Prossima stagione dovrò necessariamente posizionarmi nelle Tue vicinanze Paolo, dato che sembra essere, da quanto ci descrivi, un crocevia di notevole interesse migratorio.
Certo è che il nome della contrada da qualcosa di antico probabilmente deriverà.
E sì, tante volte mi sono domandato il perché di quel nome ma mai che mi sia balenato in mente che avrebbe potuto avere un aggancio con la nostra passione.
D'altronde in altri tempi ho molto frequentato quei fossi con i cani ma mai che abbia notato un passo per le palombe degno di particolare attenzione.
Fossi molto buoni, ci ho passato giornate intere quando i muscoli me lo permettevano, dal fiume al capo crinale, pizzarde, beccacce, cesene, bottacci, roscioli, pavoncelle, gli ultimi croccoloni, qualche anatra ed anche qualche sporadica oca, ovvio nei tempi andati.
A Te, che hai oggi riscoperto questo paradiso, auguro tanto divertimento e soddisfazione che prescinde dai numeri ma non dalla qualità delle azioni.
Mattinata molto nuvolosa fino a pioggia alle dieci.
Aria sempre da sud (est/ovest) ma fredda.
Spollo praticamente nullo.
Un paio di branchi in uscita dalla Conero in altro affilo.
Più tardi due maxi branchi in val Potenza.
Ancora i bellissimi amatissimi fringuelli, mi ricordano le giornate in nocetta da ragazzetto ed il loro canto melodioso e potente, il verso, ottenuto con sapiente è lunga chiusa.
Addirittura vi erano dei veri campioni che tiravano il verso doppio.
Già, alle fierette di Jesi, lungo le mura sud, per me era un paradiso, centinaia e centinaia di metri di decine e decine di espositori con migliaia di richiami, scrutati, ascoltati ed ammirati .