Puntini neri , nervosi , raccolti in una nicchia d’azzurro
sfumata intorno a tenui ondulati tappeti di bambagia .
Fluttuano lontani immersi nei soffici venti d’Ottobre .
Là ancora verso il mare, lontano alle coste.
Forse già cercano i varchi
sù alle creste dei monti
dove stanche coltri di nebbie
s’appoggiano quasi
e a tratti nascondono l’orizzonte
Arrivano . Ora più vicini .
Quasi si tuffano in una valle
appena baciata del primo sole .
Arrivano . Eccoli .
Sono scesi a raschiare il bosco della valle .
Risalgono impetuosi , ora ad ali spiegate furiosamente battenti
sfiorano le cime delle querce
dove tremuli al vento lieve
sfarfallano i colori gialli e bruni delle foglie.
Li sfiorano , quasi .
E poi i “ loro” colori quasi cangianti
intorno al blù metallico
solcato appena di bianco .
Eccoli.
Ora pur nel vortice del volo impetuoso
loro mi guardano .
Quasi li tocco ormai.
Non ho più forze di voglie di caccia
e non sparo .
Ammutolito nel mio intimo paradosso .
Loro trapassano l’animo mio estasiato
e si tuffano dietro,
nell’abbaglio del sole che li imprigiona .
E scompaiono. Nel loro mistero .
Buon viaggio .