Già, purtroppo sembrerebbe proprio, e se così fosse, per quanto con grande dispiacere, la cosa migliore, anche per evitare la propagazione della malattia ad altri volatili, sarebbe quella di sopprimerla.
Riporto alcuni stralci della descrizione della malattia:
PSEUDOPESTE AVIARE
La Paramixovirosi, o Pseudopeste aviare, è una malattia virale conosciuta ormai da molti anni che può colpire fino a 200 specie di uccelli sia da allevamento (Pollo, Tacchino, Quaglia, Piccioni, Faraone, ecc.), sia ornamentali (Psittacidi, Fringillidi, Estrildidi, ecc.).
Si conoscono 9 sierotipi dello stesso Paramixovirus (PMV 1-9). Sierotipo, in termini più semplici, significa che il virus responsabile della malattia può essere uno dei componenti di una famiglia molto numerosa, nella quale ci sono tanti «fratelli» molto simili tra loro ma non proprio identici. Quindi ognuno di questi «virus fratelli» avrà un comportamento simile a quello degli altri ma non uguale. Essendo i «virus fratelli» molto simili tra loro, sembra che la vaccinazione consigliata in questo articolo riesca a proteggere da tutte le infezioni messe in atto dal «clan dei Paramixovirus».
I sintomi della Paramixovirosi sono molto eterogenei potendo variare dalla classica forma neurologica (collo torto, testa girata, barcollamenti, paralisi, ecc.), ad una forma respiratoria, fino alla diarrea transitoria. Possono essere mortali o decorrere senza che l'allevatore se ne accorga!
La malattia è stata meglio studiata nel Pollo domestico dove prende il nome di «Malattia di Newcastle»
Come preferenza di organi (organotropismo) la malattia può infettare:
il sistema nervoso, dando sintomi neurologici: animali che perdono l'equilibrio, girano la testa verso l'alto come se guardassero le stelle, rotolano su se stessi, presentano paralisi, non riescono più a mangiare e bere da soli. La mortalità in questo caso è altissima.
Se uniamo il fatto che, come per la gran parte dei virus, non esiste una cura realmente efficace, ecco che la vaccinazione assume un significato particolarmente importante.
Proprio per il motivo che questa famiglia di «cattivi fratelli Paramixovirus» si è specializzata ognuno in diverse specie e organi diversi, la diagnosi dalla sola visita degli animali malati o dalla descrizione dei sintomi è spesso davvero complessa anche per il miglior Veterinario Aviare.
A maggior ragione nelle forme non neurologiche.
A questo si aggiunga che non sono molti i Laboratori di Analisi Veterinarie e gli Istituti Zooprofilattici in grado di isolare questo virus con certezza e quindi confermare il sospetto diagnostico del Medico Veterinario clinico.
Saluti.