
Non serviva ai cacciatori che l’avevano “adottata”
di ANTONELLO MICALI
“Fragolina”, è una giovane femmina di bracco, abbandonata quattro volte in quattro anni. Giovane e apparentemente in salute, si è praticamente lasciata morire di tristezza dopo l’ultimo abbandono e dopo pochi mesi dall’arrivo nell’Astigiano dal Canavese, in una nuova casa. Ma non serviva ai cacciatori che l’avevano, per così dire, adottata. Perché? «Benché fosse una cagna dolce e molto bella, è purtroppo sorda – spiega addolorata Laura Masutti, la responsabile della Lida Ciriè-Valli di Lanzo, che ha dovuto toglierla dalla prima disgraziata adozione per cercarle un’altra sistemazione quando era piccola. Fino al triste epilogo dell’altro giorno, quando Fragolina – che già dopo i precedenti rifiuti si era mostrata prostrata pur senza problemi di salute specifici – è morta appunto per tristezza. Quattro proprietari che le hanno provocato tali sofferenze da ucciderla. Per questo, soprattutto con questo tipo di cani d’ora in poi faremo maggiore attenzione a non darli a cacciatori».
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