gran Bretagna nidificano molto prima in città (dalla seconda
metà di febbraio) che in campagna (a partire dalla seconda metà di marzo alla seconda metà di aprile);
il periodo di massima deposizione delle uova in città è la seconda metà di aprile e la prima metà di
maggio e in campagna dalla prima metà di luglio alla prima metà di settembre,con differenze dovute dalla disponibilità di cibo] (Murton 1958, Cramp, S 1972. Ibis 114, 163-171).”3.4.33 La situazione dell’Anas platyrhynchos94 e del Columba palumbus, che sono le
specie più problematiche in molti Stati membri, viene indicata nelle figure 6 e
7, che mostrano che la riduzione della stagione venatoria a periodi normali a
norma dell’articolo 7, paragrafo 4 avrebbe come conseguenza l’impossibilità
di cacciare per 25 delle 35 decadi (o periodi di dieci giorni) del ciclo annuale
che caratterizza queste specie. I fattori biologici fanno sì che vi sia una
stagione di caccia di 5 decadi più breve rispetto a molte altre prede. Non
sembrerebbero esservi esigenze di conservazione che impongano tale vincolo,
considerata la prolificità e lo stato di conservazione delle specie. Esse infatti
sono prede chiave in molte parti dell’UE e determinanti per tutta l’attività
venatoria sportiva di quelle zone. Inoltre, la presenza di varietà domestiche di
germano reale Anas platyrhynchos in vari momenti del suo periodo di
svernamento può contribuire a questo diverso comportamento per quanto
concerne i periodi di migrazione prenuziale e di riproduzione, benché questo
fattore meriti ulteriori studi scientifici; si propone pertanto che laddove si
verifichi questa situazione estremamente artificiosa, essa possa, in parte, essererisolta conformemente all’articolo 7 della direttiva (cfr. paragrafi 2.7.11-
2.7.12).Ecco perche' li cacciamo dal primo di settembre al 10 di febbraio.

E poi ancora :

….............L’applicazione dei Key concepts al nuovo quadro normativo nazionale
 Un confronto tra il periodo di fine della riproduzione e della dipendenza dei giovani indicato nel
“Key concepts document” e le previsioni della legge n. 157/92 così come modificata dalla
legge comunitaria 2009, art. 42, mostra che l’apertura della caccia alla terza domenica di
settembre non è compatibile con le date dei Key concepts nel caso della Starna, del Fagiano,della Quaglia e del Colombaccio...

CIO che afferma la guida alla stesura dei calendari ispra del 2010,oltre a farne dei rotoli di carta da appendere al bagno,e' superato, oggi, da cui sopra ti ho esposto.

E ancora :

…............La sovrapposizione tra stagione venatoria e periodo di protezione è stata studiata ed elaborata nel Key Concepts document in base ad un sistema di periodo di dieci giorni (decadi). Se il periodo di divieto di caccia inizia o finisce in una particolare decade, in quella decade vi è una “sovrapposizione teorica” (tra caccia e migrazione pre-nuziale o riproduzione). La “sovrapposizione teorica” è accettata dalla Commissione appunto in senso teorico, ovvero in quanto non dimostrabile con certezza. Nella decade successiva all’inizio del periodo vietato (o precedente alla sua fine) si parla invece di sovrapposizione reale”, che non è ammessa (2.7.2). L’attività venatoria è dunque ammessa nella decade di sovrapposizione teorica ma strettamente vietata nella decade successiva (quella di sovrapposizione reale)*.
*(NOTA). Va detto che la scelta della Commissione di accettare la sovrapposizione teorica, fortemente criticabile dal punto di vista scientifico e conservazionistico, rappresenta già di per sé una posizione di forte mediazione e di minor restrizione dal punto di vista conservazionistico. Risulta dunque opportuno che gli Stati membri valutino le date di apertura e chiusura della stagione venatoria considerando che già in essa sono incluse due decadi di sovrapposizione teorica (una in apertura e l’altra in chiusura). Anche qui usi un'analisi dell'ispra,Decade di sovrapposizione: il paragrafo 2.7.9 della Guida Interpretativa della direttiva Uccelli stabilisce esplicitamente che:
2.7.9 Tuttavia, nell’interpretazione dei dati ai fini della fissazione delle date di apertura e chiusura della caccia a norma dell’articolo 7, paragrafo 4 della direttiva, è ammesso un certo margine di flessibilità. Il documento relativo ai “concetti fondamentali” ha permesso di escludere i dati estremi, marginali o anomali nella determinazione del periodo prenuziale e migratorio di varie specie di uccelli cacciabili. Inoltre è possibile escludere le sovrapposizioni relative ad un periodo di dieci giorni che, considerato il livello di precisione dei dati, possono essere considerate sovrapposizioni teoriche (cfr.p.2.7.2)
Risulta inspiegabile l’omissione di questo paragrafo nei documenti ISPRA (sia nei pareri che fornisce alle Regioni), che ha evidentemente selezionato solo alcune parti della Guida, alla ricerca di conferma delle proprie posizioni, non suffragate dai documenti europei. L’utilizzo della decade di sovrapposizione da parte delle Regioni risulta quindi in piena armonia con la direttiva 147/2009/CE, con la Guida Interpretativa della direttiva stessa, e della legge nazionale 157/92 oltre che della leggi regionali. Si ricorda che il recepimento della direttiva Uccelli (che è del 1979) è avvenuta in Italia nel 1992 con la legge Nazionale 157, che recepisce in toto la direttiva, quindi anche l’articolo 7 comma 4, ovvero il divieto di caccia agli uccelli selvatici nel periodo della migrazione pre nuziale e nel periodo riproduttivo. Vista l’omissione del paragrafo 2.7.9 da parte dell’ISPRA ci si chiede se tale istituto riconosca realmente la validità della Guida Interpretativa che è invece  lo strumento approvato dalla Commissione Europea per l’interpretazione della direttiva Uccelli. Al contrario, invece di utilizzarla integralmente l’ISPRA ne sfrutta solo alcune parti a propria convenienza per confermare tesi pre concette.

La decade di sovrapposizione è utilizzata in moltissimi Stati Membri e su molteplici specie cacciabili, sia nell’area mediterranea che del Nord Europa, spesso in misura superiore a quanto accade in Italia. E', comunque, escluso che la Guida dell’ISPRA pubblicata nell’estate del 2010 costituisca “lo strumento tecnico di indicazione degli standard minimi di tutela statale”: Ogni discrasia tra la decisione assunta dalle Regioni ed il parere dell’ISPRA deve essere congruamente motivata. La validita’ scientifica della decade di sovrapposizione  e’ pari a 10 gg in avanti in gennaio e, 10 al contrario in settembre. In considerazione che il documento Key concepts, redatto dall’ISPRA E DEPOSITATO PRESSO la Commissione Ornis, e’ l’espressione scientifica del Governo Italiano, per ottemperare all’art 7 (4) della direttiva, la stessa Ispra, nei pareri resi alle Amministrazioni Pubbliche,  disconosce, opportunisticamente, la decade di sovrapposizione nel mese di settembre, in quanto non e’ dato conoscere studi che attestino, per le Regioni, l’inadeguatezza dell’uso della decade di sovrapposizione nel mese di settembre e gennaio. Si limita invero a un semplice consiglio da seguire, dimenticandosi che la pubblicazione scientifica del kc Italiano e’ stata dal suddetto Istituto prodotta’. Cio’ premesso le Regioni  hanno usato dati scientifici Nazionali del KC, per giustificare la terza decade di settembre-30 gennaio(stanziale e anatidi). Gli stessi depositati presso la commissione Europa e, successive integrazioni, non hanno modificato il KC Italiano  nè per la stanziale nè per l’avifauna migratoria.


Quindi ora io dico che :
Abbiamo per il Colombaccio fine del periodo di riproduzione fissata al 31 ottobre ( quindi terza decade)  ed  abbiamo inizio fase migrazione prenuziale al  20 febbraio ( 3° decade di febbraio).
Siccome la sovrapposizione teorica è ammessa ci ritroviamo con febbraio ammesso ma di ottobre che mi dite voi Alessandro e   Blues 76 se facessero gli stessi ragionamenti di sovrapposizione teorica ammessa.
Ecco perché io parlo di caramella dolce adesso con febbraio  ma un domani che non diventi amara per il risvolto della medaglia, ossia come ha appena detto  Badger e se un domani per quei 10 gg. ci chiedono in cambio qualcosa..... e chiudo qui.
Ciao a tutti,Denis
[/quote]

Blues 76

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Risposta #41 il: 03/02/2014 - 00:17
ciao a tutti, premetto che io smetto di cacciare il colombaccio il 15 di novembre, ma mi viene anche da dire che in 10 giorni in più, quanti quanti giorni puoi cacciare? 4/5 giorni al massimo, secondo voi quanti ne potrebbero morire? valutate anche che le palombe di fine gennaio sanno leggere e scrivere. il documento di cui parla denis non è minca detto che sia oro colato, le palombe che caccio io dal palco nel mese di ottobre non hanno sicuramente problemi di nidificazione, non penso che animali che migrano abbiano lasciato piccoli nel nido. sul fatto che i primi di settembre si potrebbe abbattere qualche animale con piccoli nel nido non lo escludo, anche se sono convinto che comunque non andrebbero ad incidere nella salute della popolazione.

Massoc

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Risposta #40 il: 02/02/2014 - 21:48
Chiudiamo la caccia al colombaccio definitivamente così facciamo prima!!!! ... e poi nei paesi del nord dove è considerato nocivo per  i danni che arreca visto il continuo aumento della popolazione gli sparano tutto l'anno (compreso quando ha i piccoli nel nido).

bosetti giovanni

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Risposta #39 il: 02/02/2014 - 20:42
altra conferma dal milanese altri avvistamenti di colombacci in volo nuziale
ai  confini della provincia di Varese e Como e vicino all'areoporto di Malpensa, altre notizie dalla provincia di Bergamo e Lodi mi pare ci sia una bella fetta di provincie del NORD ciao a tutti

Denis

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Risposta #38 il: 02/02/2014 - 19:46
Colombaiosenese
Io non uso parole del genere e non offendo mai nessuno (vedi post 103 rivolto a me)e faccia altretanto chi interloquisce con me.
Penso sia semplice e rispettoso prendere atto di questa importante regola su un forum.
Qui chiudo
Ciao,Denis

BADGER

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Risposta #37 il: 02/02/2014 - 19:34
Dunque Koala francamente mi deludi, si mi aspettavo qualcosa di meglio. Fammi capire Tu pensi davvero che con l'introduzione delle oche tra le specie cacciabili e la riapertura completa dello storno torme di cacciatori si attrezzeranno per cacciare le paperone (dove poi?) e moltitudini diserteranno il colombaccio per lo storno? Guarda a dispetto della fama che forse mi sono fatto glisserò sulla risposta perchè non vorrei sembrare mai offensivo perchè non  sarebbe nelle mie intenzioni offendere. E ancora, voglio proteggere il colombaccio quando mi fa comodo? E quando  mi fa comodo? Per S. Valentino? Dai non ci credo che pensi veramente quello che hai scritto, fammi contento e riparliamone con più calma OK? Un abbraccio. (oggi abbiamo perso a Cagliari una grande occasione)

colombaiosenese

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Risposta #36 il: 02/02/2014 - 19:30
..Denis ..mi è passato di dire,sottolineando,che io non "patteggio" e non sono ultrà di nessuno !
Quello da me sopra sopra detto,è un flash di pensiero leggendo il dichiarato "help al Blasco"....tutto lì !