Cristian, il tuo sfogo è più che legittimo e ti sei risposto da solo. Se ci troviamo in queste condizioni è proprio perchè le associazioni venatorie hanno, anzi, è meglio dire, avevano, sottovalutato per non dire peggio, l'attività scientifica applicata alla caccia, trascurando completamente l'importante tradizione scientifica dei cacciatori italiani. Sai come si chiamava l'attuale ISPRA ex I.N.F.S.? Istituto di Zoologia Applicata alla Caccia e sai chi c'era dietro? L'istituto zoologico della Regia Università di Bologna. Cosa è successo dopo? E' semplice hanno abbandonato la collaborazione con le università, gli studi, le ricerche, le nostre più belle riserve sono diventate parchi ecc.. ecc.. solo perchè le associazioni venatorie si sono messe a fare politica lasciando libero un settore occupato dagli ambientalisti dell'ultima ora. Le associazioni dei cacciatori avevavo da fare altro. In Europa, sebbene il vento ambientalista ero lo stesso, i cacciatori hanno mantenuto la loro dignità e i loro territori e soprattutto hanno continuato una proficua collaborazione con le Università (vedi Francia, Spagna, Norvegia, Svezia, Austria, Germania ecc..) la politica l'hanno lasciata fare ad altri. Questa in estrema sintesi è la nostra storia, ora possiamo solo difenderci e l'unica difesa legittima è tornare a collaborare col mondo scientifico, le verità scientifiche non si prendono a maggioranza . Saluti