Condivido il pensiero di Rimescolo e Massimiliano, si andava daccordo con le squadre quando al cinghiale si apriva il 1 novembre.
Più di una mattina nel bel mezzo di ottobre mi son trovato i giacchetti arancioni sotto al capanno, non sono maleducati, anche se rispettano la legge dei 200 metri di rispetto da un appostamento nulla cambia, la caccia al cinghiale non si può esercitare vicino ad un appostamento se si vuol convivere in armonia, quindi 1 novembre mette tutti daccordo,stanzialisti e migratoristi e poi si va insieme.
La legge quadro ormai obsoleta e quasi impossibile da attuare e far rispettare va modificata,non ha mai soddisfatto le proprie necessità, nei tempi e nel modo.
La coercizione della 157 riguardo i migratoristi non ha senso, inutile e impossibile legare al proprio orticello chi predilige la migratoria,il calo demografico dei cacciatori è costante e preoccupante, la caccia alla migratoria va modificata, deve essere concessa la possibilità di andare almeno dieci giorni in un anno dove mi pare e a caccia con chi mi pare.
Solo il fatto che una linea immaginaria e discutibile autorizza o nega nello stesso giorno, a distanza di pochi centimetri la possibilità di cacciare lo stesso selvatico è un controsenso o no?,certamente una offesa all'intelligenza, quindi........
Non sono in sintonia con l'idea della caccia per specie,la locuzione "dividi e impera" a controllare e governare un popolo ha provocato rivalità e fomentato discordie, guerre, nel nostro caso un fantastico assist per il mondo anticaccia,"per specie" secondo me,è la fine della caccia.
Capisco Massimo il malcontento, non solo tuo, ma la maleducazione non ha legge che la cura.
Educazione,etica e rispetto per gli altri,solo questo può far rinascere la caccia.
Sarà l'informazione? la gestione venatoria insipiente ad aver creato tanta discordia e malcontento? forse,il danno provocato alla caccia e all'economia del settore caccia è però irreparabile.
Saluti.
Vasco
Buongiorno Vasco,per adesso,nonostante la riforma Graziano Del Rio e i lingotti "d'oro promessi" con l'abolizione delle province (
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/13/province-il-grande-carrozzone-che-pensavamo-di-aver-abolito/3725696/),per quanto riguarda le aperture IN ZONE VOCATE al Re della Macchia,ovvero il tanto bistrattato cinghiale,nella mia regione Toscana,si è mantenuto per adesso quello che era il logico e naturale svolgersi pensato ed attuato dai nostri vecchi governanti,riguardo l'arco temporale e le date di apertura e chiusura caccia al sus scrofa. Ovvero,in provincia di Siena si inizia il 01-11 e si termina il 31-01 per quanto riguarda la caccia in battuta nelle Zone Vocate.Con sano e quieto vivere non chè rispetto di tradizioni tra le varie forme di caccia effettuate nei primi mesi dell'annata venatoria. Nelle NON VOCATE sempre in battuta con un massimo di partecipanti o singolarmente si inizia il 01 di ottobre.Ma capisci bene che le non vocate sono piccole macchie o perlopiù campi ove la presenza di tese è veramente irrilevante se non quasi nulla. Altresì lo svolgersi della nobile stanziale non risente ancora di conflittualità accentuate.Ognuno fa la sua senza tanti mal di fegati accentuati.Tutto questo per dire che in provincia di Siena,nel mese di ottobre,ancora convivono egregiamente le svariate forme di caccia . A ragion per cui,il "divide et impera"da te citato,per me risulta quantomai azzeccato.Bada bene,fare attenzione alla parola CACCIA e non forme di intervento in art.37 nonchè il disastroso perpetuarsi della famigerata ed oramai in binario morto,LEGGE REGIONALE 9 febbraio 2016, n. 10-
Legge obiettivo per la gestione degli Ungulati.Una insulsa "legge mattanza" che autorizzava(autorizza) migliaia di persone abilitati con esami farsa,ad andare tutto l'anno a sparare indiscriminatamente a cinghiali a destra e manca,in barba alle più elementari logiche di gestione faunistica di fauna selvatica.E speriamo che la paura politica di perdere la poltrona,faccia fermare quanto prima tutto questo scempio. Buona giornata e auguri di Buona Pasqua a tutti.