FORUM Club Italiano del Colombaccio

Filippo Trocchi

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Risposta #3 il: 18/11/2013 - 12:06
Teniamoli presenti alle prox elezioni nel frattempo facciamo sentire il nostro dissenso a tutti i livelli

colombaiosenese

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Risposta #2 il: 18/11/2013 - 11:42
Mi son permesso di copiare/incollare un commento da altro sito venatorio,spero che nn se la preda il sig.Renzo ma è la sintesi perfetta di come dovrebbe essere .
 
 
"....I SENATORI,sono  NOSTRI DIPENDENTI ! In una fabbrica che funziona , alla prima ti riprendo, alla seconda te lo spiego con calme, alla terza ti prendo nuovamente da parte …. alla quinta VAI A CASA ! " ;D
 
 

colombaiosenese

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Risposta #1 il: 18/11/2013 - 11:04

E dàlli al cacciatore
Un emendamento alla legge di stabilità prevede di portare a 350 euro la tassa sul porto di fucile.
Proposto da senatori di sel e pd non nuovi alle campagne anticaccia e... senza vergogna!

“7-bis. A decorrere dall’anno 2014 la tassa di concessione governativa prevista per la licenza di porto di fucile, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641 è incrementata del 100 per cento”. È il testo di un pericoloso emendamento alla legge di stabilità presentato dalla senatrice Loredana De Petris con Luciano Uras e Monica Cirinnà. Gli amabili senatori intendono insomma rastrellare denaro per la collettività proprio nelle tasche dei già tartassati cacciatori. Che oggi pagano 173,16 euro al rilascio e ogni 6 anni per il loro porto di fucile per uso caccia. Senza contare le altre tasse e gabelle che pagano tutti gli anni per vedersi maltrattati e vilipesi, e con la stagione sempre più sforbiciata dai ricorsi.
Considerando che i cacciatori in Italia sono circa 700 mila, la nuova tassa raddoppiata a 346,32 euro (una tassa che non ha eguali in Europa) porterebbe nelle casse dello Stato oltre 24 milioni di euro.
Bazzecole, in confronto, l’aumento a 15,5 euro per i detentori di Porto di arma lunga per difesa personale: sono circa 1.000, ma devono rinnovare ogni anno.

La strategia non stupisce: dàlli al cacciatore, chissà che non smetta… La prima promotrice dell’emendamento, la De Petris (loredana.depetris@senato.it, twitter.com/PetrisDe), romana, alla terza legislatura, è presidente del gruppo misto (sinistra ecologia e libertà) ed è stata responsabile organizzativa dei referendum contro la caccia negli anni Ottanta. Il cagliaritano Uras (luciano.uras@senato.it, www.lucianouras.it), sempre di sel, già consigliere della Regione Sardegna, la Cirinnà (monica.cirinna@senato.it, www.monicacirinna.it), romana, imprenditore di società agricola nel Grossetano e avvocato non più iscritto all’Albo, animalista e ambientalista di Legambiente, è del pd.

Oltre a consigliare ai senatori in questione di vergognarsi, invitiamo i senatori di buon senso ad agire per impedire questo ladricinio ai danni di una categoria abitualmente tratassata.
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da ARMI E TIRO e IL CACCIATORE.COM