STOP CACCIA Promontorio di Piombino

Promontorio, una petizione per dire stop alla caccia

Il Comitato volontario di cittadini attacca «su nuovi appostamenti fissi e accessi con mezzi a motore». E annuncia gazebo, in centro e davanti al palazzo comunale, per la raccolta delle firme di Cecilia Cecchi

Cacciatori e capanni cioè appostamenti fissi di caccia e strutture accessorie presenti sul Promontorio

PIOMBINO. Capanni sul Promontorio, sono passati due anni e i contratti d’affitto per l’uso sono di nuovo in scadenza. Momento senza dubbio d’interesse condiviso per Federcaccia, Arci Caccia e Libera Caccia (gli iscritti nel totale sono circa 700) già in trattativa con la proprietà. Nella discussione si inserisce, a gamba tesa, il “Comitato volontario per la chiusura della caccia sul promontorio di Piombino”, mettendo insieme tutti gli argomenti di protesta che, negli anni, sono stati portati avanti – a più riprese – dalle diverse associazioni ambientaliste locali.
Petizione anti caccia. Dunque al via una raccolta di firme per la chiusura della caccia in tutto il territorio A.n.p.i.l. Barattil Populonia del promontorio di Piombino. Si tratta di un’ area naturale protetta d’interesse locale (Anpil), inserita in ambiti territoriali intensamente antropizzati, che necessita di azioni di conservazione, restauro o ricostituzione delle originarie caratteristiche ambientali (e che può essere oggetto di progetti di sviluppo ecocompatibile). Istituita e gestita in base alla legge della Regione Toscana n. 49/1995, e inserita nella rete di aree protette assieme a parchi regionali e provinciali e riserve naturali.

Del Comune di Piombino le funzioni relative alla gestione.
«A seguito della decisione del proprietario del promontorio di Piombino, Società Green-Park con sede a Milano – spiega il Comitato volontario – di assegnare a privati la concessione di nuovi e ulteriori appostamenti fissi di caccia in aggiunta a quelli già esistenti per la caccia alla minuta selvaggina o con l’ausilio di richiami vivi per la caccia ai colombacci, al solo fine di lucro da parte della suddetta società, che ha richiesto, per l’anno 2016, la cifra di 1000 euro ad appostamento, informiano i cittadini che verranno istituiti, in centro e davanti al palazzo comunale, gazebo per la raccolta firme per chiedere la sospensione dell’attività venatoria su tutto il promontorio di Piombino, zona Anpil. Si ricorda – aggiunge il Comitato – che l’attività venatoria e la possibilità di accedere nell’area con mezzi motorizzati, sono state date in deroga dall’amministrazione comunale, in quanto, in questo tipo di territorio, non è mai concessa attività venatoria né tantomeno l’accesso con mezzi motorizzati ad eccezione dei mezzi di soccorso. Verrà richiesta appunto la firma – si sottolinea – per l’annullamento della legge in deroga che consente l’attività venatoria e l’accesso con mezzi motorizzati. Conseguentemente i titolari degli appostamenti esistenti, dovranno smantellare i capanni e portare via tutto il materiale ferroso, di plastica e legname di risulta».
L’assessorato alla caccia,delega del sindaco Giuliani, non è stato ancora informato in proposito.

Però restano molti i punti su cui sarà necessario fare chiarezza per evitare che questa raccolta di firme, invece di scuotere la città,come d’intenzione, finisca per trasformarsi in un boomerang.

 

http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2016/05/17/news/promontorio-una-petizione-per-dire-stop-alla-caccia-1.13490825altana1