Cari Amici,
quando uno sbaglia non può continuare a perseverare nell'errore, ma deve avere il coraggio o, se più piace, l'umiltà di riconoscere di avere sbagliato e chiedere scusa al proprio interlocutore. Se ciò non avviene, siamo fuori dalle regole non scritte della buona educazione e del vivere civile. Non si possono - a mio avviso - confondere i termini della questione con una discutibile interpretazione dei principi della democrazia, secondo i quali ognuno sarebbe libero di esprimere le proprie idee, indipendentemente dalla loro attendibilità e dal modo e dal come queste vengono manifestate. Se il pensiero espresso non corrisponde alla realtà dei fatti e tende a mistificare la verità, non può avere diritto di cittadinanza ne in questo ne in altri Forum che si rispettino, perchè in questo caso non si tratta più di voler esprimere liberamente le proprie idee, ma, più propriamente, si tratta della messa in atto di un grossolano, deprecabile tentativo di bassa disinformazione. Nella fattispecie, credo non vi siamo dubbi sulla giusta interpretazione dei fatti.