Allora facciamo un discorso serio. Un paio di anni fa, in mezzo alla macchia, in un posto dove vado SOLO io, mi trovai, per la prima volta ad osservare un fenomeno inquietante. Era Dicembre, in una giornata di tramontana, nella quiete assoluta. Mi venivano al gioco colombacci, come si dice a Livorno "bell'è morti" ma quando arrivavano a 50 metri, che toccassi o non toccassi, scansavano decisamente il piccione. Non c'era verso, la curata si interrompeva a distanza di sicurezza, senza particolari segni di allarme, semplicemente sdegnavano il richiamo. In un posto dove non posso dirvi, negli anni, quanti colombi ho raccolto, non sarei creduto. Ho consumato i rami della quercia a forza di fucilate a fermo. Eppure. Ebbi a notare che curavano solo i colombi a "rovescio", cioè quelli che venendo da dietro non avevano il tempo e lo spazio materiale per osservare il richiamo. Da qui la decisione di avventurarmi nel mondo del colombaccio. Oddio, non sto a dire la fatica, i moccoli, gli insuccessi però...però. ormai nessuno mi potrà mai convincere a tornare sui miei passi, anzi, se potrò voglio arrivare ad usare, tolti i volantini, solo colombacci, convinto come non mai che fanno la differenza. Non vi convinco? Non importa, non è nelle mie intenzioni. Che ciascuno beva alla fonte che preferisce, ma io, San Tommaso, ho toccato con mano, eccome se ho toccato con mano. Il problema magari è che mi sembra di avere a che fare con un certo numero di "amanti" gelose e pretenziose, ma in fondo mi piace stare al gioco. Chi vuol esser lieto sia del doman non v'è certezza . Ciao