Bracconaggio: wwf e M5S fanno muro e chiedono lo stop della caccia.
Premesso che il bracconaggio è da deprecare in tutte le sue forme e che i bracconieri vanno esclusi e isolati dal mondo venatorio e vanno denunciati per gli atti criminali e lo scempio che compiono nei confronti della fauna selvatica, va detto che in questi mesi si è assistito ad un “escalation” dell’intrapprendenza contro chi pratica correttamente la propria forma di caccia da parte di guardie volontarie, corpi spaeciali, teste di cuoio, gruppi animalisti e anche da parte di stranieri che non hanno poteri sul territorio italiano. L’abbattimento dell’IBIS Eremita , quattro in pochi giorni, è scandaloso ed è un segno di perversità mentale da parte di chi li ha uccisi. Anche se qualche domanda uno se la pone … . Ad esempio è possibibile che se uno impallina un IBIS Eremita sapendo di rischiare la galera non lo fa poi sparire sotto due metri di terra e lo lascia in vista delle guardie del WWF .. ? O ci è .. o ci fa..
In questo periodo si vedono alzarsi barricate ovunque contro la caccia. WWF e M5Stelle hanno subito chiesto la sospensione della pratica venatoria in Lombardia . Per non parlare della signora Brambilla che starà fortemente strumentalizzando la questione inneggiando ai cacciatori come i peggiori criminali di questa Italia martoriata . Attendiamoci di tutto; chiederà al Governo che la caccia venga subito fermata.
Da mesi (dai primi di agosto) però circolava un documento del Ministero dell’Ambiente con cui si chiedeva ( la dottssa Giarratando) alle associazioni e a tutti i portatori
d’interesse di dare indicazioni su cosa intendessro fare sul fronte del “bracconaggio” e nel documento c’erano tutta una serie di paletti posti dall’ ISPPRA per limitare il più possibile la pratica venatoria. Di fatto se questo documento fosse applicato ( come del resto accadrà) solo in parte non si potrà andare a caccia solo se accompagnati dall’avvocato. Nel documento si evince tra gli altri punti la richiesta di equiparare le guardie volontarie (wwf-lipu-lac-anpana ecc ecc) ai corpi di Polizia giudiziaria per quanto riguarda il settore ittico venatorio e l’inasprimento delle sanzioni penali e amministrative.
C’era tempo sino al 7 settembre per dare risposta al Ministero dell’ Ambiente ma stranamente nessuna associazione ne ha mai parlato o se lo ha fatto ne ha parlato velatamente.
Di fatto ribadiamo che questi atti criminali, come tutto il resto del bracconaggio, sono deprecabili e da condannare fermamente.
http://www.cacciaedintorni.it/web/bracconaggio-brambilla-chiede-stop-caccia/
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