A causa dei nuovi focolai d’influenza aviaria scoppiati nel mese di Agosto nel Nord Italia (in particolare Lombardia e Veneto), il Ministero della Salute con l’Ordinanza n. 19967 ha nuovamente vietato l’utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli ordini Anseriformi e Caradriformi, in tutte le zone definite ad alto rischio. Le nuove disposizioni del Ministero sono efficaci a partire dal 1° settembre 2017 e restano in vigore fino al 31 ottobre 2017.
Le zone ad alto rischio
Considerando la situazione epidemiologia, i fattori di rischio e fattori di diffusione, il Ministero della Salute ha definito le aree ad alto rischio d’introduzione dei virus influenzali ad alta patogenicità H5 e H7 in cui sono adottate le misure di riduzione del rischio che comprendono il divieto d’utilizzo dei richiami vivi.
Queste zone, riportate nelle cartina che trovate di seguito, comprendo buona parte della Pianura Padana, fra Veneto, Emilia, Lombardia e Piemonte, e alcune zone di Umbria e Lazio.
Utilizzo vietato anche nel resto d’Italia
Come spiegato da ACMA nella nota che vi riportiamo di seguito, anche nelle zone non ad alto rischio resta comunque vietato l’utilizzo dei richiami vivi, poiché il Ministero non ha emesso ancora nessuna deroga al divieto d’utilizzo che è in vigore su tutto il territorio nazionale dallo scorso 31 dicembre.

Qui il testo integrale della nuova ordinanza del Ministero della Salute
https://iocaccio.it/ministero-vieta-lutilizzo-dei-richiami-vivi-novembre/
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