Le vallate sono due, quella del fiume Musone a nord, dove vi si trova la diga di Castriccioni, e quella del Fiumicello a sud che segna il confine con la provincia di Macerata e risale fin sotto Cingoli.
Per il passo sembrerebbe che ultimamente vengano privilegiate le provincie a nord ed a sud di Ancona, Pesaro ed Ascoli.
Poi l'elevato numero di appostamenti per colombacci, cresciuti in questi ultimi vent'anni, naturalmente diminuiscono le opportunità, fermo restando che un impianto buono resta comunque tale, ma sono pochi.
Ciò che invece, almeno credo, abbia praticamente rovinato la regolarità del passo per l'entroterra del monte Conero è la presenza dell'omonimo Parco.
Molti branchi entranti dall'Adriatico non proseguono nell'entroterra, ma si fermano per molti giorni all'interno del parco, fino a quando poi una mattina, nel giro di un'oretta partono tutti verso gli Appennini e, naturalmente, insensibili a qualsiasi richiamo.
Addirittura due anni fà, con condizioni particolarmente favorevoli, partirono durante la notte, così come fecero a Mesola.
Comunque bene così, speriamo che i politici, incalzati dagli animalisti, con questa storia dei richiami vivi non ci creino altri problemi.