FORUM Club Italiano del Colombaccio

Massoc

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Risposta #102 il: 08/06/2012 - 13:53
Strano, se dimagrisce forse c'è qualcos'altro! Altri sintomi del piccione? E' rigonfio? Rincogl.....ito? Inappetente? Gli occhi come sono? Il naso è pulito? La gola?

Se puoi prova a pubblicare qualche fotografia.

giancarlof

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Risposta #101 il: 08/06/2012 - 13:27
ho una subvoliera dove tengo i giovani e questo era lì. però spesso si avvicinano alla rete che divide con gli altri piccioni e due galline che appena vedono un piccioncino a terra lo assalgono. questo però è un piccione che vola.la cosa che mi fa pensare ad una malattia è il dimagrimento che si sta manifestando. La mia preoccupazione è, al di là? di perdere questo rosato molto bello e già? abituato a stare sulla racchetta, è che si tratti di qualcosa di infettivo. Comunque l'ho isolato.

spinelligiovanni

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Risposta #100 il: 08/06/2012 - 08:13
Bravo Massoc questo è il problema + frequente !!!

Massoc

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Risposta #99 il: 08/06/2012 - 07:56
Non è che si è avvicinato troppo a qualche altra cova e il maschio per difendere il territorio e i piccoli o uova lo ha attaccato? Coi giovani mi capita spesso da inesperti si avvicinino troppo alle altre coppie che sono in cova e il risultato sono beccate da orbi e chi le prende è sempre il piccione giovane.

giancarlof

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Risposta #98 il: 08/06/2012 - 07:12
Mi è capitato un evento che non so spiegare. Un piccione giovane di 3 mesi ca. in ottima salute(apparentemente) ieri mattina presentava una specie di ferita vicino all'occhio, l'ho preso, isolato e stamattina aveva del pus internamente all'occhio con una formazione di grumi biancastri sempre all'interno dell'occhio. mi sapete dire cosa può essere  ed eventualmente come curarlo?

giamp50

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Risposta #97 il: 20/05/2012 - 12:00
Copio ed incollo:
PSEUDOPESTE AVIARE
La Paramixovirosi, o Pseudopeste aviare, è una malattia virale conosciuta ormai da molti anni che può colpire fino a 200 specie di uccelli sia da allevamento (Pollo, Tacchino, Quaglia, Piccioni, Faraone, ecc.), sia ornamentali (Psittacidi, Fringillidi, Estrildidi, ecc.).
Si conoscono 9 sierotipi dello stesso Paramixovirus (PMV 1-9). Sierotipo, in termini più semplici, significa che il virus responsabile della malattia può essere uno dei componenti di una famiglia molto numerosa, nella quale ci sono tanti «fratelli»? molto simili tra loro ma non proprio identici. Quindi ognuno di questi «virus fratelli»? avrà? un comportamento simile a quello degli altri ma non uguale. Essendo i «virus fratelli»? molto simili tra loro, sembra che la vaccinazione consigliata in questo articolo riesca a proteggere da tutte le infezioni messe in atto dal «clan dei Paramixovirus»?.
I sintomi della Paramixovirosi sono molto eterogenei potendo variare dalla classica forma neurologica (collo torto, testa girata, barcollamenti, paralisi, ecc.), ad una forma respiratoria, fino alla diarrea transitoria. Possono essere mortali o decorrere senza che l'allevatore se ne accorga!
La malattia è stata meglio studiata nel Pollo domestico dove prende il nome di «Malattia di Newcastle»?. Il sierotipo responsabile è il PMV-1.

Nelle altre specie di uccelli è stata definita Pseudopeste o semplicemente Paramixovirosi.
La via di contagio può essere sia inalatoria (per via aerea) sia oro-fecale (attraverso le feci). Hanno maggiori probabilità? di contagio gli animali che vivono all'aperto. Per quelli che vivono in casa, la probabilità? di contagio aumenta in occasione delle mostre-fiere e di cessione ad altro allevatore.
I diversi sierotipi («virus fratelli»?) del Paramixovirus hanno delle preferenze sia per la specie aviare da contagiare, sia per quale organo del corpo da aggredire.
Ad esempio il PMV-1 preferisce gli uccelli da reddito; il PMV-2 e PMV-3 sia tacchini e polli, sia Passeriformi e Psittacidi; il PMV-5 solo i Pappagallini ondulati! Il PMV-3 è una virosi molto presente e sottodiagnosticata sia nei Fringillidi sia nei Parrocchetti, che si manifesta con congiuntiviti, difficoltà? respiratorie, feci indigerite, torcicollo e paralisi.
Come preferenza di organi (organotropismo) la malattia può infettare:
    il sistema nervoso, dando sintomi neurologici: animali che perdono l'equilibrio, girano la testa verso l'alto come se guardassero le stelle, rotolano su se stessi, presentano paralisi, non riescono più a mangiare e bere da soli. La mortalità? in questo caso è altissima.

    Il sistema respiratorio, dando difficoltà? nella respirazione; a volte appare associata ai sintomi neurologici, altre volte in forma lieve o difficilmente distinguibile come spesso si verifica nei Fringillidi.

    l'intestino, dando forme diarroiche a volte molto gravi, con emorragie sulla parete intestinale, altre volte solo con lieve riduzione della consistenza delle deiezioni.
Proprio per il motivo che questa famiglia di «cattivi fratelli Paramixovirus»? si è specializzata ognuno in diverse specie e organi diversi, la diagnosi dalla sola visita degli animali malati o dalla descrizione dei sintomi è spesso davvero complessa anche per il miglior Veterinario Aviare.
A maggior ragione nelle forme non neurologiche.
A questo si aggiunga che non sono molti i Laboratori di Analisi Veterinarie e gli Istituti Zooprofilattici in grado di isolare questo virus con certezza e quindi confermare il sospetto diagnostico del Medico Veterinario clinico.

Se uniamo il fatto che, come per la gran parte dei virus, non esiste una cura realmente efficace, ecco che la vaccinazione assume un significato particolarmente importante.
La vaccinazione consigliata in questo articolo non è stata inventata dall'autore, ma è stata dallo stesso collaudata e sperimentata su moltissimi uccelli di diverse specie e in diversi allevamenti comprovandone la assoluta non pericolosità? e confermando negli stessi l'assenza di casi riferibili a questa malattia nei mesi a seguire.
à? sorta la necessità? di divulgare quest'esperienza per il rammarico di aver perso quest'anno una importante vaccinazione (almeno in confezione italiana) come quella del Vaiolo del Canarino e per aver assistito personalmente in passato a 3 casi di infezione da Paramixovirus in allevamento di Fringillidi.
Le vaccinazioni sono (insieme allo scrupoloso rispetto delle norme igienico sanitarie) l'unico vero sistema di prevenzione delle malattie in allevamento. Purtroppo per i nostri amati uccelli in commercio non c'è quasi nulla.
Anche in questo caso bisogna utilizzare una vaccinazione extra label, ovvero prodotta per una specie diversa da quella a cui viene somministrata. Da qui l'utilizzo del condizionale quando si parla di risposta alla profilassi. Non si ha la certezza che conferisca una copertura anticorpale, ma come si suol dire: «E' meglio di niente»?!
Studi di laboratorio hanno dimostrato che animali vaccinati in questo modo e poi infettati in via sperimentale non hanno contratto la malattia, facendo quindi presupporre che il vaccino faccia il suo dovere anche se usato in specie diverse da quelle di destinazione.
In commercio ci sono dei prodotti iniettabili per Piccioni viaggiatori. L'utilizzo di questi vaccini è consigliato sia nei Piccioni viaggiatori sia in quelli ornamentali, nel Pollame da reddito e ornamentale, come pure nei Falchi da falconeria (la vaccinazione dei Falchi sarà? oggetto di un altro articolo).
Ci sono poi dei prodotti da somministra tramite acqua di bevanda oppure in aerosol spruzzandoli direttamente sugli animali. Io preferisco questi ultimi perché si comportano esattamente come si comporta il virus reale per entrare nell'organismo da infettare.
Prima di accingersi a vaccinare gli animali tramite aerosol, bisogna premurarsi di indossare dei guanti in lattice e di coprirsi naso e bocca con una mascherina. Chi non porta gli occhiali può indossarne un paio, anche solo da sole, per proteggere gli occhi dalle goccioline di vaccino. Infatti il Paramixovirus può infettare l'uomo, anche se quasi mai in maniera grave.
L'immunità? che si va a stimolare nell'animale è quella locale, proprio nelle vie di ingresso naturali del virus in questione (naso, occhio, bocca). Si stimola la produzione di anticorpi che si comportano come dei «militari ben armati»? che si mettono a guardia delle porte di ingresso del virus nell'organismo animale.
Operativamente si utilizza un vaccino che contenga il virus in forma viva ma molto indebolito (vivo attenuato), in modo che possa creare una reazione immunitaria senza causare la malattia negli animali.
I ceppi maggiormente utilizzati sono: Hitchner B1 e La Sota.
Personalmente utilizzo: BIO-VAC B1 della Fatro, flacone da 1000 dosi.

Il prodotto si presenta come una cialda liofilizzata, che va ricostituita in acqua prima dell'utilizzo.
Vaccinare è molto semplice. Si prende la cialda di vaccino, la si mette in uno spruzzetto da giardinaggio di quelli usati per bagnare la piante con capienza di 2,5 litri (per un flacone di vaccino da 10000 dosi), si scioglie in acqua non clorata e si bagnano gli animali.
Per chi ha la possibilità? di raccogliere i pennuti in piccole volierette il lavoro sarà? più rapido, per chi li ha in voliere esterne bisogna premurarsi di mettere una copertura attorno ad esse per ridurre la dispersione nell'ambiente del virus vaccinale.
Gli animali vanno bagnati facendo attenzione che il prodotto arrivi specialmente in testa, sugli occhi e sul becco. In realtà? le operazioni di pulizia del piumaggio messe in atto dal volatile sono già? sufficienti per il successo della profilassi.

Il vaccino va somministrato sotto forma di pioggerellina fina.
La vaccinazione va fatta appena terminata la muta; nel caso di Fringillidi attorno ai primi giorni di settembre, per tutti gli altri conviene anticipare al mese di agosto. Infatti il maggiore rischio di infezione si ha proprio durante i mesi invernali e durante le migrazioni degli uccelli selvatici, serbatoio dell'infezione.
Dopo la prima somministrazione, la vaccinazione va ripetuta una seconda volta a distanza di 2-3 settimane.
à? importantissimo richiamare questa vaccinazione ogni anno in tutte le specie di uccelli ornamentali.
La vaccinazione per la Pseudopeste è obbligatoria in alcune esposizioni e per alcune specie in particolare. Può diventare altresì obbligatoria per tutti i volatili in alcune regioni italiane in caso di epidemia nel pollame di allevamento.
Conviene vaccinare sempre gli animali 2 settimane prima delle mostre e compilare il Mod. 4 di autocertificazione da portare con sé al momento dell'ingabbio.

COLOMBO71

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Risposta #96 il: 17/04/2012 - 08:31
Massoc,
Grazie Mille.

A presto

C71

Massoc

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Risposta #95 il: 16/04/2012 - 20:06
Quella che uso io si chiama VAIOLIN e la trovi anche da i rivenditori di mangime specializzati per i richiami da caccia. Il trattamento non ricordo come si chiama ma presto devo passare a prenderlo per i miei e ti farò sapere.

L'hanno scorso ho spruzzato sulla rete della voliera uno spray che allontana le zanzare e un po ha funzionato. Quello lo trovi in qualsiasi brico e dura circa una settimana ad applicazione.

COLOMBO71

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Risposta #94 il: 16/04/2012 - 12:24
Ciao Massoc,puoi farmi sapere il nome della pomata?

Ho sè puoi illuminarmi sul trattamento.

Infatti e come dici, solo i nuovi nati presentano il problema.

Grz 1000

C71

savo

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Risposta #93 il: 15/04/2012 - 18:06
X giamp 50,

Grazie per le tue risposte

giamp50

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Risposta #92 il: 15/04/2012 - 15:13
Non saprei "savo", quello che Ti ho detto sopra è quello che si fa con i pulcinotti di pollo accapponati in quanto con l'operazione effettuata in qualche caso capita quella bolla tra pelle e carne, ed in questi casi si continua anche i giorni seguenti fino a quando quel passaggio di aria dai polmoni scompare.

Con i piccioni proprio non so, non so neanche a cosa possa essere dovuto, né se sia bene bucare e sgonfiare.

Sarebbe opportuno che Ti leggesse e rispondesse il dott. Spinelli, medico veterinario, che a volte scrive su questo forum. Saluti.

savo

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Risposta #91 il: 15/04/2012 - 11:49
X giamp50,

Grazie per la risposta, ma se il problema dovesse persistere continuo a bucarlo ed a fare uscire l'aria?
Ciao Saverio

giamp50

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Risposta #90 il: 14/04/2012 - 20:09
x savo,

no con i piccioni non mi è mai capitato, però sembrerebbe una fuoriuscita di aria dai polmoni o simile, e capita a volte con i pulcinotti fatti cappone, ed in questo caso la cura è bucare la pelle ed espellere l'aria.

Massoc

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Risposta #89 il: 14/04/2012 - 19:36
X Colombo71: Solo i giovani dell'anno soffrono delle punture delle zanzare. Esistono delle pomate apposite oppure una sorta di "trattamento" da fare proprio in questo periodo. Oltre alle zampe li colpisce sul becco o sull'ano.

Con un pò di attenzione si riesce a salvarli tutti comunque.

savo

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Risposta #88 il: 14/04/2012 - 19:31
Ciao a tutti, ho un problema con un piccione che non mi era mai capitato e volevo sapere se era capitato a qualcuno di voi. Al piccione in questione gli è venuto un cuscinetto d'aria sotto le ali fra la pelle e la carne.

Grazie mille a tutti. ciao Saverio