FORUM Club Italiano del Colombaccio

CAROGNACCIO

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Risposta #20 il: 04/01/2025 - 16:45
Quindi sicuramente ci conosciamo remier.
Ho ancora gli elenchi di Livorno ed altre sezioni.
Se la mente ancora mi aiuta ricordo anche San Giovanni alla Vena mi pare.
Più tardi guardo.
Ora preparo attrezzature modificate da provare domani in appostamento fisso.
Ora come ai tempi dello Spondone di Livorno la mia passionaccia è il fermo dove voglio io e non loro

remier

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Risposta #19 il: 04/01/2025 - 12:50
Ho fatto più che mente locale Massimiliano.
Sicuramente era con noi.
Sicuramente ci conosciamo.
Però di livornesi cofondatori il club c'è solo Gino Saltarelli.
A meno che non si riferisce alla sezione di Livorno e qui mi taccio.
Dal 1998 al 2004 ho tutto ma proprio tutto di documentazione del club perché sono stati gli anni in cui ero segretario.
Leggo da sempre quello che scrive sul forum e che sia cacciatore competente e capace è palese
sìSi stava parlando di colombacciai livornesi , quindi mi riferivo alla creazione e fondaione del direttivo labronico

CAROGNACCIO

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Risposta #18 il: 03/01/2025 - 16:07
Ho fatto più che mente locale Massimiliano.
Sicuramente era con noi.
Sicuramente ci conosciamo.
Però di livornesi cofondatori il club c'è solo Gino Saltarelli.
A meno che non si riferisce alla sezione di Livorno e qui mi taccio.
Dal 1998 al 2004 ho tutto ma proprio tutto di documentazione del club perché sono stati gli anni in cui ero segretario.
Leggo da sempre quello che scrive sul forum e che sia cacciatore competente e capace è palese

massimiliano

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Risposta #17 il: 03/01/2025 - 12:12
Fai mente locale Caro-Gnaccio , chissà che non fosse con noi in quelle calde ed assolate giornate di giugno a Guasticce..........

CAROGNACCIO

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Risposta #16 il: 02/01/2025 - 17:35
Ti leggo solo ora Remier.
Fra i livornesi che ho citato solo Gino è cofondatore del club.
Gli altri li avevo citati come livornesi amici o conoscenti di lunga data vista la mia frequentazione allo stand del club allo spondone dalla prima all'ultima edizione dal venerdì alla domenica.
Tanta roba, tempi bellissimi e speciali per l'amicizia.
Vero, il cerchio si restringe quindi non sei livornese

remier

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Risposta #15 il: 02/01/2025 - 14:51
Conosco bene i cacciatori  livornesi  più importanti che insieme a me fondarono nel 1998 il Club Italiano del Colombaccio Remier.
Dal Gino Saltarelli al Pierotti al Ceppatelli al Sassara all'Orlandi e tanti tanti altri che ora non ricordo.
Colombacciai seri preparati non certamente professionisti ma come me passionisti.
Ho passato allo "spondone" bellissime giornate all'interno dello stand del club dal 1998(mi pare).
Quindi conosco bene l'ambiente labronico di allora che ha insegnato a tutta Italia a cacciare i colombacci con le aste e non solo.
Caro Remier, sicuramente non condividi quello che scrivo ma, credimi, so quello che scrivo
Il cerchio si stringe io sono un  coofondatore  oltre tra quelli citati (pierotti no non ci cobina nulla e sassara lo abbiamo ingaggiato molto dopo

CAROGNACCIO

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Risposta #14 il: 02/01/2025 - 07:04
Conosco bene i cacciatori  livornesi  più importanti che insieme a me fondarono nel 1998 il Club Italiano del Colombaccio Remier.
Dal Gino Saltarelli al Pierotti al Ceppatelli al Sassara all'Orlandi e tanti tanti altri che ora non ricordo.
Colombacciai seri preparati non certamente professionisti ma come me passionisti.
Ho passato allo "spondone" bellissime giornate all'interno dello stand del club dal 1998(mi pare).
Quindi conosco bene l'ambiente labronico di allora che ha insegnato a tutta Italia a cacciare i colombacci con le aste e non solo.
Caro Remier, sicuramente non condividi quello che scrivo ma, credimi, so quello che scrivo

remier

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Risposta #13 il: 01/01/2025 - 21:53
Professionisti addestrati a ricercare e distruggere in tutta la toscana la specie colombaccio....
Aimmenooo....
dovete sempre mettere in bocca cose mai scritte

remier

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Risposta #12 il: 01/01/2025 - 21:48
non mi ero rivolto a carognaccio, ma comunque ti rispondo ugualmente, nella mia città labronica a fine anni '70 c'è stata un' innovazione nella caccia al colombaccio, come sai benissimo, comunque la ripetiamo insieme, oltre alla caccia classica con richiami vivi,  scoperta e creazione delle aste, caccia al campo, colorazione dei piccioni, alcuni  incroci . (le tecniche innovative di tesa non le cito) detto questo a oggi il 90% dei cacciatori usa  questi sistemi volere o non volere, poi c'è una piccola minoranza che non caccia cosi, pazienza. non parlerei di quantità altrimenti stiamo qua fino a domani, basta vedere cosa fanno all'estero i colombacciai italiani

CAROGNACCIO

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Risposta #11 il: 01/01/2025 - 21:15
Non ho scritto né penso questo.
Penso che in toskana non potrà mai accadere quello che accade in Emilia-Romagna dove il colombaccio è stato dichiarato ...tossico

def

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Risposta #10 il: 01/01/2025 - 20:25
Professionisti addestrati a ricercare e distruggere in tutta la toscana la specie colombaccio....
Aimmenooo....

CAROGNACCIO

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Risposta #9 il: 01/01/2025 - 16:23
Scusa Renato se rispondo prima io di te a Remier perché la definizione di.....squadre di professionisti cacciatori labronici....dire che mi ha lasciato allibito è un eufemismo.
È già "professionisti" cacciatori  e non "passionisti" cacciatori che forse restituirebbe dignità alla nostra categoria invisa al mondo intero.
Quel professionismo fatto di quantità e non qualità.
Quantità del numero di colombacci catturati fa di questi professionisti grandi cacciatori non già la qualità con cui i colombacci sono stati catturati.
Pochi colombacci da esibire....non sai cacciare I colombacci.
Ora vorrei permettermi di ricordare a Remier che una cosa è il passo un'altra sono gli spostamenti che i colombacci fanno su e giù per la costa tirrenica nei mesi di ottobre novembre dicembre in attesa di imbarcarsi per le isole.
Capisco che a Remier dia fastidio il....commento negativo e lagnoso che si ripete da sempre tutti gli anni   sull'andamento  del passo, colpa dei venti, del meteo, del terremoto, delle guerre...
Lo capisco al punto da ribadire che proprio i fattori da lui indicati contribuiscono ogni anno a fare di quell'anno un'ottima annata di passo, il 2023 e il 2021 e scarsa il 2022 e il 2024.
A Punta Ala piuttosto che a Piombino i colombacci arrivano da tutta la "rosa dei venti" perché per imbarcarsi per le isole devono andare li.
Che dire poi quando scrive....molto restrittivo valutare il passo e lo svernamento solo nella zona dove si abita e dintorni...
Come ho scritto ieri  caccio da appostamento fisso i colombacci nel solito punto GPS dal 1977 a oggi 2025.
Chiudo col dire a Remier che non vado in giro a cercare svernanti come fanno gli "amici" labronici e non solo ma aspetto che siano i colombacci a venire a cercare me nei miei appostamenti invernali.
Naturalmente se c'è ghianda di leccio.
Quest'anno è mancata sia quella di quercia che quella di leccio quindi pochi svernanti.
Ma non ne faccio dramma perché caccio I colombacci per passione e non per professione.

remier

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Risposta #8 il: 01/01/2025 - 12:48
Il mio intervento non fa riferimento a nessuno in particolare ci mancherebbe, ma all'ennesimo commento negativo e lagnoso che si ripete da sempre tutti gli anni   sull'andamento  del passo, colpa dei venti, del meteo, del terremoto, delle guerre ecc ecc... ritengo molto restrittivo valutare il passo e lo svernamento solo nella zona dove si abita e dintorni, sulla costa labronica ad esempio il miglior giorno è stato mercoledi 20 novembre, branchi di  colombacci dalla mattina alla sera, cacciatori zero, giorno da incorniciare per me , e poi dal 19 ottobre al 4 novembre ottimo passo con parecchie giornate soddisfacenti. Per lo svernamento pochi abbattimenti è vero, ma oasi e riserve cariche di migratori causa quantità abbondantissima di ghianda. Mediamente i buoni capanni ad oggi sono in media a gli scorsi, per la caccia itinerante devo confermare solo grandi carnieri a carico delle solite  4 - 5 squadre di professionisti cacciatori labronici

CAROGNACCIO

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Risposta #7 il: 31/12/2024 - 22:22
Caro Renato, purtroppo l'increscioso episodio di Sarteano di ieri pomeriggio mi ha impedito di rispondere a Remier prima del tuo apprezzatissimo intervento.
Non è novità che i colombacci prima di arrivare sulle coste del tirreno devono traversare l'appennino che divide da nord a sud l'Italia.
Come non è una novità che situazioni persistenti di tempo perturbato indirizzano i migratori verso regioni con tempo stabile.
Più o meno quello che è successo nel 2023 con 45 giorni ininterrotti di colombacci  dal Mugello alle Marche.
Il migliore in assoluto dal 1977 al 2024.
Sicuramente colombacci non nostri ma arrivati da qui per il blocco perturbato persistente per tutto il mese di ottobre nel centro Europa.
All'11 novembre 2023 censiti in transito nei Pirenei 176mila colombacci.
L'esatto contrario di questo 2024 che ha visto transitare nei Pirenei all'11 novembre
2milioniemezzo di colombacci.
Sicuramente tanti nostri colombacci sono passati più a nord delle Alpi per il blocco perturbato persistente sui paesi dell'est Europa dalla Polonia in giù.
Gli amici francesi di Rinaldo parlano di tsunami di colombacci
non solo nel periodo del passo ma anche in svernamento.
L'esatto contrario di quello che succede da noi perché uno scarsissimo attraversamento dell'appennino nel momento del passo ha annullato anche lo svernamento.
2024 orribile, il peggiore che ricordo dal 1977.
Sei giorni di passo sono veramente pochi.
Sei giorni tra una perturbazione e un'altra hanno caratterizzato il mese di ottobre 2024.
12 13 14 19 20 21 non sono numeri del lotto o del superenalotto ma i giorni in cui si sono visti i colombacci traversare l'appennino aretino.
E non è che altrove sia andato meglio.
Auguri per un 2025 migliore non solo per i colombacci.

massimiliano

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Risposta #6 il: 31/12/2024 - 16:19
"....  Ovviamente il 2024 dal mio umile osservatorio, di comunicazione toscana, è stato il peggiore degli ultimi 20 anni, sia come migrazione sia come svernamento (ad oggi).
Non mi riferisco al transito imponente che si è concentrato soprattutto dal 27 ottobre (litorale livornese)per due o tre giorni, dopo vari giorni di chiusura dei passi appenninici a noi toscani determinanti. Mi riferisco alla difficoltà di esercizio sui nostri capanni(in maggioranza)con persistente meteorologia avversa, aria o venti da sud, sud/ovest...colombacci altissimi in branchi molto numerosi ecc..ecc..E'altrettanto ovvio che a sud della Val di Chiana, Aretino, Marche, Umbria, la stagione sia stata molto vantaggiosa e ricca di soddisfazioni venatorie per un lungo periodo temporale. A fronte di un transito migratorio così numeroso e concentrato di colombacci, non è seguito (almeno per ora)uno svernamento come da circa vent'anni si registrava nel nostro territorio toscano.""     da Rimescolo Renato .   **********************************    Faccio mia le considerazioni di Renato con cui e di cui condivido in toto l'analisi perfetta ! Ahimè perchè chiaramente l'epilogo finale di tutto ciò è ovvio !   Come è ovvio l'esistenza di qualche eccezione .   Un Buon 2025 a tutti di tanta salute e di tanto (ma veramente tanto) star bene !!!!!