“Forse in futuro il Parlamento sarà inutile”. E’ bufera su Casaleggio
Il fondatore dei Rousseau definisce “inevitabile” il superamento della democrazia rappresentativa. Di Maio lo difende: “Sta a noi dimostrare il contrario”. Insorgono le opposizioni. Il Pd: “Che ne pensa Fico? Questo è autoritarismo”.
ROMA. Proteste, richieste di intervento al presidente della Camera Roberto Fico, allarme per la tenuta della democrazia. Sta sollevando non poche polemiche, soprattutto da parte del Pd e delle opposizioni, il nuovo attacco al Parlamento sferrato da Davide Casaleggio. Per il fondatore dell’associazione Rousseau e uno dei leader del Movimento 5Stelle “tra qualche lustro” le Camere potrebbero non essere più utili. “Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie – dice Casaleggio in una intervista alla “Verità” – esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile”.
Certo, afferma il figlio del guru pentastellato, “il Parlamento ci sarebbe e ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti”. Ma “tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma”. Non è una novità per i 5Stelle e per Casaleggio ipotizzare un superamento della democrazia parlamentare in favore della democrazia diretta che – dice ancora – “è già una realtà grazie a Rousseau, che per il momento è adottato dal M5s ma potrebbe essere adottato in molti altri ambiti”. E infatti Luigi Di Maio non prende le distanze, anzi: “Di solito i Casaleggio ci prendono sempre quando parlano di futuro”, dice il vicepremier ospite di ‘L’aria che tira estatè su La7. E tuttavia precisa: “I cittadini già ci dicono che il Parlamento è inutile. Sta a noi, con atti concreti, dimostrare il contrario”.
Ma affermazioni come queste, oggi che i 5Stelle sono al governo e che uno dei loro più autorevoli rappresentanti, Roberto Fico, presiede uno dei due rami del Parlamento, denunciano una evidente contraddizione e soprattutto gettano un’ombra pesante sulla considerazione delle istituzioni da parte di chi guida il Paese. E a denunciarlo è soprattutto il Pd.
“Non dispiacerebbe sul superamento del Parlamento e della democrazia rappresentativa vagheggiato oggi da un imprenditore sentire la ferma voce di Roberto Fico che di Montecitorio – la cui Aula non è nè sorda, nè grigia – oggi è Presidente” scrive su twitter Filippo Sensi, già portavoce di Renzi e poi di Gentiloni a palazzo Chigi. C’è anche chi, come Matteo Orfini, presidente dem, interpreta le affermazioni di Casaleggio come la conferma della identità di destra del movimento: “Prima capiamo tutti che tra l’autoritarismo del M5s e quello della Lega non c’è alcuna differenza, meglio sarà per la sinistra italiana” twitta.
Anche per il costituzionalista e senatore dem Stefano Ceccanti il Pd deve “stare alla larga da chi vuole distruggere la democrazia”. Ceccanti richiama piuttosto le analogie tra le parole del leader 5Stelle e il discorso del bivacco di Mussolini del 16 novembre 1922, che cita: “Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli, potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto”. Il vice presidente della Camera Ettore Rosato sottolinea che quella dei grillini è “la teoria coerente di chi guarda alla Russia di Putin o al Venezuela di Chavez come modelli, ma l’Italia è un’altra cosa, è quella della Costituzione, della Resistenza”. Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera invece cita Pertini: “E’ sempre meglio la peggiore delle democrazie della migliore delle dittature”, mentre il collega di partito Arturo Scotto deinisce “eversive” le parole del fondatore di Rousseau.
Ma non è solo il centrosinistra a insorgere. Anche Forza Italia contesta le parole di Casaleggio. Il portavoce dei gruppi Giorgio Mulè parla di “minchiata galattica”, mentre l’ex presidente del Senato Renato Schifani definisce “aberrante” l’ipotesi di abolire le Camere. “Soltanto qualche settimana fa Beppe Grillo aveva proposto la scelta dei parlamentari attraverso un’estrazione” ricorda Schifani, ora “pensare di sostituire disegni di legge ed emendamenti con algoritmi significa affidare la democrazia a meccanismi oscuri”.
http://www.repubblica.it/politica/2018/07/23/news/casaleggio_parlamento_inutile-202476029/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1
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