Veneto, sanzioni fino a 3.600 euro chi disturba cacciatori e pescatori

ROMA – In Veneto la commissione regionale agricoltura, caccia e pesca ha licenziato la legge che sanziona con contravvenzioni fino a 3.600 euro chi disturba cacciatori e e pescatori. La norma, proposta dal presidente della commissione Sergio Berlato (Fdi), ha ottenuto i voti favorevoli della maggioranza, quelli contrari del M5s, mentre il Pd si è astenuto. Pentastellati e dem hanno criticato aspramente la legge. Per il democratico Andrea Zanoni, le sanzioni sono sproporzionate: “Un cacciatore che spara troppo vicino a una strada o ad un’abitazione paga una multa compresa tra i 200 ed i 600 euro, mentre chi per sbaglio disturba la caccia deve pagare dai 600 ai 3.600 euro”.

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Veneto, sanzioni fino a 3.600 euro chi disturba cacciatori e pescatori

 

La legge è stata approvata dal consiglio regionale, contrario il M5s, astenuto il Pd. I dem: “Multe sproporzionate”. I pentastellati: “È inutile, il vero problema sono gli incidenti”. Berlato (Fdi), autore della proposta: “ll provvedimento è solo per chi aggredisce e molesta volontariamente, non per gli agricoltori o chi si diverte nei prati”

 

Per gli esponenti del M5s si dedica troppo tempo in consiglio al tema della caccia e in ogni caso il vero problema non è chi disturba i cacciatori ma gli incidenti di caccia. Per Simone Scarabel “non servono altre leggi, servono strumenti per evitare gli incidenti di caccia, come delle app che segnalano quando una persona si sta avvicinando a un capanno di caccia fisso o a un’area in cui si svolge attività venatoria”.

Berlato difende la proposta, speigando che le sanzioni non sono per “coloro che vivono la natura in pace e serenità, escursionisti, bikers, agricoltori, boscaioli, bambini che corrono in un prato o che giocano vociando tra gli alberi” e molti altri, ma solo per chi “intenzionalmente vorrà impedire l’esercizio di attività lecite quali la caccia e la pesca”. Non è quindi vero quanto sostenuto dagli esponenti di opposizione, spiega Berlato, che “strumentalizzano la norma dicendo che sarà applicata indistintamente nei confronti di chi va a divertirsi tra i prati”. Il potere di sanzionare sarà affidato alla polizia, che stabilirà quindi caso per caso se si tratta di un disturbo intenzionale o meno. L’obiettivo, infatti, è bloccare “i criminali

che agiscono in gruppo e individuano soggetti isolati, cacciatori o pescatori spesso anziani, e li aggrediscono”, continua il presidente, evidenziando che lui stesso ha ricevuto “minacce di morte via social network”, ed anche una sua epigrafe recapitata via posta direttamente a casa.

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/01/10/news/caccia_veneto_multa-155768868/?ref=HREC1-20

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