Caro Rinaldo purtroppo condivido in pieno i tuoi timori. Al tempo ho partecipato a tutte le battaglie referendarie e non che hanno segnato un certo periodo. Ed ero moderatamente certo che avremmo vinto. Oggi non lo sono più, i tempi sono cambiati e la strategia dei nostri avversari anche. E si sta dimostrando vincente. Divide et impera. Non più attacchi su vasta scala, ma una guerriglia logorante che si combatte nelle aule dei tribunali. Ed è segno dei tempi anche la sistematica ondata di sconfitte che il mondo della caccia subisce ad opera della magistratura giudicante. Come dire, ci stanno logorando ai fianchi in attesa della mazzata finale che potrebbe essere anche il via libera al decreto animalaro che contiene l'abrogazione dell'art. 842. Non basta, un altro metodo è quello della riduzione dei tempi di caccia per alcune specie, vedi la polemica tra ISPRA e il resto d'Europa sui Key Concepts. Insomma mi sembra che ci sia poco da stare allegri soprattutto osservando la nostra difesa che fa acqua da tutte le parti. Cosa vuoi in un paese (volutamente con la minuscola) dove non funziona niente, dove gli interessi di bottega di Tutti, tanto per essere chiari, stanno mettendo in scena spettacoli miserabili che prescindono dal benessere dei cittadini cosa vuoi che possa importare la caccia? Lo scenario più probabile è un lento, inesorabile logoramento, con riduzione di tempi e specie fino ad arrivare ad un simulacro di caccia che non comprenda più la migratoria, dove tu possa andare solo a pagamento in concessioni private, magari non il sabato e la domenica perchè disturbi le passeggiate ecologiche, con pallini al tungsteno che costano uno stonfo etc etc E come contentino ti concederanno il cinghiale perchè costa in termini di danni e quindi il contenimento della specie fa comodo. Pensa te che a me il suide peloso non piace neanche con le olive! Sono catastrofico? Io preferisco chiamarmi amaramente realista. Ma forse noi anta non faremo in tempo a vedere la parola fine, magra consolazione d'accordo ma in fondo noi "fummo i gattopardi" e questo nessuno, ma proprio nessuno ce lo potrà togliere mai. At salut e sempre viva le papere.