PREVENZIONE…LA VOLIERA (terza parte)

Ancora alcune cose da dire sulla voliera in ordine sparso restando nell’ambito della prevenzione – cure e malattie.

COVE E MATERIALI. Se pure i piccioni fanno il nido ovunque, sarebbe opportuno disporre negli appositi spazi di cui ho parlato precedentemente, due contenitori. Io utilizzo ciotole di terracotta dal diametro di 22 cm . Con ciotole troppo larghe la pulizia del nido non è assicurata perché le fatte dei pulcini resterebbero nel nido e non cadrebbero fuori.
Come materiali di riempimento per il nido gli aghi di pino e la sabbia sono ottime soluzioni per tenere quanto piu’ lontani i parassiti dai nostri giovani piccioni.

ALIMENTAZIONE. Per l’alimentazione ci si puo’ affidare ai misti per colombi che sono in commercio: certamente i nostri piccioni non mancheranno di farci capire quale sarà di loro gradimento. Si possono acquistare separatamente i vari semi: parliamo di mais, piselli, favino, sorgo, grano, veccia, girasole etc…. e metterli a disposizione dei nostri volatili anche in contenitori differenzianti.
Gli esperti consigliano, durante la stagione estiva, di ridurre la quantità di mais in quanto potrebbe con il caldo contribuire a sviluppare la tricomoniasi.
Il Grit e i Sali minerali non dovrebbero mai mancare. Gradite di tanto in tanto le verdure: quelle di campo che vanno bene per noi sono ottime anche per loro: radicchio selvatico, tarassaco etc.

SVEZZAMENTO. Di regola fra i 25 e i 30 giorni dalla nascita i giovani piccioni si rendono indipendenti. Nella voliera con gli adulti pero’ si crea della competizione che li vede sempre svantaggiati: saranno sempre gli ultimi a mangiare i semi piu’ appetibili che diventeranno una esclusiva degli adulti, per l’appunto. Per chi ha spazio sarebbe opportuno svezzare i giovani piccioni in altra voliera favorendo inizialmente la loro alimentazione con semi di piccola taglia: grano, sorgo, veccia, miglio……

VACCINI E MEDICINALI. Per informazioni sui vaccini e medicinali rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Abbiamo inserito nella pagina iniziale dell’argomento malattie e cure diverse indicazioni ed in particolare la mail del dott. Giovanni Spinelli che si è reso disponibile per consigli e indicazioni.
Personalmente vaccino a dicembre tutti i piccioni adulti contro la pseudopeste aviaria ( malattia di Newcastle, Paramixovirosi ) e i giovani nella fase dello svezzamento.
Da sempre faccio un ciclo di cure preventive fra gennaio e marzo…. Per tricomoniasi, vermi e coccidiosi: lo faccio prima di riaccoppiare i piccioni che volutamente divido dopo la stagione di caccia.

QUARANTENA. Oggi piu’ che mai, fra fiere e manifestazioni venatorie, resta difficile per un appassionato non portarsi a casa qualche nuovo piccione. Sarebbe opportuno in questi casi non metterlo subito nella voliera con gli altri e tenerlo sotto osservazione per i famosi 40 giorni. E’ vero che sono tanti, ma tenerlo anche una ventina di giorni da solo probabilmente basterà per capire lo stato di salute del nuovo arrivato.
Una nota casa di farmaceutica specializzata in prodotti per colombi, spiegava in un opuscolo informativo che all’interno di una voliera viene nella maggior parte dei casi raggiunto un equilibrio, una convivenza fra piccioni, batteri e parassiti. Talvolta i nuovi piccioni immessi non necessariamente creano problemi perché malati ma perché vanno ad alterare questo equilibrio. Proprio per rispettare questo “invisibile” equilibrio è necessario dire che la voliera va si tenuta pulita ma non deve essere un ambiente sterilizzato altrimenti i piccioni non potranno crearsi gli anticorpi necessari per vivere in buona salute.

UFFICIO VETERINARIO. Quando si comincia ad avere diversi piccioni in voliera, sarebbe opportuno iscrivere il nostro allevamento presso l’Ufficio Veterinario della Ausl di residenza.
La Ausl rilascerà un codice allevamento indispensabile per la prescrizione di farmaci e vaccini da parte del dott. veterinario. Inoltre il codice allevamento permette di compilare, in qualità di allevatori, l’apposita modulistica richiesta per il trasporto dei volatili e la partecipazione a mostre e fiere.
Non da ultimo, i veterinari della Ausl nei controlli a campione che si attivano in particolare quando ci sono allarmi sanitari sull’ avifanua, potrebbero fare delle verifiche gratuite anche nel nostro allevamento.