Purtroppo tutto è attinente, non è una battaglia politica, perchè di politica in questi giorni ne vediamo anche troppa, soprattutto di quella che si connota come una brutta parola, insipiente, autoreferenziale. Ma politica è la nostra vita sociale e quando questa viene stravolta da decisioni calate dall'alto, che spesso non hanno attinenza con la nostra realtà quotidiana, ecco io penso che se ne possa parlare, pacatamente ma senza omettere il proprio pensiero critico. Se poi vogliamo considerare che quello che questa "politica" decide, nella comodità di lussuose stanze, con il comodo recepire di grasse prebende spesso anzi spessissimo del tutto ingiustificate dalla serietà, dalla competenza, e financo dell'intelligenza possedute dai singoli attori, e che tra l'altro ci impedisce anche di esercitare la nostra legittima attività, di vivere la nostra passione, ecco si se ne può parlare. A latere mi viene un pensiero: due cose possono succedere da qui al 31 di gennaio per quanto riguarda la caccia, uno si riapre e allora recupereremo senz'altro un pà del terreno perduto due, il prossimo anno dovremo attrezzarci per "difenderci" dalle orde di colombacci che, senza aver subito il prelievo venatorio, oscureranno i cieli sopra di noi, chiedendo al governo che ci sarà? un bonus granoturco perchè insomma anche i colombacci hanno fame.Ciao