FORUM Club Italiano del Colombaccio

giamp50

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Risposta #20 il: 17/06/2014 - 13:16
Personalmente non ritengo che siamo al crepuscolo della caccia in Italia, ma anzi che, dopo le aberrazioni populiste e consumiste degli anni settanta, la cui deleteria filosofia purtroppo ancora inquina la nostra categoria, si possa e si debba reimpostare tutto il comparto su basi gestionali corrette e compatibili con l'attuale sentire della Società, salvaguardando le sane ed affascinanti tradizioni del passato.

Insomma, un vero e proprio Rinascimento dell'Ars venandi!

Non mi preoccuperei più di tanto dello scarso ingresso giovanile nel mondo venatorio, anche gli attuali seicentomila detentori di porto di fucile per uso caccia sono esuberanti per la situazione faunistico/ambientale italiana e, soprattutto molti, troppi, interpretano questa loro concessione come un mero prelievo avulso da qualsiasi logica e buonsenso gestionale.

Così come la diminuzione dei campi di tiro al volo, è una questione che con la Caccia nulla c'entra, anzi spesso è fonte deleteria di quella degenerazione interpretativa venatoria.
La Caccia è tutt'altro, non è esercitazione e compiacimento nel tiro.
Lo sport del tiro a volo è un bellissimo sport, non per niente sport olimpionico, ma nulla, assolutamente nulla ha a che vedere con la Caccia, anzi ...!

La linea venatoria del futuro che si sta delineando è tutta impostata sulla corretta gestione del patrimonio faunistico, ed è quella già in essere per gli ungulati.
Abilitazioni, assegnazioni dei territori, censimenti, piani di prelievo, prelievi.

In conclusione, mantenimento delle sane tradizioni ante consumismo e proiezione verso un futuro gestionale e non di semplice scriteriato prelievo deresponsabilizzato, compiacendosi della bellezza e correttezza dell'azione, con sempre un maggior numero di entusiasmanti azioni senza necessariamente concludere con carnieri esuberanti, inutili, deleteri ed a volte vergognosi e sempre controproducenti.
Saluti.

koala

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Risposta #19 il: 16/06/2014 - 13:26
grande vasco tuttavia anceh se uno non si consoce sa di avere a che fare con gente seria, purtoppo nel bene  e nel male la politca dal 70 ad oggi è entrata nella caccia, se si pensa che nel 70 assessore alla regione toscana per l' agricoltura era in quota federcaccia. Ora pur essendo 800mila regolare e appassionati ne abbimo anche quelli che vanno al tiro al volo sportivo un 80mila,chi addetsra e non va a caccia 30mila, chi tira con l'arco altri 10mila e quindi con i conti siamo ancora tanti.Purtoppo non siamo uniti i francesi insegnano e noi non  capiamo guarda nel club abbiamo ottenuto qualcosa in toscana epr i capanni fissi e qualcuno ancora dice che non è vero ,siamo questi e purtoppo rimmaremmo questi

Vasco

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Risposta #18 il: 16/06/2014 - 13:01
Koala,non fa una piega, un giorno un caro amico che non c'è più disse che il male della caccia sono i cacciatori.
C'è un detto,ogni popolo merita il governo che ha,mi ricordo quando ero un bambino che a mio nonno Vasco per confermare un contratto gli bastava una stretta di mano, ora occorre la carta bollata, quindi i valori della vita sono cambiati così drasticamente che la "parola" conta come l'asse a tre sette. 
Siamo riusciti ad ottenere l'unità venatoria!!!, no Koala ancora non abbiamo ottenuto nulla purtroppo,le bandiere sono sempre le stesse, tante e troppe e ne occorre una soltanto per raggiungere il tanto agoniato obbiettivo, ma sempre grazie alla politica forse, spero di no, non ci riusciremo mai.
 
Un abbraccio.
vasco

koala

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Risposta #17 il: 16/06/2014 - 10:22
terfiro concordo ma analogamente potremmo dire come mai in Francia i giovani si avvicinano alla caccia o al mondo rurale, ovvero quale è la capacità adottata  in Francia in Spagna per far  si che i giovani si avvicinino alla caccia? Noi siamo quelli che aspettiamo sempre, siamo anche quelli che non hanno avuto la facoltà di mandare nessuno in parlamento ne senatore ne deputato, siamoq uelli che per fare una congrega di associazioni venatorie sotto un solo nome ci abbiamo messo quasi 100anni. simao quelli che si dividano in tutto, cinghialai contro lepraioli, migratoristi contro stanzialisti, et forse un po di unione per il bene di tutti sarebbe meglio. Siamo anche quelli e concludo che nel 7 abbiamo voluto chiudere le riserve padronali piene di fagiani e lepri e ridotte ora  a terreni enormi dove i proprietari  non immettono ne un fagiano ne una lepre. 

Terfiro

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Risposta #16 il: 15/06/2014 - 01:25
Dopo quel che abbiamo psicologicamente e moralmente passato prima di  arrivare alla giornata di martedì, adesso sono un po stanco perché ne sono uscito veramente provato. Sono in una fase di rilassamento anche nel trovare idee per scrivere, ma due parole su quanto ho letto mi sono sentito sollecitato a  dirle. A mio modo di vedere, nel contesto generale dei nostri problemi, passati, presenti e futuri, manca tanta informazione non divulgata e la voglia di coinvolgere. Senza queste irrinunciabili prerogative, le passioni non si trasferiscono e col tempo muoiono. Sta succedendo la stessa cosa anche alla pesca. La politica a noi contraria a lavorato benissimo, (voi pensate a quanti campi di tiro  hanno fatto chiudere nelle nostre zone, eppure in quel caso non si uccideva niente, ma  erano fabbriche di cacciatori) e noi?!?! Noi abbiamo accettato in modo subdolo senza dire niente e senza ne chiedere e ne informare, anzi c'è stato anche chi ne è uscito contento, perché quella era roba da ricchi. Ci siamo spesso accontentati del nostro orticello e del fagiano lanciato il giorno prima dell'apertura e guai se non lo facevano e adesso per la stanziale ne vediamo i risultati. Proviamo a fare una riflessione e con onestà intellettuale poniamoci una domanda:                                                 cosa abbiamo fatto noi per trasferire l'Arts Venandi  alle nuove generazioni?? Secondo me, oltre che a tanta polemica gratuita di giorno in giorno senza un briciolo di costruttività, per il resto NIENTE. Mentre la nuova società, fatta di Brambilla, M5S, discoteche e computer, sta facendo il suo meschino interesse, noi cosa facciamo??  NIENTE. Aspettiamo ansiosi che il politico di turno abbia buon senso e ci eviti l'infausta sorte e a quei pochi che si adoperano perché ancora credono nella causa, comprese  le associazioni che cercano, nel bene o nel male, di difenderci mediando e convincendo il politico sopracitato, spesso e volentieri gli viene pagata solo ingratitudine.  Qualcuno di questo forum, ogni tanto rammenta una frase che credo giusta: SMETTIAMO DI PIANGERCI ADDOSSO E DIAMOCI DA FARE.  Perché non crederci, forse siamo ancora in tempo.
Ricordiamoci sempre di una massima che dice: chi è causa dei suoi mal pianga se stesso.

Scusatemi ma questa volta un po di polemica e un po di sfogo avevo bisogno di farlo anch'io.

Saluti

BADGER

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Risposta #15 il: 14/06/2014 - 15:06
E' proprio perchè fino ad oggi molti sono stati capaci solo di parlare di piccioni e capanni che siamo in questa condizione: si chiama "vita da struzzi" ma come dice il Liga chi si contenta gode (poco). Ma forse è anche perchè molti non sono capaci di parlare d'altro, in analisi si chiama coazione a ripetere.

Befa

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Risposta #14 il: 14/06/2014 - 13:48
Giacomo,mio figlio aveva 8 anni e veniva con me ( la mamma brontolava ma poi si e ricreduta) anche alle fiere, viene a funghi tanta passione per i piccioni non che anche nel preparare il capanno,lui e stato sempre coinvolto nel mondo della caccia. Dal canto mio alcune volte ( quando era molto piccolo ) ho dovuto rinunciare ad alcune uscite per il troppo freddo,ma ora sono molto ripagato, se non avessi avuto lui che mi stimola avrei già smesso da tempo.
Un abbraccio

koala

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Risposta #13 il: 14/06/2014 - 13:06
bravo badger dai retta  a me parla solo di piccioni, capanni e di capanni in affitto

BADGER

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Risposta #12 il: 14/06/2014 - 12:31
Sarà meglio per il futuro parlare sempre e solo di piccioni, di capanni in affitto etc così da far sempre contenti tutti, almeno finchè dura.

koala

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Risposta #11 il: 14/06/2014 - 11:35
la soluzione c' l'hai badger? il tuo anche pur giusto catstrofismo non porta a niente siamo noi i primi a passare l'arte ai nostri figli, se poi qualcuno preferisce mandarli in discoteca o  a bere fino alle 5 di mattina ben venga, credo che i ragazzi vadano portati sin da piccoli nei boschi a far consocere il mondo dell'arte venatoria. se poi   badger vuoi rimanere a navigare nel mare del passato fai  pure credo non porti  a niente

BADGER

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Risposta #10 il: 14/06/2014 - 10:59
Eppure a mio parere io credo che non vogliate vedere. E' successo alla caccia quello che è successo a noi. Ogni mattina ti guardi allo specchio mentre ti fai la barba e il tempo sembra non essere passato. Ma, ma porca miseria, chi è quello sconosciuto, un po' appesantito, con i capelli ormai radi e imbiancati che mi sta guardando da quella vetrina? E poi ti accorgi con sgomento che sei proprio tu. Il problema è che il nostro invecchiamento è ineluttabile, mentre quello che oggi affligge la caccia invece era evitabilissimo. Se da un lato vi è stata un evoluzione positivamente consapevole nell'atteggiamento del cacciatore, o meglio è stato così per alcuni, gli altri, la maggior parte, questa "evoluzione" l'hanno solo subita e ne farebbero volentieri a meno, dall'altro "l'invecchiamento" ha portato con se una serie di afflizioni, di privazioni, di gabelle che in realtà servono solo ad appagare l'ego dei giustizialisti della natura dei quali la stragrande maggioranza non capisce un'acca di ambiente, l'etologia pensa che sia un drink caraibico, ma però conciona e sbraita e purtroppo ottiene. Via siate sinceri, ma dove sono quelle mattinate frizzati, serene, piene di gioia, piene di caccia dove veramente senza pensieri godevi di essere cacciatore, di sentirti perfettamente inserito in un contesto naturale in cui eri un protagonista? Ma dove sono andati i tempi in cui le preoccupazioni riguardavano il tempo,  l'andamento delle cove, la forma del tuo cane, il fucile nuovo da conformare, quel viottolo da pulire etc etc Oggi in primis devi aprire il prontuario delle sanzioni, che assomiglia sempre di più ad una edizione tascabile della divina commedia, diviso per "argomenti" per vedere se, caso mai, ci fosse qualcosa di nuovo. Devi avere in tasca (io ce l'ho) un buon telemetro perchè 1 metro in meno può costare caro, occhio all'orologio se ti va indietro sei fritto. Di quello che vola si può "voltare le canne" a quasi niente, non ti azzardare a ostentare una preda legittimante e con fatica catturata perchè rischi di essere lapidato, scusi lei è cacciatore, chi io? Ma quando mai, mangio solo pinoli e radicchio io!Via non prendiamoci in giro, i giovani? Ma quali giovani ma gli occhi ce li avete o no? Poggibonsi, sotto 1 40, 45 solo Giacomo, figlio del Befa a Alessio di Arezzo, dopodichè 40-45 in tre, li conosco bene, e poi noi, lasciamo perdere. Con questo cosa voglio dire? Niente tanto per quel che mi riguarda finchè ce la farò andrò a caccia, fosse pure con la fionda, ma non mi faccio soverchie iliusioni sul quel che verrà e tutto sommato credo anche che poi non me ne importerà più di tanto. Vi saluto fancoiulli. 

koala

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Risposta #9 il: 14/06/2014 - 09:25
potrei essere anche in sintonia con Levante tuttavia mi sembrate una manica di gente che ormai riposto nell'armadio il fucile vi lasciate avvolgere dal sonno dei ricordi, e no cari amici io non ci stò la nascita in Toscana del CCT, la fortuna di avere un Club che nel bene o nel male qualcosa riesce a ottenere , la possibilità che la caccia ai colomabacci coinvolga anche schiere di più giovani ( forse grazie anche a noi) fà si che questa passione ci sia ancora..... come mai in Francai e in Spagna si vive questa passione come non mai....non rispondete che la colpa è di questo o di quello perchè dando  la colpa a questo e a quello da quel sonno  non ci sveglieremo più con la buona apce di chi anche in questo forum forse sarebbe contento.

levante

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Risposta #8 il: 14/06/2014 - 00:47
Dire che il futuro della nostra caccia "saranno i giovani",  sembra fuori dalla realtà...ma io lo penso e non vedo altro. 
A noi il compito di  "scrivere bene la nostra storia". Nel "libro" non dovranno mancare le emozioni,i sogni e soprattutto l'esempio.
Non dovranno mancare neppure le alleanze per sconfiggere il "nemico" anzi, si renderanno sempre più indispensabili. A guardarci bene, alla fine, potremmo risultare anche " i buoni che hanno cercato di salvare il mondo" dalle "forze oscure". E comunque vada noi avremo sempre la consapevolezza che la caccia ci ha resi più ricchi, ci ha dato occhi per vedere cose che differentemente  non avremmo potuto vedere. Tutto questo e altro ancora,  lo possiamo raccontare e condividere.... con chi vorrà.

Un abbraccio a chi vive di questa fede.....Levante

giamp50

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Risposta #7 il: 13/06/2014 - 22:24
Certamente sono Considerazioni e Riflessioni difficili, a volte anche amare, ma bisognerebbe avere il coraggio di affondare il bisturi, sezionare, osservare al microscopio, evidenziare ciò che era fisiologico nel passato e ciò che l'attuale organismo potrebbe non sopportare più in futuro, e dunque ricercare il possibile futuro in un'ottica di mantenimento dell'attività e del suo massimo piacere venatorio.

Certamente riuscire a sostituire, nella psiche della massa, al concetto del massimo prelievo quello della azione più bella sarebbe un punto di arrivo eclatante. Ma per questo ci vorranno generazioni.

E comunque personalmente sogno sempre che noi cacciatori italiani riuscissimo a guadagnarci la considerazione ed il rispetto che nostri colleghi d'oltralpe hanno da sempre!

BADGER

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Risposta #6 il: 13/06/2014 - 19:02
Le ultime vicende mi hanno indotto a fare alcune riflessioni. Io ritengo che i nostri nemici non solo non abbiano perso ma addirittura abbiano vinto. Perchè? Andiamo, ragionate con me. Noi siamo ormai una generazione di sopravvissuti che approdati agli anta non riescono ad immaginare il resto della propria vita senza la caccia e per questo sono disposti a masticare amaro, ad arrancare tra mille difficoltà, balzelli e chi più ne ha più ne metta pur di continuare ad alimentare la propria passione. Ma poi? Chi in tutta onestà dovrebbe avvicinarsi ad un mondo che prima di una legittima soddisfazione riserva l'incontro periglioso e quotidiano con l'odio, la rabbia, le difficoltà burocratiche, l'accanimento amministrativo, il dover pagare e ancora pagare con il condimento del  continuo doversi difendere da attacchi spesso gratuiti ma che trovi sulla carta stampata, sui media, nelle scuole etc etc etc Risposta: nessuno sano di mente. Ed ecco che la vittoria, anche se non ancora a portata di mano, si profila certa nel tempo. Chi di voi ha seguaci, eredi, figli che intendono percorrere questa via? Io credo ben pochi o forse quasi nessuno e quindi....Il lavoro paziente di distruzione sistematica, l'erosione costante, un cm qui, un paletto di là e vedrete che in un futuro non molto lontano......Ciao