METEO-PREVISIONE delle Migrazioni
Riportiamo un estratto da Aggiornamento di 11/XI/2013 di
www.labeccacciascientifica.it dove si può consultare il
TESTO COMPLETO di molti dettagli documentali
NB – per una miglior comprensione del Testo , è bene che gli interessati ad approfondire vadano appunto a : www-labeccacciascientifica.it
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Picchi MIGRATORI e Meteo-previsione delle MIGRAZIONI : un MODELLO sperimentale
E’ questa una NOTA che parte da un Lavoro Scientifico ed esplora elementi propri originali di indagine retroattiva : come individuare i parametri Meteo che incidono sulla decisione di involo dei movimenti migratori di massa su TRE vie migratorie da considerare : -
- Finno-Scandinavo-Baltica > ….Franco-Ispanica
- Finno-Scandinavo –Baltica >…. Mediterranea
- Russia – Europa Centro Orientale –Balcanica >…. Mediterraneo,Nord Africana
-
Questa schematizzazione ha però tutta una serie di intersecazioni e congiunzioni tra le vie migratorie condizionate anche dalle catene montagnose , dalla estensione delle aree boschive ed agricole ( incluse tipologia agricole ) e dai mutamenti climatici attuali .
Le popolazioni europee sono comprese in una forbice di census ( decisamente troppo vecchia 2004 ) tra 8-15 milioni dei quali circa 3 milioni nidificano nell’area Scandinavia-Paesi Baltici , 6 milioni nell’area CentroEuropea ed Europa Occidentale , 4 milioni nelle Isole Britanniche , 2 milioni e mezzo Russia ed Eduropa Orientale .
Non si può escludere che molte aree di stop-over si trasformino in aree di svernamento , ed aree di svernamento diventino base invernale di erratismi anche ad ampio raggio .
Inoltre c’è da considerare la sempre più attuale tendenza alla sedentarietà o comunque alla migrazione corta o cortissima .
Su uno schema ulteriormente semplificato delle vie migratorie
- Nord > Ovest > Sud-Ovest ( svernamento Francia – Spagna )
- Nord > Sud ( svernamento area Mediterranea )
- “Nord-Est & Est “ > “ Ovest & Sud-Ovest “ ( svernamento area Mediterranea)
possiamo esaminare lo svolgimento della Migrazione 2013 , sulla base (vedi LINKS in calce ) di
- rilevamenti alla Punta estrema Sud della Svezia , allo svincolo della via Costa Baltica > Francia > Spagna
- rilevamenti ai valichi Pirenaici
- informazioni dirette ( Club Colombaccio , nota “Mesola” 6.11.13) da Costa Adriatica veneto-romagnola e Mesola
La nostra attenzione di analisi si focalizza sui “ picchi migratori “ documentati ed esattamente
- 11-12 Ottobre - Svezia - in transito 500.000
- 31 Ottobre - Pirenei – in transito 1.420.000
- 2-3 Ottobre - Mesola ( Italia ) oltre 50.000 in arrivo di stop.over
- 30-31 Ottobre – Costa Adriatica ( Italia) Centro-Nord - arrivi in massa
Abbiamo elaborato schede meteo complete di dati meteo della zona di rilevamento relazionandola con i dati meteo dell’area ( 500-600 Km in profondità in sù a N-NE ) di origine della popolazione migrante . ( Vedi direttamente Esempi di SCHEDE in calce – Tutte le Schede Ottobre-Novembre 2013 sono disponibili a richiesta a ecavinaster@gmail.com )
Semplificando : il picco migratorio del Venerdì e Sabato ( 11-12 Ottobre ) verificatosi alla punta Sud della SVEZIA , è stato confrontato con i dati meteo rilevati il martedì,mercoledì,giovedì precedenti il picco nelle aree di origine ( 500 Km a Nord ) , ciò per capire quali modificazioni meteo ( esclusive sui dati Pressione Atmosferica e Temperatura ) nell’area appunto di origine , hanno partecipato al momento decisionale per piccare in massa il volo verso Sud . Va segnalato che nelle Schede “originali” tratte dai siti Internet in Links oltre a Pressione Atmosferica e Temperatura , sono accessibili altri dati : direzione e forza del vento , cielo coperto o nuvoloso , caratteri delle precipitazioni , fasi lunari , umidità , durata della luce diurna , tutti elementi che possono integrarsi a migliorare la definizione del momento decisionale all’involo ( “decision making” della Migrazione ) .
Questa nostra analisi – pur dilettantistica – ci ha permesso di estrapolare alcuni elementi interessanti , quanto meno con valore di pseudo-scientificità
SVEZIA
11-12 Ottobre transito di 500.000 Colombacci che rappresentano circa il 50% della popolazione nidificante in Svezia .
Nei 3 giorni precedenti ( 8-9-10 Ottobre ) nell’area Svedese a Nord ( 500 Km ) la PRESSIONE ATMOSFERICA è calata repentinamente da 1019 milliBar a 1009 ( 8 ottobre ) sino a 999mB (9 Ottobre ) ed il 10 Ottobre giorno precedente il picco migratorio la Pressione Atmosferica si è alzata repentinamente da 999 mB sino a 1026 mB ( uno sbalzo di oltre 25 mB ).
Nei giorni di transito e di picco più a Sud ( 11-12 Ottobre ) la Pressione Atmosferica nell’area di origine dell’involo è rimasta su livelli elevati ( 10026-1036 mB ) .
La TEMPERATURA –sempre nell’area di origine – è scesa da 13° ( 8 Ottobre )a 4° ( 10-12 Ottobre )
Nell’area di TRANSITO e di rilevamento , nei giorni 11-12 Ottobre la Pressione Atmosferica è rimasta stabile ( 1026-1023 mB ) e così la Temperatura ( 12°-10° )
PIRENEI
30-31 Ottobre transito sui Valichi Pirenaici ( numerose stazioni di rilevamento coma da Link ) di 1.420.000 Colombacci da area di provenienza ( essa stessa di transito o stop-over o in minor misura di origine di popolazioni a migrazione corta ) corrispondente al Sud – Sud Ovest –Sud Est della Francia .
Nei giorni precedenti il picco , la PRESSIONE ATMOSFERICA da 10016 mB è scesa a 1002 mB ( nei giorni 28-29 Ottobre ) poi nel pomeriggio del 29 Ottobre giorno precedente l’inizio del picco , è balzata ( sbalzo di 21 mB ) sino a 1023 mB .
La TEMPERATURA è discesa da 16° ( 27-28 Ottobre ) a 7° ( 29 Ottobre ) e 4° ( 30 Ottobre )
La Pressione Atmosferica è rimasta stabile tra 1026 2 1023 mB nei giorni di picco ( 30-31 Ottobre ) .
Non significative le variazioni nell’area di transito .
Dato che il flusso migratorio Pirenaico raccoglie principalmente il flusso Finno-Scandinavo-Baltico si potrebbe ipotizzare che i 500.000 in transito al Sud della Svezia circa 15 gg. prima del picco Pirenaico siano stati in stop-over variamente dislocati sul territorio Francese . L’ipotesi può essere contestata considerando il “furor” osservato al transito in Svezia ( 11-12 Ottobre) ed il contingente quindi può aver avuto una disp ersione e diluizione nei transiti Pirenaici precedenti ( 150.000 nei giorni antecedenti il 30-31 Ottobre ) o piuttosto deviazioni parziali su altre rotte Nord-Sud .
ITALIA
I dati raccolti hanno valenza empirica con riferimento alla Nota “Mesola” del 6/11/2013 su Club del Colombaccio .
Il precoce picco ( 2-3 Ottobre ) rilevato nel bosco della Mesola ( Romagna) è stato preceduto da una caduta della PRESSIONE ATMOSFERICA di 7-8 mB nei giorni 28-29 Settembre nelle aree ( Centro Europa – Est Europeo –Balcani ) di supposta origine , e poi nel pomeriggio del 30 Settembre ( giorno precedente l’arrivo in Mesola , circa 30-50.000 Colombacci ) si è avuto un rialzo di 10 mB .
Non significative le variazioni di TEMPERATURA ( N.B. siamo ancora in Settembre )
Riguardo al secondo picco ( 30-31 Ottobre ) come segnalato sulle Coste Adriatiche ( Delta – Romagna – Marche ) con forte continuo ingresso di branchi provenienti dall’Adriatico ( coste Balcani ) , avevamo considerato in previsione che sui Balcani Centro orientali ( Bosnia-Croazia ) ci sarebbe stata una caduta della PRESSIONE ATMOSFERICA sino a 996 mB per il 4-5 Novembre ( e relative precipitazioni intense ) e quindi nei giorni precedenti si poteva prevedere una migrazione di popolazioni ancora in stop-over nei Balcani .
In effetti il 27-28-29 Ottobre nell’area supposta di origine la PRESSIONE ATMOSFERICA è calata ma modicamente di 4-5 mB ( poi il 4-5 Nov è precipitata a 992 mB ) sino a 1016 , poi il 30 Ottobre si è rialzata nel pomeriggio del 30 Ottobre giorno precedente il picco del 31 Ottobre ( imponente arrivo di branchi dall’Adriatico ) . Non significative le variazioni di Temperatura .
Alcune CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE possono essere espresse sempre in termini di deduzioni dilettantistiche per una ricerca analitica retroattiva condotta su schede meteo retroattive corrispondenti ai giorni precedenti ai picchi migratori in Europa ( Svezia – Pirenei – Italia ) .
E’ opinabile una RICERCA specifica sviluppata scientificamente , possibilmente supportata dalla elaborazione di un metodo matematico utile ad identificare un INDICE PREVISIONALE della Migrazione ( formula o equazione o algoritmo o quant’altro ) che integri i parametri PRESSIONE ATMOSFERICA e TEMPERATURA con altri parametri METEO ed in particolare ( durata della luce diurna , venti , umidità, precipitazioni,luna ecc. )
I nostri dati ( 2013 ) indicano che nei 2-3 giorni che precedono un picco migratorio e relativa partenza in massa dalle aree di origine o stop-over , in queste aree si verifica una caduta importante della PRESSIONE ATMOSFERICA che poi risale ( 10-20 mB ) repentinamente nel pomeriggio che precede l’involo corrispondente poi al picco migratorio del giorno dopo . Analogamente – ma non sempre significativamente – la TEMPERTURA ha trend in diminuzione anche per 8-10°
Quindi se vogliamo applicarci a prevedere giornate di migrazione di massa possiamo monitorare i parametri meteo delle aree di supposta origine e provenienza per la nostra area di arrivo/transito .
Il monitoraggio di PRESSIONE ATMOSFERICA e TEMPERATURA è ben possibile utilizzando numerosi siti meteo su Internet . Noi ne segnaliamo – come da noi utilizzati – in calce nel Testo – dettagli originale .
Tutto va riferito al BAROMETRO biologico dei Migratori –
Il BAROMETRO dei Migratori : Organo Paratimpanico (PTO) di Vitali – vedi Aggiornamento del 12 maggio 2012 di
www.labeccacciascientifica.it ed anche
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21721119 IMMAGINI ANATOMICHE dell’Organo di Vitali ( su Beccaccia , ma similare per Colombaccio ) a :
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5819115742956206561?authkey=CPvroqCRw9XBWw