LUCIA AVIGLIANO E LE TORRI DI CAVA DEI TIRRENI

torri-5-300x200………………………….La Prof.ssa e storiografa, Lucia Avigliano,  è rimasta probabilmente l’ultimo anello di congiunzione, l’ultimo “ponte” di collegamento fra il nostro tempo e una tradizione antichissima di caccia ai colombacci così importante e radicata nei secoli da apportare persino cambiamenti importanti alla configurazione del  territorio.

Parliamo del Gioco dei Colombi , una caccia che si effettuava già prima dell’anno 1000 sulle colline intorno a Cava dei Tirreni (Salerno).

Questa forma di uccellagione, che secondo gli scrittori Rinaldo Bucchi e Jaques Luquet è stata poi adottata nelle palombieres  Pirenaiche dove ancora si pratica, era a dir poco spettacolare e coinvolgeva intere contrade.

download (1)Avvistatori all’imbocco delle valli, frombolieri sulle torri a lanciare sassi imbiancati per indurre i colombi ad abbassare la quota di volo, addetti alle reti, reti di grandissime dimensioni nascoste ai valichi e poi il pubblico,  un pubblico festante attento e partecipe alle varie fasi di caccia.

Perché ho parlato di trasformazione dei luoghi? Anche se la caccia ai colombacci su questi territori ha origini remote, ancor prima dell’anno mille con un notevole impulso da parte dei Longobardi, verosimilmente intorno al 1500 sono state 006 (2)costruite 32 torri in muratura per  favorire l’azione dei  frombolieri e altre strutture più basse per nascondere gli addetti alle reti e gli spettatori. Ebbene, tutto questo patrimonio architettonico sta scomparendo inesorabilmente.

La famiglia Avigliano, dapprima papà Gaetano presidente nel dopoguerra dell’Azienda di Soggiorno di Cava e poi Lucia, hanno creduto fortemente nella valorizzazione del territorio con tutte le sue ricchezze artistiche. Se oggi abbiamo un reperto cinematografico di assoluto valore storico, lo dobbiamo proprio a al Dott. Gaetano che nel 1947 ha voluto la realizzazione di questo cortometraggio sul Gioco dei Colombi.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=317&v=pNNlix5sBhA

007 (2)Dal canto suo Lucia che fra le varie sue pubblicazioni  ha dedicato un bellissimo e appassionato volume alle antiche Torri e al Gioco dei Colombi,  in più occasioni pubblicamente ha invocato la riqualificazione  e il recupero delle vecchie costruzioni. Così, in  attesa che la zona interessata dall’antica caccia e i suoi manufatti diventasse parco, un impegno preso dalle varie amministrazioni che si sono succedute per due decenni,  Lucia   oltre alle sue pubblicazioni sulla valorizzazione del territorio Cavense, ha organizzato percorsi culturali  includendo naturalmente la visita alle Torri ….le poche rimaste ancora in piedi.

Nell’ultim003 (2)a telefonata ho sentito la Prof.ssa Avigliano un po’ demoralizzata per il fatto che non c’è nessuno che prenda in mano la situazione, nessun giovane che prosegua con dedizione quello che lei ha fatto per tanti anni….peccato davvero.

Allego alcune pagine che Lucia mi ha inviato recentemente anche se un po’ datate. (Cliccare sui File aticolo1 e 2)

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Le foto inserite fra queste mie poche righe, sono tratte da un bellissimo libro di Lorenzo 004Santoro – Gioco e Paesaggio (….)- che arriva nel dettaglio, fra le altre cose,  a censire tutte le varietà arboree presenti nell’area delle Torri dove una gran parte di queste, non autoctone, sono state messe a dimora nel corso dei secoli  per “nascondere” il Gioco dei Colombi e questa piantumazione ha arricchito non poco la bellezza di quei luoghi.

Che dire infine. Ho paura che perderemo per sempre gli emblemi di una antichissima tradizione di caccia, anche in questo caso una rarità unica e tutta Italiana che come altri beni storici non si può (o non si vuole) tutelare e valorizzare.

Graziano Giovanetti

P.S. Non ci è dato sapere se qualcuno nel territorio Campano si stia impegnando per la realizzazione di questo menzionato Parco delle Torri e la ristrutturazione delle stesse.  Ma se così fosse sappia che ha tutto il nostro appoggio morale; siamo un’associazione di puro volontariato tuttavia  ci si può sempre confrontare su cose concrete. In ogni caso sul nostro sito, nelle nostre pubblicazioni e manifestazioni,  chi si adopererà per la conservazione di questi beni storici che fanno parte della nostra tradizione di caccia più antica, avrà tutto lo spazio che desidera.

Direttivo Club Italiano del Colombaccio