TEMA : LEGGE REGIONALE 9 febbraio 2016, n. 10 Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana.
Aprile 2017
Selecontrollori toscani
” Caro xxxx , Le rispondo allegando alla presente la lettera aperta che abbiamo inviato alcune settimane fa ad associazioni ambientaliste, venatorie, degli agricoltori, alla Regione Toscana e all’ATC xxx. Purtroppo, a parte una telefonata di fuoco ricevuta dall’ATC, nessuno si è degnato di dare seguito al nostro documento, neppure le associazioni ambientaliste più agguerrite e talebane…
Oggi viviamo sulla nostra pelle la peggior gestione, non solo faunistico/venatoria, ma anche ambientale, degli ultimi quarant’anni!
Lo Stato in primis e non soltanto la Regione Toscana, ha deciso svendere le sue risorse naturali per far cassa; la cancellazione del Corpo Forestale, le modifiche alla legge sui Parchi ed il tentativo, non completamente riuscito, di sopprimere la Polizia Provinciale, sono parte integrante dello stesso percorso logico.
Non dimentichi che siamo in piena crisi economico/lavorativa ed il dictat di chi ci governa è dare spazio a qualsiasi forma di imprenditorialità, sia pur essa borderline, marginale e di sussistenza, attraverso l’eliminazione di ogni fattore limitante: la significativa presenza di ungulati, ma anche un serio controllo del territorio, sono da considerare per certa classe politica, fattori limitanti a tutti gli effetti, o puro costo senza beneficio.
Tornando al cuore dell’argomento da Lei sollevato, sappia che la legge obiettivo è un “grande progetto politico” a cui nessuna parte in causa vuole rinunciare.
Tale legge non vuole soltanto venire incontro alle esigenze degli agricoltori, ma introduce attività economiche (la vendita delle carni di ungulati) di non trascurabile rilevanza e di sicuro stimolo per gli appetiti di molti soggetti….
In aggiunta, perversamente, noi cacciatori di selezione dovremmo essere, per questi signori, la manovalanza facilmente gestibile e a costo zero che fa girare il volano della loro macchina da soldi….
Ci ritengono, a torto o a ragione, così ottusi da essere capaci di distruggere il principio stesso della nostra passione, ovvero le popolazioni di ungulati presenti sul nostro territorio, pur di soddisfare il nostro istinto venatorio.
Stia comunque certo che, quando i tanto bistrattati caprioli, daini, cervi e, perché no, cinghiali, torneranno ad essere, in caso di abolizione dell’art.842, risorsa PRIVATA di primaria importanza e di TANGIBILE VALORE ECONOMICO per i proprietari terrieri, tutti coloro che oggi chiedono lo sterminio di questi animali, diverranno improvvisamente tolleranti per i danni da essi arrecati e ne vorranno in abbondanza sui loro fondi.
Mi scusi per il pessimismo, ma non si vede luce in fondo al tunnel….. “
Cordialmente.
XXXIIIVVVV
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