FORUM Club Italiano del Colombaccio

DottorPurgone

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Risposta #57 il: 09/06/2014 - 21:38
visto che nessuno ha risposto alla mia domanda,presumo,che nessuno sappia quando verra' calendarizzata la maladetta comunitaria con il suo funesto emendamento.io ho provato a cercare sul sito della camera,ma non ho trovato nulla,nessuna data:cosa sta succedendo.?colombaio senese,secondo te cosa possiamo fare',anche se uniti come possiamo arrivare ai politici,se non ci provano le associazioni.non so non mi sono mai trovato in una situazione simile con le mani praticamente legate,e il c..o pronto ad essere infilato
chi dovra' riuscire a a far comprendere ai deputati,che gia' loro sponte dovrebbero informarsi,tutte le falsita'che vengono dal mondo animalaro.temo che piu' si allontana la votazione,piu' loro saranno in grado di daci del danno.ma ho le idee confuse saluti cordiali a tutti

colombaiosenese

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Risposta #56 il: 09/06/2014 - 19:20
Comunitaria: ancora falsità sui richiami vivi

lunedì 9 giugno 2014     

 ''Una volta catturati con le reti, gli uccelli sono costretti in gabbie minuscole e tenuti al buio, spesso in condizioni igieniche indegne, tra ferite, pessimo stato del piumaggio e grave stress psicofisico”. Con queste parole, le associazioni animaliste Enpa, Lav, Lipu e Wwf, tentano di condizionare il dibattito parlamentare che vedrà la discussione di un articolo del Governo nell'ambito della legge Comunitaria 2013 per risolvere la situazione di comunitaria sull'approvvigionamento dei richiami vivi per la caccia.
 
Sono accuse esasperate e assolutamente fuorvianti: nessun richiamo, così come avviene per tutti gli altri animali in cattività, può essere detenuto nelle condizioni descritte dalle associazioni senza  porsi in contrasto con le leggi già vigenti e nessuna norma europea vieta l'utilizzo di richiami vivi. Gli animalisti, al contrario, lasciano intendere che l'Europa stia chiedendo di vietare totalmente la possibilità di detenere richiami per la caccia, dove indicano l'articolo predisposto dal governo “del tutto insufficiente al suo scopo: non vieta la cattura e l'utilizzo dei richiami ma si limita a prevederli in deroga”. Cosa prevista e normata dalla direttiva Uccelli e tutelata anche dalla normativa europea sul benessere animale.
 
Le associazioni sostengono l'emendamento all'articolo 15 presentato dal Movimento 5 stelle e sottoscritto da alcuni parlamentari, “che – dicono - in un solo colpo risolverebbe il contenzioso con l'Europa e volterebbe, dopo decenni, questa brutta pagina riservata agli uccelli selvatici''. Il prossimo passo sarebbe quindi vietare la detenzione di canarini e coniglietti da compagnia? O forse gli animali in gabbia fanno orrore solo quando a tenerceli sono i cacciatori

http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/15159/Default.aspx


Battaglia campale senza esclusione di colpi,direi un'assalto all'arma bianca !!!
Sentono la vittoria vicina e stanno premendo su tutti i tasti possibili inimmaginabili !
e forse oltre..........

al di là dell'oltre devono trovare il nostro muro di preparazione, ragionevolezza e coesione..altrimenti siam spacciati !




DottorPurgone

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Risposta #55 il: 09/06/2014 - 12:42
agli esperti giuristi del forum chiedo,se siete riusciti a capire qual e' il giorno di calendarizzazione della discussione legge comunitaria 2013 bis.io non ci ho capito un c....o ed intanto l'ansia cresce
grazie.

levante

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Risposta #54 il: 08/06/2014 - 23:35
Mi unisco al coro e aggiungo che è necessario difendere con forza quello che ci è rimasto. L'unità dei cacciatori Francesi ci insegna che le tradizioni si devono e si possono difendere: loro continuano ad esercitare una caccia stupenda, quella con le reti, che da noi è stata vietata, cancellata, ripudiata.... da vari decenni. Basterebbe questo per animare di orgoglio e determinazione tutti noi e soprattutto tutte le nostre Associazioni Venatorie,..... si aggiunga che la mancanza di verità dei nostri detrattori, l'ipocrisia di un assurdo animalismo che veste i cani e spoglia gli uomini dei loro fondamentali diritti,  non può che rafforzare in noi la convinzione, come già qualcuno ha detto, di essere sulla strada giusta e che non c'è  più  nulla da togliere nella caccia  di quanto già è stato tolto,  né qualcosa di sbagliato, nelle nostre tradizioni.

Un caro saluto Levante

DottorPurgone

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Risposta #53 il: 08/06/2014 - 16:05
bravo rinaldo,bravo badger,noi con le nostre sane tradizioni portiamo l'orgoglio di una civilta',di una cultura, permeata dal tempo ,integrata nei cicli della natura,e come tale assolutamente rispettosa della biologia della natura.Cosa possono sapere,i nostri detrattori,accecati solamente dall'ira psicopatica delirante.Caro giamp e'inutile cercare dei compromessi con tali soggetti.contro il delirio,contro le idee confabulatorie di cui sono portatori non esiste possibilita'di contatto.Ma quello che e' grave e' che la politica abbia sposato questo comportamento delirante,sino ad arrivare alle estreme conseguenze.mi aspetto sempre di sentire qualche politico.di quelli che contano esternare le sue preoccupazioni per questa grave deriva,ma e' solo speranza vana.pero non possiamo darla vinta senza almeno combattere,ecco perche' ripeto che ,nella malaugurata evenienza,speriamo poco probabile,ma non mi fido tanto,che l'emendamento incriminatovenga approvato,dobbbiamo fare la marcia su Roma,di tutti i cacciatori ed interessati al settore,perche questa none' solo una battaglia dei cacciatori da capanno,ma e'la guerra di tutti i cacciatori,se vorranno sopravvivere.in tal caso,prima che si arrivi al senato,dobbiamo farci sentire.   un caro saluto a tutti

BADGER

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Risposta #52 il: 08/06/2014 - 15:10
La considero una deriva estremamente pericolosa, sto parlando di tutta la congerie di iniziative cervellotiche che hanno come fine il "benessere animale". Recentemente stiamo assistendo al proliferare di iniziative spesso confuse, di chiara natura estremistica ed estremizzante che sono "sante" solo perchè in ogni modo tendono a liberare gli animali dalla feroce, egoistica, insensata oppressione dell'umano, spesso il loro padrone, se ancora lo si può dire senza essere accusati di chissà che cosa. Così diventa lecita quella follia legislativa per la quale per detenere un cane devi avere uno spazio grande quanto uno stadio per di più uguale se hai un volpino o un alano! E ancora diventa lecito sentire in un dibattito radiofonico augurare la morte cruenta al tuo antagonista perchè e solo perchè è un cacciatore. Di più un manipolo di esagitati irrompe nei luoghi dove si celebra l'amministrazione di una Provincia ed ottiene di interrompere un programma di contenimento di animali nocivi solo perchè non si è d'accordo sul metodo etc etc Siamo alla follia pura e semplice, non basta, siamo all'impunità assoluta per gente che è tranquillamente disposta a commettere reati certa che sarà assolta, quanto meno moralmente, vi siete dimenticati dell'ALF? (animal liberation front) il cui capo è in galera e ci resterà a lungo (perchè non ha commesso i suoi reati in Italia, aggiungo). Questa iniziativa, insensata, fuori dalle regole sui richiami vivi è solo uno dei tanti appetizer. Io sono d'accordo con Rinaldo poi si andrà avanti e avremo i cani senza collare, senza guinzaglio, a quando le tigri libere per la strada? No se è necessario dobbiamo fare le barricate, senza tentennamenti, forti del diritto di agisce entro le regole stabilite dalla legge, con saggezza, consci che noi "sappiamo" come stanno veramente le cose, datemi retta c'è in ballo molto di più di quel che sembra e se vogliamo sopravvivere in un sistema che rappresenti anche i nostri diritti non dobbiamo mollare di un millimetro. Caro Giamp mi dispiace ma io non credo affatto che dobbiamo evolverci in qualcosa, che dobbiamo rivedere certi nostri comportamenti e non perchè la legge ce lo concede ma perchè vivaddio siamo nel giusto, perchè ci sono delle regole anche non scritte, delle verità e delle realtà delle quali NOI siamo custodi e portatori e per una volta credo proprio che si possa affermare che sono gli altri, i nemici a prescindere a non aver capito proprio un bel niente. Ciao



giamp50

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Risposta #51 il: 07/06/2014 - 22:21
Innanzitutto Terfiro Ti ringrazio per il Tuo intervento, sul mio post, educato e ragionato, come d'altronde tutti gli altri Tuoi interventi.

Nel merito voglio solo precisare che, per quanto mi riguarda e per quanto da me trattato, mi sono limitato semplicemente a sollevare dei dubbi etici sulla detenzione, vita natural durante, dei presicci, e certamente ciò nulla ha a che fare con il tentativo di vietare l'utilizzo dei richiami vivi nell'attività venatoria.

Per quanto riguarda gli "animalisti" è ovvio che mai nulla potrà accomunare il loro modo di pensare abolizionista, dettato prettamente da impostazioni ideologiche, al nostro pensiero.

Però non per questo ci dovremmo rifiutare a priori di analizzare coscientemente le modalità delle nostre pratiche, rilevare ciò che potrebbe contrastare con le sensibilità dell'attuale Società, ricercare le possibili alternative mantenendo le bellezze ed il fascino del passato.

Tutto evolve, e chi non è in grado di farlo è destinato immancabilmente nel tempo a scomparire.

Con stima, cordiali saluti.

aldorin

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Risposta #50 il: 07/06/2014 - 21:34
Ma?

E voi credete che "eliminazione dell'uso dei richiami vivi" significhi unicamente interdizione di quelle poche specie di fauna selvatica che sono legittimamente utilizzate fino ad oggi?

Nella mia testolina penso che la frase che ho virgolettato sia di più ampio respiro, anzi di più ampio strangolamento.

Non penso che sarebbero penalizzati solo gli amici cacciatori che usano tordi ecc ecc, ma anche noi ed i cacciatori di valle: se un provvedimento del genere andasse in porto, ci ritroveremmo con le ossa fracassate.

Vi risulta che colombi ed anatre siano richiami morti? Ecco!

Spero proprio che questa ventilata ulteriore limitazione non vada in porto,  o tutto al più si concretizzi col l'utilizzo di esclusivi richiami allevati.

A breve, chi oggi fa spallucce o si inteneriscel'animo per l'interdizione dei richiami vivi (tanto non toccheranno mai i nostri piccioni o le nostre anatre domestiche...) sbaglia di grosso. Non ci hanno eliminato coi referendum, ma ci stanno riuscendo una foglia alla volta... una foglia alla volta...

La caccia o si salva tutta o finisce tutta. Resteranno i cinghiali... e i cinghialai.

Ma anche i cinghialai dovranno prima o poi adeguarsi e scordarsi di usare cani da caccia: troppo comodo mandare in mezzo ai rovi i nostri amici numeri uno. E no! I cani non potranno più essere utilizzati a caccia, ma unicamente nel salotto di casa... in quello buono...

Alla fin fine esprimo anch'io una considerazione sui miei richiami che non stanno in gabbiette strette strette, come asserisce qualcuno, ma in piccionaia... in ogni modo in un ambito coatto rispetto all'immensita dei cieli... alla libertà che infondo infondo anch'io tolgo loro.

E allora?

Beh, prima di cantare come fanno gli uccelli chiusati, visto che noi uomini lo sappiamo fare... forse varrebbe la pena di contare fino a tre. O no?

Voi che ne dite?     

Terfiro

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Risposta #49 il: 07/06/2014 - 09:16
Ciao Giamp50, voglio risponderti alle tue osservazioni che concettualmente ed etologicamente possono essere anche condivise però, nel contesto generale della questione, non possono venir meno alcune importanti e profonde considerazioni. Coloro che si battono per la chiusura della caccia con i richiami vivi, come vedi non si limitano a chiedere il divieto della loro cattura ma vanno oltre ed estremizzano. Non sanno neppure di cosa parlano, usano movimenti appena nati (M5S) con i quali fanno strumentalizzare in modo astratto ed a vanvera argomenti che per loro sono arabo.  Fanno questo per un solo scopo primario, quello di dare un colpo profondo all'attività venatoria.  Sanno benissimo che se riuscissero a vincere questa battaglia avrebbero prima o dopo anche la vittoria della guerra, perché sconfiggerebbero una generazione di cacciatori che sono il legame irrinunciabile tra il passato ed il futuro di questa passione. Se da parte dei signori animalisti vi fosse stata una collaborazione costruttiva nel cercare soluzioni diverse senza  altri  ignobili scopi, tanti cacciatori che adottano  questa pratica si sarebbero organizzati e si sarebbero crearsi un piccolo allevamento privato (io sarei stato uno di quelli). Per diletto e perché no anche per profitto, probabilmente sarebbero nati allevamenti in grande  e ci sarebbe stata la famosa alternativa richiesta dalla legge nella parte tanto questionata delle deroghe. Ma in situazioni di continua incertezza, con attacchi continui alla pratica dei richiami vivi, a nessuno  o a pochi è venuta la voglia di farlo. Come ho sempre sostenuto e ne  sono ancora più convinto, la caccia ha un senso se è ancora legata alle sue tradizioni, se muoiono queste, nei giorni nostri,  può morire anche  la caccia. Nel rispetto di tutti ed in primis di coloro che sono stati i fondatori delle nostre radici, dei nostri valori e ideali, Dio non voglia che questo accada.

Un salutone Terfiro

giamp50

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Risposta #48 il: 06/06/2014 - 22:19
Sicuro che mi guadagnerò gli improperi di molti ma, ebbene sì, non solo come cittadino italiano ma anche come cacciatore, ed anche come cacciatore che in passato ha esercitato in nocetta, quindi con conoscenza della questione e della bellezza della caccia con i cantori, qualche riserva sulla cattura di animali selvatici da utilizzare come richiami, per poi tenerli carcerati fino alla morte, ce l'ho!

Personalmente sarei dell'opinione che ci si dovrebbe orientare verso l'utilizzo di soggetti d'allevamento, oppure che, a fine stagione di caccia, i soggetti di provenienza selvatica vengano liberati.

Perchè?
Semplice, un soggetto nato in cattività conosce solo quella vita, in gabbia, e difficilmente se ne dorrà.
Ma un soggetto nato, cresciuto e vissuto allo stato selvatico avrà il cuore a pezzi a trascorrere il resto della propria vita tra quattro sbarrette di plastica od anche in voliera, egli sempre anelerà alla libertà.
Prendergli quattro mesi della sua libertà e poi rilasciarlo lo ritengo accettabile, carcerarlo fino alla morte mi sembrerebbe troppo crudele.

colombaiosenese

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Risposta #47 il: 06/06/2014 - 16:48
Bruzzone, in difesa dei richiami vivi
PROPOSTA LEGGE CONTRO USO RICHIAMI VIVI, BRUZZONE SCRIVE AI PARLAMENTARI
“Italia succube dei burocrati europei e del fanatismo animalista, si fermi l’emendamento dei grillini”

“Ancora una volta, l’Italia si dimostra succube dei burocrati dell’Europa, che vogliono venire a comandare in casa nostra, senza alcun rispetto per il territorio”.
Così Francesco Bruzzone, cacciatore e capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria, commenta la notizia relativa alla presentazione di un emendamento da parte del Movimento 5 Stelle al testo della legge comunitaria bis, teso all’introduzione del divieto di cattura e di utilizzo dei richiami vivi per la caccia.
Un emendamento che stante le dichiarazioni del ministro Galletti rischia di essere accolto favorevolmente dalla maggioranza di Governo.

“Questa notizia lascia esterrefatti: ciò avverrebbe a seguito di indebite pressioni comunitarie, in spregio assoluto dei rispettivi ruoli istituzionali e del principio della reciproca, leale collaborazione.
Che fine ha fatto la sovranità nazionale? Ancora una volta, si vorrebbe appiattire la ricchezza e varietà delle culture rurali europee solo per un’arbitraria richiesta dei burocrati della Commissione UE”, afferma Bruzzone.

“Le leggi italiane sono già ossequiose delle direttive dell’Unione in materia e chiunque affermi il contrario mente spudoratamente.
Questo emendamento promosso dal M5S è un affronto, per questo ho scritto ai Parlamentari di riferimento della Lega Nord e al capogruppo Giorgetti, perché si oppongano con forza.
È ora di dire basta alle ingerenze di questa Europa che fa solo danni nella sovranità nazionale, al servilismo della nostra politica nei confronti dell’Unione Europea, e a questi attacchi strumentali alla caccia – frutto di fanatismo animalista”, conclude il capogruppo Lega Nord Francesco Bruzzone.

http://www.ilcacciatore.com/2014/06/06/bruzzone-in-difesa-dei-richiami-vivi/



colombaiosenese

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Risposta #46 il: 06/06/2014 - 14:45
Comunitaria: Fermare emendamento anti richiami vivi
   
 Come sappiamo, il Governo intende risolvere la procedura di infrazione sui richiami vivi nell'ambito della legge Comunitaria 2013. Siamo alla resa dei fatti. La prossima settimana dovrebbe andare in aula l'emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, imbeccato dagli animalisti, che mira addirittura a vietare del tutto la caccia con l'utilizzo di richiami vivi, cosa che l'Europa non chiede.

La Federcaccia bresciana sul Giornale di Brescia, dichiara di avere fiducia anche nel ministro Galletti, che nelle scorse settimane "con ogni probabilità preventivamente male informato da qualche collaboratore", scrive Fidc nella rubrica Cacciapensieri, "si è inizialmente schierato a favore di questo emendamento".

Sul quotidiano si apprende anche che "le segreterie nazionali delle associazioni venatorie riconosciute hanno inviato una lettera a lui e a tutti i Ministri per spiegare le motivazioni per cui questo emendamento non va nemmeno proposto. Siamo fiduciosi nel buon senso del Ministro - sottolinea Fidc - ma qualche preoccupazione continuamo ad averla. Questo accanimento continuo contro la nostra categoria è inaccettabile: la Lipu farebbe bene a cercare altrove i veri problemi ambientali dell'Italia".
 
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/15142/Default.aspx

Terfiro

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Risposta #45 il: 06/06/2014 - 00:15
Ciao Dott. Purgone, ti rispondo volentieri  con stima e simpatia. Lo slittamento della discussione relativa alla legge europea è stato soltanto un fatto casuale dovuto ad impegni più importanti da assolvere alla camera da qui a fine settimana. Questo  per noi non lo si può considerare un fattore positivo, perché come già successo durante l'interruzione avvenuta a metà Maggio,in questa  c'è stato tempo per formulare ancora emendamenti, passando da uno a tre, potrebbe succedere ancora.  Sulla messa in mora da parte della UE relativa alla cattura dei richiami vivi, la risposta era già stata data in modo esaustivo dal Governo e dal relatore Onorevole Bordo in Aprile, ed era esplicitata tramite l'Art.13 della legge in questione (avevo già spiegato il contenuto precedentemente). Questa era del tutto pertinente alle richieste dell'Europa, ma non accontentava i beceri animalisti della LIPU e C. che chiedevano e chiedono, un atto radicale ed estremo. Alla ripresa della discussione hanno fatto inserire nella legge un nuovo articolo (Il n°15) dove contenervi l'infausti emendamenti. Dal punto di vista formale e giuridico, il contenuto dell'articolo non ha niente a che vedere con quanto richiesto dalla UE e non si riscontrano motivi e vincoli per modificare la legge 157/92, anzi sarebbe un colpo di mano inaccettabile e secondo me anche costituzionalmente impraticabile (in parole povere, visto il contesto, sarebbe un abuso di potere da portare di fronte alla giustizia europea). Quindi all'atto dei fatti due dei tre emendamenti (quelli che dovrebbero vietare i richiami) non  dovrebbero neppure essere discussi.Purtroppo siamo in Italia e  con i  politici che abbiamo e l'incompetenza che regna, la tranquillità non è concessa. Come dice Badger non ci si deve meravigliare se domani solo qui il sole è verde. Per quanto riguarda le notizie, ho imparato con tanta pazienza, qualche conoscenza e tanto tempo speso, a muovermi nei meandri dei link del parlamento, niente di più. Come si dice: di necessità virtù. Una considerazione su cui accendo una riflessione di speranza è legata alla tranquillità che con il loro silenzio ci trasmettono le nostre associazioni. Non potrei tradurla in altro modo.

Cordiali saluti.

BADGER

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Risposta #44 il: 05/06/2014 - 19:01
Sveglia giovani, non ci piangiamo addosso, io ho inviato numerose e-mail ai membri del governo, Matteo per primo, andale andale che a chiacchiere non si va in nessun posto, facciamo sentire la nostra voce. ciao

colombaiosenese

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Risposta #43 il: 05/06/2014 - 14:30
A parziale risposta dell'amico dott.Purgone,il web venatorio è già in grande mobilitazione tantè sono a disposizione file-allegati DI PROTESTA da spedire tramite mail al primo ministro,deputati e senatori dell'attuale parlamento,anticipando i tempi sul previsto voto in aula.(10-11 giugno)
Tutto questo fattomi pervenire in mattinata dall'amico VALLARINO DOMENICO da Genova a firma ANUU

Allego lettera e relativi indirizzi a cui spedire via mail ilnostro dissenso.