FORUM Club Italiano del Colombaccio

Rimescolo

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Risposta #2 il: 17/12/2024 - 22:35
Caro Massimiliano, le tue (nostre) rimostranze sono legittime, purtoppo veniamo "dimenticati" o peggio ancora ignorati da vari organismi di rappresentanza, sia politica che venatoria. Quando sostengo che la gestione del presente e del futuro, in materia venatoria e di sviluppo rurale deve coinvolgere direttamente, non di riflesso, l'intera nostra categoria, mi rivolgo ai vertici di coloro che ci rappresentano. Protestare senza proporre, è una prassi consolidata a tutti i livelli della vita sociale. Finchè non ci assumeremo le responsabilità e offriremo la disponibilità alla gestione delle nuove problematiche rurali/venatorie, continueranno a isolarci sempre di più dalla necessità di salvaguardia del territorio e della selvaggina che lo popola. Occorre a mio avviso programmare iniziative, interventi, progetti condivisi allargati a tutto ciò che comprende la ruralità e la caccia, non escludendo le potenzialità alimentari che essa può produrre e utilizzare. Le nostre istanze vanno esposte e "imposte" nelle sedi opportune con decisione e determinazione, non aspettare scelte o risoluzioni unilaterali dai detrattori la nostra passione. Ci dobbiamo essere convintamente rappresentati e disponibili senza riserve. Il territorio e la selvaggina è di tutti, quindi anche nostra e sappiamo più di altri conservarla e non estinguerla. Auspico protesta e proposta, per gli auguri ci sentiamo più avanti.
La passera è sempre la passera! Solo la fetta di cocomero fresca ci va vicino.........

massimiliano

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Risposta #1 il: 13/12/2024 - 11:18
Il Governo esclude il mondo venatorio dai tavoli di consultazione per la Strategia Nazionale della Biodiversità

Il Ministero dell’Ambiente ha reso noti i nominativi inseriti nel Comitato di gestione e nel Tavolo di consultazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030. Ad un Comitato di Gestione “Istituzionale” formato da rappresentanti di Governo e Regioni, si affianca un Tavolo di Consultazione in cui sono stati nominati una serie infinita di rappresentanti delle più svariate categorie: Animal-ambientalisti, Agricoltori, Commercianti, Artigiani, Industriali, Cooperative, Commercianti… Insomma, tutti tranne i cacciatori. Nessun rappresentante del Mondo Venatorio siederà tra gli stakeholder che saranno consultati in materia di conservazione dell’ambiente e della biodiversità. Come se la nostra categoria non avesse un interesse primario nel governo dei processi che, si spera, porteranno a un miglioramento della qualità dell’ambiente e all’incremento della biodiversità. Il cacciatore è un gestore dell’ambiente, che svolge la propria attività in simbiosi con la natura, migliorandola e conservandola, per poter prelevare gli interessi senza intaccare il capitale faunistico. Come si può pensare di non coinvolgerlo, non sfruttare il bagaglio d’esperienza e la passione dei volontari? Dove sono, adesso, quelli che inneggiavano al “Governo amico”? Come giustificano questo ennesimo schiaffo? Noi, fortunatamente, siamo rimasti coerenti ed equilibrati, giudicando le azioni più che i proclami e la propaganda e, al momento, tirate le somme, il bilancio ci appare davvero misero. Come sempre, quando si parla di caccia, questo esecutivo si dimostra “solo chiacchiere e distintivo” Per questo chiediamo al Ministro dell’Ambiente di rimediare a questa pessima decisione, noi, come sempre siamo disponibili a dare il nostro contributo.