FORUM Club Italiano del Colombaccio

colombaiosenese

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Risposta #258 il: 22/03/2013 - 14:04
..ogni cacciatore che si rispetti..ogni cacciatore che merita di essere chiamato tale e nn solo per la quantità? di prede prese,ha una storia..un affetto..un ricordo particolare legato e riconducibile al nostro inseparabile Fido,e perchè no ai nostri insepaabili volantini !

Baffo..Pelè..Argo..Ettore..Nestore..il Verde...Diesel e mille altri nomi,razze e specie resterann per sempre dentro ognuno di noi.. nell'olimpo degli Dei.
Come altri han già? proposto in passato..perchè tutta questa "letteratura del cuore" non vada dispersa sarebbe grande cosa il riportare queste "speciali scritture" in un book (libro).. veramente emozionante !  (stasera mi sento buono dentro... :-)  )

Rimescolo

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Risposta #257 il: 20/03/2013 - 17:19
PELE'...
Pelè era un setter Laverack, bianco nero, che avevo acquistato quando aveva 40 giorni, da un allevatore di Follonica.

Il nome che gli avevo regalato era solo un desiderio e un omaggio timido in onore del grandissimo calciatore brasiliano. Chissà? che questo suono del richiamo vocale non l'abbia gratificato e responsabilizzato, tanto da regalarmi meravigliose emozioni di caccia. Il suo metodo di cerca era coinvolgente, espressivo e caldo, il suo portamento regale, la sua obbedienza e il suo legame indiscutibile, la ferma solida, il riporto impeccabile. Ho già? raccontato di lui, ma quello che scrivo oggi è una testimonianza di affetto più ampia, in ricordo degli amici Ivan, Giovanni e del vecchio Rimescolo.

Il racconto è datato apertura di caccia del 1975, con Pelè che aveva poco più di un anno. Ben allenato e nel pieno delle forze, ci accingiamo a consumare una calda giornata di fine estate a fagiani nelle colline del mio paese, l'apertura generale della caccia! il rito si ripete! lungamente atteso da sempre!

Conosco due o tre posti, già? testati, nei quali v'è presenza di piccole covate di fagiani, già? sviluppati, da 7/8 etti in su.

Siamo in quattro "fucili" con il solo cucciolone che ci delizierà? nel corso della giornata, speciale e indimenticabile.

Il terreno è arido ma umido per la rugiada mattutina, il cane non realizza...gli amici non seguono allertati ne fiduciosi, il babbo invece sa di Pelè e conosce le difficoltà? ambientali. Arriva l'ora della colazione, ci sediamo all'ombra di un pino, in prossimità? di un piccolo vigneto.

Pelè è seduto insieme a noi, ansima e chiede continuamente acqua. Per non caricarmi di troppe responsabilità?, i due amici mi dicono che è normale, è un cucciolo, che vuoi pretendere...non si immaginano che da lì a poco inizieranno le danze!

Consumiamo pane, pomodoro e salumi, dopo mi dirigo verso la vigna per due chicchi d'uva, e Pelè nel seguirmi avventa il selvatico e si blocca in ferma.

Gli altri seguono l'azione e si avvicinano, il meno paziente è Ivan, mi ripete di farlo volare, io indugio, conosco il cane, lo accarezzo, lo spingo, ma il maschio di fagiano non vola fino a quando non decido di farmi avanti al cane.

L'insegnamento che avevo avuto per l'addestramento era quello di non forzare mai il cane per l'involo del selvatico e così feci anche in seguito.

Il primo capo fu incarnierato con un facile riporto, la giornata proseguì fra lo stupore degli amici, Pelè si comportò da vero campione, ausiliare ineccepibile e insuperabile fra ferme e riporti.

Verso sera, affrontò l'ultimo terrazzamento alternato da rovi, con la determinazione di un soggetto raro e irripetibile (per la giovane età?). Andò in ferma, ci avvicinammo e partì una femmina "vecchia", fu colpita e il cane non si mosse di un centimetro, calpesto avanti a lui e mi vola un'altra femmina, che colpisco.

Solo allora Pelè iniziò il recupero dall'ultima caduta, con meraviglia e grande trasporto emotivo degli amici e del babbo che sapeva...ma non in modo così bello e coinvolgente del grandissimo Pelè.

Altre uscite di caccia seguirono, anche con gli amici, sempre confortate e accompagnate da un legame e una intesa gestuale e vocale rara, un bel "testone" di setter Laverack, dagli occhi languidi che non lasciava niente al caso, sempre generoso e ispezionatore di ogni "rimessa" o pascolo.

A volte provavo a gettare il selvatico abbattuto in qualche anfratto, a sua insaputa, e proseguivo il cammino, dopo un po me lo vedevo apparire con la preda in bocca come a dire: ma che lo avevi perso?

Ho allevato tanti cani, più che altro da seguita, ma PELE'(setter) e BAFFO (segugio) hanno avuto il dono della complicità?, della capacità? e dell'affetto, che io credo di aver saputo ricambiare con l'amore.

Ogni cacciatore giovane dovrebbe avvalersi della complicità? e della condivisione delle azioni di caccia, allevando il cane che meglio si integra con la tipologia di caccia che intende esercitare.

Buona lettura, con rispetto,

Rimescolo

colombaiosenese

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Risposta #256 il: 11/03/2013 - 15:18
Gratifica molto e forse anche di più,non per vanità?,sapere che esistono cacciatori che ne sanno di quel valore aggiunto e apprezzano  ........sopratutto apprezzano,sapendo di cosa stiamo parlando !
grazie Renato "Rimescolo" per i tuoi pensieri !
..e sorvolate chiudendo 2 occhi sulla grammatica insulsa  :D    nemmen lontano parente di Wilbur Smith   :
massy....

Rimescolo

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Risposta #255 il: 11/03/2013 - 13:50
Bravo Renato (omonimo), ma soprattutto bravo Colombaiosenese (Massy) per aver saputo interpretare l'anschus, e con determinazione aver messo in moto la macchina del recupero.

L'etica vuole che sia recuperato ogni tipo di selvatico ferito o abbattuto, in qualsiasi disciplina di caccia.

Chi spara nel mucchio o senza il dovere del recupero non è degno della nostra categoria.

Che maturi anche da questo piccolo "pianerottolo", la cultura e il dovere del recupero, con ogni mezzo e in ogni situazione, questo è il mio messaggio, e quando leggo di racconti come il tuo, apprezzo molto, anche se dovrebbe essere una pratica "normale".

Davvero una bella testimonianza di un'azione degna di rispetto.

Alla prossima, con ammirazione

Rimescolo

colombaiosenese

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Risposta #254 il: 11/03/2013 - 08:03
la rondine e il fusone

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il venerdì ha da sempre un profumo particolare...sin dagli arbori della mia vita lavorativa,notturna(woman and girl) e venatoria,il venerdì è sempre stato un giorno particolare e intenso da viversi.

Ci si prepara al sabato di caccia,urgono preparativi...piani e pippe mentali sul dove e come andare e fare.

Magico,per me è sempre stato magico.

Ora come allora,nulla è cambiato..difatti venerdì 08.03 2013 già? assaporavo un uscita al daino con tutto il mio ambaradan da selecontrollore (da nn confodermi con lo stereotitipo cacciatore di ungulati sud tirolese,crucco e/o trentino munito di cappello con piuma di cedrone,loden e madari pure fiocchino alla camicia.....NO,quello nn sono io)

tant'è che spinto pure dalla bramosia di una nuova scommessa su colombacci (ma questa è un'altra storia) del venerdì mattina,alle 18.30 mi metto a preparare tutto il Paje pronto per l'uscita dell'alba dell'indomani...

E vuoi vedere che sabato nn deve passare un cliente a fare quel pezzetto alla fresa ???  detto fatto,il vecchio me lo comunica prorio mentre mi accingevo ad andar a metter gasolio....

grrrr....e vabbè...onore e rispetto per i 46 anni lavorativi di babbo Piero,lascio a lui il diritto-dovere di andar nel bosco.Io rimango in officina.Non esulto di gioia ma nemmeno mi fustigo....andrò il pomeriggio,mi dico tra me e me !

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Come di consueto il sabato la sveglia suona una 15 ina di minuti + tardi,tantè che all1 7.20 son fuori dai miei 4 epagneul a far fare loro bisognini e sgranchitina di gambe......

Una controllatina alle voliere (dovrei pulirle un pò..ma aspetto smetta di piovere) e dopo 15 minuti mi riavvio verso l'entrata della ditta

opsss...una rondine ??!!!!!  miii..guarda te son già? arrivate  (a dire il vero era un baelstruccio)......

--

la visione mi rallegrava,ammetto..un senso di primavera attraversa tutto me !

tricche ballacche in officina,fresa,tornio etc etc etc..che manco voglio ricordare,il cliente che puntuale come orologio svizzero arriva...lo sistemo alla svelta,lo impacchetto e lo rispedisco....

ovvià?à?.....mi dico,ora mi dedico alla ricarica!!!

le macchine vanno,lui è andato via contento...metto su un pò di polvere sulle 30.06 per il tiro al cinghialino e aspeto che torni il mì vecchio !

--

Appena il tempo di pensarlo che arriva l'l200 al cancello..babbo e Beppe al fianco

....l'aria nn mi sembra delle più serene,rimescolo per la mi testa!

Difatti,Piero nn fà? a tempo a scendere che già? mi comincia a dire "tutto c'è successo stamani!!!!  !

Io mi avvicino e lui,con Beppe visibilmente afflitto e contrariato inizia a narrarmi il " betseller mattutino".

2 colpi mio pà?,partiti alla "dio bono",cioè con la furia di mettere dentro la croce per il poco spazio del sito,buttati lì nel giro di 2 minuti ad un gruppo di Daini.......risultato chiasso e basta !

Beppe e te ??  chiedo io ??
parla Beppe :
La femmina di Daino  mi è apparsa all'improvviso mentre ero lì che guardavo il palco splendido pulito del capriolo maschio adulto che mi ronzava attorno dalle 6.00!!!

M'è presa la furia,l'ho inquadrata ed ho lasciato proprio mentre entrava nel bosco !!!

mi sembrava che........70 80 metri....se la carabina non è di fuori come un cammello qualcosa devo averle fatto...dice lui !

--

scendo dopo 10 minuti e vado sul punto del colpo..

sangue

è. è.. è.. allora ti ho preso (sussurra beppe)

mi dirigo ove lei è scomparsa nel bosco e seguo le tracce di sangue,senz al'arma dietro (doppia scemenza,gli sussurroio calmo e senza alterarmi.....)

50 metri e lei è in terra,in vita a "diacè",mi vede e schizza via come un fulmine..ma tu vedessi come andava...m'è sembrato di vederle una gamba ciondoloni..ma andava come una saetta...!

alchè son ritornato verso il capanno..tanto questa va via...racconta Bepp...tu vedessi come andava ?!!!!1

Tanto ora ho da andare alla COOP con la mi moglie e poi comunque quella (la daina) è andata via arzilla arzilla

--

Lo guardo e già? un pò il sangue ribolliva....le 9.25 di mattina nn si può rischiar di lasciar un animale ferito agonizzant enle bosco.

CAxxO..Beppe  !!!!!???  ti rendi conto che l'hai presa e potrebbe essere giù nel borro a 3-400 metri da dove ti è ripartita e te te ne sbatti le palle perchè hai da andare alla coop ??

Maremma maiala..un si può fare di queste cazzate,con tono nn proprio tranquillo !

è uno spregio all'animale..almeno proviamoci ??!!!!!!!

Piero tace e ascolta il torpiloquio.

Macchèèèèèèèèèèèèèè....dice Lui..Beppe.....è andata viaa...gli ho rotto un zampuccio al ginocchioooooo.....

purtroppo l'"ignoranza culturale di noi cacciatori deficita enormemente sul proseguo della nostra attività?)

chissà? a quest'ora dove è entrata..nel demanio di certo !

Volto le spalle stizzito come una ghiandaia,entro in officina e chiamo diretto senza indugi il mio amico Renato...abilitato al recupero di ungulati feriti.

Cane da traccia e tanta volontà? mi spingono a non mollare.

3 parole con lui,Renato,grande amico di mio babbo che mi ha visto nascere (spesso mi ricorda di mio pà? all'indomani del fattaccio del mio concepimento...)..grande colombaio di vecchia data,di quelli che orgasmano nel manovrare i colombacci per farli posare e che lascian agli altri il boom.

Se si è messa ferma a "diacè" (seduta,allistrata) dopo 50 metri nn ha solo l'arto fratturato...il cacciatore esperto che parla,Renato al telefono..non quello della Coop(tra l'altro bravissima persona ma.....)

e alle 10 l'appuntamento per andar a tentare il recupero è stabilito.

Piero acconsente soddisfatto alla mia innata caparbietà?(però lui rimane a far le cose dell'orto..)

--

partiamo in 3 anzi 3 e mezzo..Beppe,io,Renato e Birbina, bassottina pelo forte.La grinta che gli si legge negli ochhi.

45 minutI e siam in zona.

Scendiamo giù in una strada abborrata che nn vi dico e una volta fermati,Renato inizia pa preparazione dell'occorrente.

La lunga,guinzaglio lungo 7-8 metri di cuoio per tenere a bada la Bassottina sulla traccia

2 bubboli se eventualmente fosse costretto a lasciarla per poi ritrovarla(nn di rado si allontanano dietro l'animale ferito che poi crolla a km e loro rimangan lì a far ..cena)

Zainetto con moduli da compilare

Carabina 30-30 a mò di winchester che,per l'assoluto stupore,affida a me.

--

Massy,stammi dietro come una mignatta..io devo assecondare la canina macchia o non macchia..e se siarriva lì e l'animale è ancora in vita..certamente nns tà? a salutarci..devi esser pronto !

Cazzo,penso tra me e me,a leva,col colpo nel caricatore,alla vista prima devo armare e prtare il colpo in canna e poi far boom...

sai dove passa l'animale..a Larderello !!!

2 rondini ci passan sopra la testa..le scorgiamo sia io che gli altri:sperima siano di buon auspicio,sussurriamo ..

Decidiamo di partire dal punto in cui l'animale si è rialzato,dopo il colpo,ed è fuggito come una saetta!Decide il conduttore,grande Reanto.

cerchiam di arrivar lì facendoci largo tra macchia gazzina e "strappaborse" e già? la bassottina inizia ad aumentare il passo,agitarsi.

Ecco ,l'ha già? sentita...dice Renato.

pochi metri e arriviamoin una grande spulita,grande sviaggio di daini e cinghiali,sottobosco praticamente ripulito dal transito.

Ecco ..era per lì a diacè ??  afferma Beppe

Birbina,sempre al guinzaglio,già? era a snariciare lì intorno.
Come una fotografia mentale stà? rivedendo il tutto.

Renato........ecco il sangue..ecco ..ecco...

Che occhio penso tra me e me...

Birbina prende una direzione.....un fulmine..Renato la segue...

ecco dell'altro sangue...

La canina romba di veemenza...

ora comincio a vederle pure io...

stò a fianco Renato..

non lo mollo....

lei,Birbina la bassottina avanti..Renato con 4 metri di guinzaglio..e al fianco io con il fucile di John Whaine..l'altro quasi alla coop...

una sbarza..la si prende di traverso..si scivola

L'animale prima ha puntato in alto poi...

poi..siccome ferito a morte chiaramente a preso all'ingiù..nel terreno scosceso a favore....fiancando il poggetto e dirigendosi verso il borro.

è un susseguirsi si agitazione convulsa.....le dà? guizaglio e la piccola si dirige verso il borro

Io nn mollo......

Renato la incita cautamente...da registrarsi il dialogo tra i 2..

"vai Bellina..vai che ci siamo...piano piano  che un ce la faccioo !!!"

ho il cuore a 2000...
stento a tener il loro passo

scivola Renato e io dietro lui quasi li finisco adosso..la carabina rivolta all'alto

la coop è dietro silente

siamo quasi al fosso..la macchia aumenta di brutto

un trattoio...

un flash..miraggio o realtà? ?

no no no..no ..è una sagoma nel mezzo...

"eccola urlo io "

mi imbraccio...cerco di metterre in mezzo tacca-mirino la sagoma

il Daino era lì....a 7-8 metri dentro il roveto lungo il trattoio

ma è inerme..immobile sull'ultimo respiro da lui esalato !!

Un'esplosione di gioia....

ce l'abbiamo fatta !!!!

Renato si volta verso di me con la bocca all'orecchi..sudato e rogato all'inverosimile !

l'abbaiata a fermo della piccolina..mordace verace veemente come un leone e piccola come una zanzara !

è lì che morde il sedere della bestia esamine..morDe e rimorde ancora senza mai staccarsi !
complimenti del conduttore alla piccola grande eroina...la soddisfazione del completamento di una azione di caccia degna di esser chiamata tale.

Lì immobile sull'altura a pochi metri da loro,assisto al connubio cane-padrone e la gioa-soddisfazione di entrambi per questa grnade azione.

Rimango senza parole,rimango col grumo alla gola,rimango con le gambe impietrite : mi Emoziono,Renato si rivolge a me,ed io,come davanti ad un film dramamtico,NON riesco a spiccicar parola se nn singhiozzando.
Ebbene si..il tutto,tutta l'azione di caccia mi ha commosso !
La prima volta in vita mia che partecipo attivamente ad un recupero...e poi con successo !!

Rivedo per un attimo la diffidenza e la mancata fiducia nel ritrovare la bestia,rivedo il silenzio prima e la spinta morale del mi vecchio dopo quando ho deciso di partire,rivedo le parole di Renato,saggio e cacciatore....rivedo Beppe e la Coop

tralascio i particolari del recupero,della fatica immane per tirar fuiro la preda di lì...fino al punto ove poter arrivar con la macchina

1000 volte più il valore di un'azione del genere che 100 colpi ad altrettanti animali.

..vi chiederete...ma nn doveva essere una daina per beppe ??

èèèèè ...si..vispi ed arguti....memoria ferrea..

ma Beppe e altri come lui,ahimè dovevano andare alla COOP.......

--

starring : Beppe(nome di fantasia),Renato conduttore reale.. Birba bassottina fantastica pure lei reale ...rondini e fusone..da sempre meraviglie della natura

ps ordine puramente random.

DELDUE

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Risposta #253 il: 08/03/2013 - 21:30
Riallacciando il discorso si Flavio e la sua infanzia che mi ricorda anche un po la mia, apparte la passaggiate da piccolo con il nonno che altro non erano che i primi rudimenti della caccia(trappole, scrocchi, invisciature.....)ho in mente fatti:

- Uno che ancora mia madre mi racconta e cioe aver chiesto non sò bene per quanto tempo tutti i giorni la mattina appena alzato, la mitica doppietta con cartucce e cartuccera che veniva reclamizzata in tv che non sparava proprio niente ma faceva solo rumre, la risposta di mia madre era sempre quella DOMANI, sino ache mio padre una mattima disse e mo basta co sto tormento compragli questo giocattolo e basta non si puo più sentire sta lamentala tutte le mattine.

- Secondo aver rotto i coglioni a tutti i piccioni del mio paese e non solo praticamente da sempre, e i pomeriggi che avrei dovuto studiare chiuso in cameretta a far finta di sparare a qualsiasi uccello volasse in aria, e la produzione di fischi ricavata da due fondelli di cartuccia.

Quando uno nasce cosi muore anche cosi orgogliosamente e per sempre CACCIATORE.

DELDUE

Rimescolo

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Risposta #252 il: 08/03/2013 - 17:15
E' una strana passione la nostra, si può soffrire per la cattura di una preda, specialmente quando siamo consapevoli dell'errore, della non volontà?.

Errore che può capitare quando la scarsa visibilità? consiglierebbe di non sparare, anche se è permesso fino a un'ora dopo il tramonto, troppo dico io.

Tutti possono sbagliare da una femmina giovane ad una adulta, ma non se osservata bene e a lungo in condizioni di visibilità? ottimale, con ottiche e "lunga" appropriata.

Immagino la vostra delusione, ma per i dettagli e le particolarità? raccontate credo che nessuno avrebbe potuto fare diversamente, un selettore all'oscuro della storia, l'avrebbe considerato un abbattimento sanitario.

Buon proseguimento, ma credo che la carabina di Massy, necessiti di taratura....

Vai Massy, che racconti come questo fanno riflettere,

un caro saluto,

Rimescolo

colombaiosenese

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Risposta #251 il: 08/03/2013 - 13:30
la Zoppina del campo col traliccio .

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AGOSTO 2010.APPOSTAMENTO PER CACCIA DI SELEZIONE N°188

Massy,swarovsky habicht 7x42,carabina Voere 270w,zaino e tutto l'occorrente per aspettar il capo da prelevare previsto dal piano di abbattimento e consegnatomi dal capoarea.Appostamento 'di terra'

Pomeriggio bellissimo,non afoso per il maestrale che leggero spazza via la calura dei giorni precedenti e rende il clima piacevole e confortante.

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ore 17.30 la giornata si avvia al tramonto e nell'attesa della Femmina adulta di capriolo...i pensieri ripercorrono la mattinata trascorsa con il super amico labronico,lU,sempre nel solito posto,con tanti avvistamenti,meravigliosi da osservare con le ottiche..ma ahimè fuori tiro o perlomeno a distanza nn eticamente corrette per staccar il colpo.Per il Massy-pensiero.

Lei..proprio quella che cervavo..che aspettavo..era apparsa lassù nel campino col traliccio,280 metri telemetrati...con il mio amico Lu..indecisi sul da farsi..lunghi minuti di riflessione e poi il" nn rischiare"l'aveva avuta vinta.Ferire a morte con un colpo maldestro e peggio ancora ferire e nn recuperare il capo,è quanto di + abberrante possa fare un selecontrollore serio e rispettoso delle severe norme del tiro a palla e dell'animale da prelevare.

Per di più con attacchi sopra l'arma non degni di fiducia.

Il dubbio di aver fatto bene o fatto male mi accompagna per buona parte del pomeriggio,in attesa della fatidica ora che tutti i folletti rossi,quasi contemporeanamente escon nel brucar tra stoppie e ributti freschi.

Ligio e severo ordine gerarchico,prima il maschio adulto,superbo e padrone del territorio che deve fare la girata nel suo homerange per il controllo di eventuali intrusori maldesiderati,i maschi giovani o sub adulti...maschi di 1 anno in cerca di femmine e territori per la costruzione del loro home.a seguire tutte le classi di età?,in ordine sparso e in svariate metologie.

Circospetti e sospettosi e sempre sul chi va là? gli eventuali "intrusori" maschietti....guardinghe ed apprensive le femmine adulte con i 2 piccoli a seguito...loro bischerelli e giocherelloni....sottili o femmine giovani,già? pronte per la riproduzione e spesso al centro delle nuove attenzioni di entrambi le classi dei maschi...femmine adulte senza prole,rare ma presenti anche loro nella splendida famiglia del "caprelus caprelus".

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Tutto lo sbinocolare,il fiato sospeso per l'individuamento e il riconoscimento dei capi, porta presto sulla via delle tenebre..il sole si appresta ad andar di là? del mare e come di incanto,nel solito campetto,sotto il solito traliccio,eccola LEI,la femmina giovane della mattina intenta nel brucar i ributti freschi della stoppia.

Sempre solita distanza metro più metro meno ma con andamento deciso nell'avvicinarsi verso il fatidico punto under 200.

si fà? buio alla svelta e lei si avvicina...mi decido....ci siamo e senza esitar molto,avendo preventivamente appoggiato l'arma sull'appoggio,scocco il colpo !

L'animale effettua un balzo in alto e poi prende di corsa verso il poggio entrando ben presto nel fitti della vegetazione.

Quasi buio,decido di nn aspettar i fatidici 10 minuti del dopo colpo e mi avvio verso l'entrata dell'animale nel bosco,certo di trovarla lì a pochi metri con il colpo basso che aveva terminato il proprio "sporco lavoro".

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Una speranza vana.Nulla di nulla sull'anschus,niente tracce di sangue di lì all'entrata nel bosco.Smadonno,ormai è buio,decido di rientrare alla macchina e di lì a poco son per la strada di ritorno.Cellulare,chiamo Renato col cane da traccia,il quale mi dice che la mattina seguente ha un impegno e non può venire per il recupero.Chiamo Fausto,altro selecontrollore col cane da traccia che mi sconsiglia la perdita di tempo perchè la femmina doveva essere lì,a pochi metri nel bosco.Senza traccia di sangue inutile metterci l'hannoveriano.

Mi GIRANO LE PALLE....Quel salto in alto era sicuramente significativo.La mattina seguente,con il mio vecchio,senza cani logicamente,andiam per vedere se piccole tracce fossero rimaste invisibili tra la stoppia nel calar delle tenebre....ma ahimè speranza vana..niente di niente.Mi metto l'anima in pace e spero Dio in una mia padella,senza sfioramenti alcuni..ma....

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Passa agosto e i giorni antecedenti l'apertura generale del 17-09,il mio vecchio decide di fare un'uscita all'appostamento n°188,quello della padella alla capriola,quello del campino col traliccio........al ritorno a casa la prima notizia che mi dà?,è che la capriola è sempre lì....con la gamba ripiegata al ventre,appoggiandosi sui 3 arti rimasti sani e sempre intenta a brucar erbetta dei campetti limitrofi al capanno.La distanza o altro,chissà?....ha indotto pure lui nel nn tirare.

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Da una parte il dispiacere per l'inutili sofferenze inferte all'animale ma da una parte il sapre che se l'era "sbarcata"se pur presa in una gamba,rasserenava un pò il mio umore.

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Passa l'inverno,a febbraio si riprende per il completamento del piano.....altra uscita nel solito appostamento,a rotazione si giran tutti quelli apparteneti al gruppo,sempre la sera,sempre soliti attacchi ballerani per l'ottica sulla carabina.Rieccola...la solita capriola.."Zoppina".. che esce nel solito campetto in alto..col traliccio nel mezzo...solita distanza + o -...solita defragrazione..di nuovo Padella.......

Non è possibile !!!!!! Incazzato nero(che qualcuno nn si alteri...nn son razzista)ripongo il tutto e me ne torno alla macchina deciso straconvinto che il destino ha dettato la sua legge.La "ZOPPINA" deve vivere...........e che così sia ! Ne parlo con l'amico labronico(che nel frattempo è intenzionato sempre + nel prendere l'abilitazione da selecontrollore)ne parlo con mio pà? e con gli altri selecontrollori che possono usufruire dell'apposatmento n°188 :la ZOPPINA merita di vivere.

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L'anno successivo la si vede in compagnia della prole..è divenata Adulta...la gioia che nonostante tutto sia riuscita a condurre una vita normale.....con tanto di gravidanza.

Bene....un'altra annata passa e lei di nuovo con prole e ligi "all'ordine"da me imposto,gli altri portano il dovuto rispetto alla ZOPPINA baciata dalla fortuna per ben 2 volte .

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Sabato 03-03-2013..l'Amico labronico,che nel frattempo ha preso l'abilitazione,viene a casa mia ed insieme decidiamo ove dislocarci per insidiare femmine e sub adulti di capriolo...

appostamento n°188 lui,quello della Zoppina e nell'altro lato del poggio,in linea d'aria a poche centinaia di metri,io..appostamento n°174....

Prima di scendere lui afferma con forza e vigore  : tanto se arriva la Zoppina nn la metto nemmeno nella croce !!!! d'accordo ???  ok LU..vai tranquillo......

-

Tramontana sferzante che mi rasa le orecchie,sono su di una altana nn proprio eccelsa,dondolo què e là?,per radio riusciamo a malapena a parlarci,decido di spengere...2 sms con l'amico e poi mi concentro nello sbinocolare..caprioli ne conto quanto 2 mani aperte..di tutte le classi..400 metri..350 metri...vabbè mi godo le visioni..mi godo le palombe ai lelleri..mi godo il muflone M3 di là? del poggio.

Sella bianca,calzette bianche che bruca in compagnia di un maschio adulto di capriolo e 2 femmine.

Gioie della caccia di selezione..osservare gli animali !

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Arriva buio buio..stop...si ripone tutto e si torna a casa!

Scendo dall'altana,infreddolito e con la testa piena delle mille visioni e mi dirigo alla macchina..il tono del messaggio nel tragitto mi fà? soffermare un attimo. "PRESA".

Il colpo nn l'ho sentito per via del forte vento che portava via il colpo....di certo !

Faccio poche centinaia di metri e mi dirigo nella valle alla riscontra di Lu per dare una mano a recuperare l'animale e la sua attrezzatura venatoria.

Lo zaino è già? lì al posto macchina,ove l'ho lasciato..è buio e lo sento venir su..ansimare di fatica...mi dirigo a passo svelto verso lui e lo trovo in un vallino a riprender fiato.

Una cordicella sulla spalla che al margine cinge un capriolo ......sorrido per lui,mi complimento ma lo vedo strano..lo vedo nn entusuiasta come le altre volte che aveva fatto bene.

Stanco..sfinito... ma sopratutto triste.....

Non alza la testa verso di me !

Massy ??!!

dimmi Lu ??

tirami uno schiaffo..anzi tirameli 10 .....dee.........la ZOPPINA ..

non l'ho riconosciuta....

-

cala un silenzio assordante....

Una lacrima  ???

di certo no !!!

Era buio al campino col traliccio dell'appostamento n°188..........

DELDUE

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Risposta #250 il: 07/03/2013 - 18:21
Complimenti a tutti voi che riuscite a stramettere le vostre avventure e le vostre emozioni scrivendo e facendo goderne tutti noi, GRAZIE.

Concludo scrivendo un pensiero che ho avuto leggendo di un fiato le ultime due avventure.

Ho notato, e penso non solo io, che i racconti li leggo tutti di un fiato e con i cuore in gola, mentre i post dove ci sono le solite discussioni che non sto qui ad elencare, che mi hanno stufato, rifiuto di leggerli non è una cosa voluta ma è come un rigetto della mia mente.

Saluti DELDUE

Rimescolo

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Risposta #249 il: 07/03/2013 - 17:29
Con Adriano....
Con Adriano ci siamo avvicendati più volte all'impegno associativo, per poi trascorrere felicemente e in armonia, una decina di anni al capanno delle "partacce".

L'appellativo fu coniato dall'amico Ado, circa 4 anni fa, per la mia abitudine di rimproverare i collaboratori, ovviamente non in maniera offensiva.

Adriano era un personaggio, pacato, riflessivo, tuttofare e farebene.

Mi aveva ospitato al suo capanno dopo che, per una scelta nuova di vita lavorativa, mi restò scomodo raggiungere per brevi periodi, il mio capanno situato a sette/otto km dall'abitazione.

Il suo, raggiungibile in cinque minuti, mi permetteva di assaporare quell'ora fatidica e magica dello spollo, per poi raggiungerlo in alcuni pomeriggi e la domenica intera.

Il resto dell'ottobre lo trascorrevo in negozio, a tagliar bistecche.

E pensare che il lavoro precedente, all'industria, mi permetteva di non perdere nemmeno un giorno dell'ottobre e di gran parte delle mie passioni.

Fu una scelta sofferta e desiderata, anche contro il volere della mia fam. ma tant'è che fu fatta e ad oggi è risultata giusta e realizzativa.

Questo lo scrivo per far capire agli amici e ai giovani che la caccia, seppure parte integrante della nostra vita, è subalterna e non impeditiva.

Con Adriano era un piacere condividere le emozioni di caccia, e le stesse giornate di preparativi o di attese, non erano mai vuote.

Con lui iniziammo l'arte del convivio, varie volte mi aspettava dopo l'ora di chiusura del negozio, brace ardente e tavolo imbandito, le carni che portavo "sfrigolavano" già? prima di essere messe sulla graticola, buon gustaio e grande estimatore dei sapori mediterranei, vino compreso.

Paziente oltre misura, preciso e ordinato non considerava mai una cosa terminata, sempre pronto a battere un chiodo, fare una legatura, spuntare un frasca, sistemare una racchetta, un comodo posatoio per i piccioni, una ricercata alimentazione per gli stessi.

Con Adriano avevo l'autorizzazione a sparare ai solitari, non prendeva nemmeno il fucile in mano, avevo la libertà? di dare il via in caso di più individui, mai in competizione, e sempre attento alle mie indicazioni, un Piccolo di statura ma Grande uomo rispettabile e rispettato.

Ma veniamo a quel fine settimana (13/15 novembre) di una decina di anni fa.

Il tempo si era messo a modo, l'alta pressione aveva proposto tre giorni chiari con leggera brezza da nord/est, proprio le condizioni migliori per il nostro capanno.

Unica nota negativa, ma importante: era sabato e per me giornata piena di lavoro.

Il venerdì mi anticipai con la preparazione delle carni , la mattina del sabato alle 4 sono in negozio, preparo di tutto punto il banco, alle sette arriva la moglie (già? si sapeva disimpegnare), parto per Montorsi, ore 7.10 primo branco e poi a seguire fino alle 8.30, ora che mi costringe ad abbandonare.

Corro a casa, un bagno veloce e via al negozio, ad Adriano raccomando di non scendere dal capanno, al ritorno, verso le tredici e trenta si recupereranno i colpiti.

La mattinata corre veloce per il lavoro,(meno male), di ritorno in Montorsi con due bistecche, Adriano mi viene incontro felice e sorridente come non mai.

Allora? domando come è andata e Lui entusiasta mi racconta che la brace è pronta, i colombi sono stati recuperati tutti e ne ha aggiunto un capo!

Ma quanti sono passati chiedo, boh risponde lui, non credo tanti, ma volevo recuperarli tutti....allora mi stupii, oggi capisco il messaggio!

La domenica fu una splendida giornata di caccia con il giusto carniere e la condivisione ampia e desiderata.

Capirete da questo racconto che "con Adriano", la magia del capanno viveva di contorni e valori al di sopra del carniere, con dettagli importanti di amicizia e convivialità?.

Anche Lui come il Moro, ci guarda e ci sta vicino dall'alto dei suoi insegnamenti.
Rimescolo

ILFAINA

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Risposta #248 il: 07/03/2013 - 16:24
La riserva aveva un chiuso di 80 ettari di macchia con dentro Cinghiali ,Daini, Caprioli e Mufloni...Il mio era un chiodo fisso...prendere un Cinghiale..ormai dopo diversi tentativi era una sfida con me stesso.Il bello e che l'ho volevo prendere vivo....per che era troppo facile prenderlo morto no ????
Spesso ( tutti i giorni ) io e mio cugino Alessio andavamo attorno alla fattoria, noi le chiamavamo giri di perlustrazione..... io al tempo avevo 14 e lui 9 ed avevamo non una vera visione di quello che era la vita chiaramente.. Un giorno eravamo appostati lungo il recinto in un punto strategico secondo noi, si per che era il posto dove Gilberto dava da mangiare hai Cinghiali, lui arrivava con lapino pieno di cibo faceva un paio di versi strani urlando e dal bosco circostante apparivano i Cinghiali, sembrava facile, pensai subito...basta venire qui con un secchio di mele e pane e il gioco e fatto!!!
Quindi la mattina seguente di buon ora si parte per l'operazione Cinghiale,prima cosa arrivammo vicino alla fattoria prendendo una viottola che sbucava proprio sopra la casa di Gilberto, era ad annacquare l'orto ed aveva incominciato da poco, quindi avevamo un bel po di tempo.... di corsa giu verso il punto di ritrovo dei cinghiali del recinto con un secchio per uno di mele e pane. L'arma da adoperare era un pezzo di rete da pesca legato al recinto fino a farlo calare per terra,aspettare che i cinghiali arrivassero per mangiare il cibo messo su la rete e poi via tirarla il piu forte che potevamo....Tra il dire e il fare come sempre ce di mezzo il mare!! Arriviamo sul posto ..facciamo pari o dispari per chi doveva entrare nel recinto a stendere e legare la rete,tocca e me ad entrare..di Cinghiali neanche l'ombra..entro e piazzo il tutto,poi esco ed incomincio a fare il solito verso ,hoihoihoi....e butto un po di mele e pane, dopo poco incomincio a sentire dei rumori nel bosco e vedo spuntare dei Cinghiali,i primi a venire sono enormi..si avventano sul cibo leticando e facendo dei versi, piu in dietro cera una Cinghiala con i suoi cinghialotti..ma non si avvicinavano, allora ci venne in mente di scacciare i grossi brutti prepotenti cinghialoni per far venire i piu piccoli... mattonate ,bastonate urli..ma niente da fare finirono quasi tutto loro e poi si allontanarono... la cinghiala si avvicino ma non mangiava il poco cibo rimasto.. ci guardava ferma immobile e i cinghialotti dietro di lei facevano uguale..tutti fermi...dissi a mio cugino ma che succede?? ad un tratto la cinghiala fece un verso e di corsa tutti i cinghialini vennero e si misero a mangiare,a quel punto detti il via a mio cugino e incominciammo a tirare con tutte le nostre forze..ma erano troppo pesi, niente da fare...aspettammo un po e mentre si allontanavano feci finta di dargli altro cibo tirando una manata di ghiaia sulla rete..dissi a mio cugino pronto.... e appena il primo si avvicino per curiosare ..via urlai e finalmente riuscimmo a tirarlo su.....ma non avevo pensato come toglierlo incastrato tra le rete del recinto e la rete da pesca...incomincio a fare dei versi ...strillava come un matto..la mamma si avvicino dando un paio di fogate verso di noi....ma io e mio cugino non mollavamo la presa... fino al punto che sentimmo un urlo..ma non era la cinghiala ,ma era Gilberto che attratto da tutto quel chiasso venne di corsa a controllare.....
E inutile che vi racconti come andò a finire, botte da mio padre con tanto di punizione terribile..... il divieto assoluto di oltrepassare il recinto della nostra casa....
Quanto avrò resistito a non passarlo........... vi racconterò..piu avanti...
Un abbraccio a tutti...
Flavio

ILFAINA

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Risposta #247 il: 11/02/2013 - 18:07
Bellissimo Renato.......odori e colori del passato!!!!!! bei tempi i tuoi.........
Grazie per quello che trasmetti..
Con stima ti saluto.

Rimescolo

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Risposta #246 il: 11/02/2013 - 16:33
L'ANTICO
Questo appellativo fù coniato per lo zio Luigi,(in realtà? zio di mio padre), perchè con le sue innumerevoli avventure di caccia e di vita ci inoltrava nei tempi andati, con delicatezza e mistero, innescando in me grande curiosità? e ammirazione per le sue gesta, di forte impronta caratteriale oltre che umana.

Un grande maestro di vita, gran tiratore, austero e infaticabile, sempre disponibile a racconti, consigli ed insegnamenti.

Era nato nel 1898! aveva partecipato alle due guerre, nell'ultima delle quali, deportato nei campi di sterminio nazista, incredibilmente sopravvissuto senza traumi, per aver dato libertà? alla sua profonda convinzione di essere e rimanere sempre se stesso in ogni tragica situazione. L'episodio avvenne in una grande mensa dove un soldato tedesco tentò di violentare una ragazza cuoca, non esitò ad intervenire con veemenza, procurando ferite all'aggressore.

Immediatamente arrestato e processato venne assolto per testimonianza diretta delle direttrici tedesche della mensa stessa, e destinato ad esercitare opere di interesse

di bonifica dei fiumi e fossi.

La moglie, (sorella di mio nonno) non mi vedeva tutto e immancabilmente ogni domenica a merenda mi faveva trovare pane bagnato e zucchero, lei diceva che faceva bene, a me piaceva il giusto.

Ma veniamo all'ANTICO, cacciatore. Notizie dell'epoca lo descrivevano come un eccellente colpitore, una sera al rientro dei tordi con 57 cartucce raccolse 54 tordi!! le cartucce non erano sue, ma di un armiere che conoscendolo gli fornì 100 cartucce rivendicando 50 tordi per un notabile del luogo.

Gli rimasero 43 a disposizione per usi propri!!!!!Altri tempi, altre necessità?, altri valori...

Era titolare di un palco per i colombacci sotto il Morticino, in seguito da me rilevato e "armato" fino al 1990.

La prima cattura di quaglia, la prima beccaccia, il primo colombaccio mi è stato offerto da lui con la sua doppietta a cani esterni cal.12 LIEGI, stai attento mi diceva sottovoce: non avere fretta, fallo arrivare a tiro, bada che cura è, piano non ti muovere, stai pronto, tiragli quando è a "pancetta".

Momenti interminabili, ma che si conclusero con la preda che cadeva a paracadute, subito mi disse, bravo gli hai bucato il gozzo...fu quello il primo catturato, praticamente intatto.

Cercai di restituire nel tempo le emozioni che tanto mi avevano incollato ai suoi racconti e alle sue gesta, l'ultima sua uscita risale al 1978, una meravigliosa mattinata d'ottobre, frizzante il giusto, con buone curate e catture.

L'avevo accompagnato in un trampolino davanti al capanno, che veniva utilizzato per soli , pochi eletti, conoscitori artisti.

Zio mi raccomando falli entrare gli dissi quasi con timore reverenziale, eheheheheheh annuì lui, vai vai falli venire.

Al primo branco di una cinquantina, sgranato, tutti in curata, ma con sette/otto in anticipo, sento una coppiola e vedo cadere due capi (dei sette/otto), zio esclamai venivano tutti! e lui di rimando: ma non ti bastavano cinque o sei? l'avevi a tiro è..

Ancora una volta aveva ragione lui, a volte per accontentare gli occhi perdiamo la razionalità? e freddezza che serve per la conclusione dell'azione di caccia.

Altro è per la posa!

Per i giovani lettori consiglio di "insidiare" anziani cacciatori, stimolate il loro sapere e fatevelo concedere, saranno fieri di trasmettervi l'arte e la passione, e voi vi arricchirete anche nell'animo.

Con rispetto ed emozione saluto,

Rimescolo

ILFAINA

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Risposta #245 il: 07/02/2013 - 21:26
Amico mio poeta... ti ringrazio dei tuoi complimenti e sono felice che ti sia piaciuto il racconto di una parte della mia vita... Appena avrò un altra aspirazione darò seguito al mio racconto. Per me stesso..per te..Renato ad altri amici.
Un forte abbraccio.

deliberoCICCIO

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Risposta #244 il: 07/02/2013 - 18:29
Amico Flavino,Flavio ed infine Flavione,mitico nelle "cappellate"; genuino nelle risorse affettive; intraprendente,con l'incoscienza dei ragazzi,nella scoperta ed annesso "rotolamento" dell'ordigno bellico...fino a casa in allegria di "fuochi d'artificio".Praticamente all'inizio la Tua vita era così "gettonata" - Panino con in

mezzo la Caccia - ma il primo era in genere costito da BOTTE.

Grazie di cuore del Tuo racconto e....penso che ci sia ancora da raccontare.

Un abbraccio cicciodelibero...Tuo fervente "estimatore".