Ciao merli
sarò lunghetto come al solito ma tanto qui son tutti abituati.
e grazie per la risposta molto interessante e forse anche preoccupante nel suo finale lato venatorio
Vado analizzando la tua risposta e faccio le mie riflessioni su quanto hai scritto:
Intanto premetto che io intendo un colombaccio migratore di lungo raggio un colombaccio che parte dalla Russia, Bielorussia ,o dall'Ucraina per andare in qualsiasi parte dell'Italia.
Intendo un colombaccio di medio raggio quel colombaccio che parte dalla Romania o Ungheria per andare in qualsiasi parte dell'Italia.
In fine intendo colombaccio di corto raggio quel colombaccio che parte dalla vicina Austria o Croazia o Serbia e che andrà in qualsiasi area dell'Italia.
è vero che,come dici tu, l' istinto della migrazione è genetico:ma è anche vero che un qualsiasi uccello più nidifica ad ovest e meno è soggetto all'istinto della migrazione per ovvi motivi ( maggiore luce e maggiore nidificazione ecc..).
Magari Enrico Cavina che è molto più diciamo a conoscenza della scienza e aggiornato di me lo potrà confermare con i rispettivi fattori determinanti.
Secondo me in base a quello che so l'istinto della migrazione è geneticamente esistente per quel colombaccio che nasce diciamo ad Est e si riproduce ad Est e come dici anche tu per l'antico adattamento alle glaciazioni si sposterà in ottobre nei luoghi di svernamento ecc....
Ma visto che c'è un cambiamento climatico (non opinabile) e se in conseguenza vengono coltivati a mais intere aree la dove una volta non esistevano perché era impossibile ecco che ci ritroviamo con colombacci di medio raggio che non migrano più dalla Romania ma vanno a svernare nel Sud della Romania nelle stoppie di mais che non sono più ricoperte dalla neve per tutto l'inverno (Vedi cacciatori di anatre e oche che raccontano di migliaia di colombacci nel Delta del Danubio in inverno la dove cacciano le oche che anche loro si cibano nei mais).
Questo vuole dire secondo me che ancora non abbiamo un cambiamento genetico ma un adattamento per ora ad una situazione favorevole allo svernamento poi chi sa …...
Poi se come fai notare tu che secondo gli studi del Prof. Berthold (questo è la cosa preoccupante) le nuove popolazioni di nidificanti/svernanti senza migrazione avranno il sopravento sulle popolazioni di colombacci nidificanti/migranti le quali vengono cacciate assiduamente con il rischio di diminuzione ancora più rapida voglio a a te e a tutti fare una domanda provocatoria:
A questo punto che facciamo ci preoccupiamo per il sopravvivere del colombaccio migrante e come lo dobbiamo fare ??
O ci preoccupiamo per il sopravvivere della caccia al colombaccio (quindi sul migrante) e come lo dobbiamo fare

Cambiamento climatico : impossibile abbiamo già superato il punto di non ritorno anche se non ce lo dicono.
Coltivazione di mais là dove non esistevano: Le potremmo eliminare mantenendo noi quelle popolazioni di abitanti della Romania.
Attività venatoria: …..

?? che fammo?

? ci mettiamo a cacciare il nidificante nei paesi dell'est
dichiarandolo dannoso per se stesso?

A parte le provocazioni :
Meno male come dici tu che per ora il trend della migrazione è stabile ed è quindi forse meglio non mettere la pulce nelle orecchie a qualcuno,ma niente sappiamo su quello che succede da noi l'inverno ( per non parlare dell'estero) !!!?

booh.
Ben vengano quindi studi sulle popolazioni di svernanti (cosa che non succede in Italia) CHE SONO I MIGRANTI DELL'ANNO SUCCESSIVO come ho sempre detto io ( lo dissi a tutti i convocati di una riunione alla quale partecipai nel Veneto qualche anno fa ma niente è successo)
spostamenti e consistenze popolazioni ?? da dove verso dove e perché ( nutrimento /clima ??): booh !!!?

pressione venatoria : Prelievi e modalità di caccia

booh!!!!!!?

?
Studi sulle popolazioni svernanti non sono poi così difficili : si raccolgono tutti i dati dell'attività venatoria ecc.....
grazie Merli per avermi dato l'opportunità di scuotere un po tutti.
Ciao a tutti,Denis.