A Poggibonsi un amico, diciamo laziale, mi narrava delle autentiche angherie perpetrate da un medico della ASL deputato alle visite mediche per il porto d'armi. Se ve lo racconto minimo minimo vi viene uno stranguglione. Da parte mia dirò, essendo come qualcuno mi ha definito "un mordace tenace" che avrei agito nel seguente modo:
1-esposto querela all'assessorato sanità della Regione;
2-esposto querela al Direttore Generale, al Direttore Sanitario ed al Direttore Amministrativo della ASL;
3-esposto querela nei confronti della medico in questione, è da ricordare in questo caso che essendo il tizio pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue mansioni la querela di parte va avanti d'ufficio.
Troppo drastico? eh no, cari amici se si cerca di prendermi per i fondelli avete trovato il muro in cui infrangere le vostre chimere. Perciò occhio, ci sono dei termini ben precisi di legge per la concessione del porto d'armi, niente fantasie, niente voli pindarici e chi sbaglia paga, potrei anche immaginare un esposto all'ordine dei medici di riferimento. Ciao