Considero un evento eccezionale quello di una coppia di colombacci che porta a buon fine la cova a metà dicembre, benché si tratta di animali che vivono in cattività è certamente un fatto raro e insolito.
Oggi, con il cambiamento climatico, è possibile osservare il colombaccio, che vive brado, in atteggiamento riproduttivo già a dicembre.
Tutto ciò deve far riflettere quindi che bisogna adeguare anche il prelievo venatorio alla condizione climatica in forte cambiamento. I dati scientifici e il costante monitoraggio che facciamo da tanti anni nel Club, confermano che la specie Columba palumbus è in costante aumento demografico, statisticamente valutato nell'arco di cento anni in media percentuale annua del + 5,3%.
Allora tutto ciò deve essere valutato attentamente affinché la caccia ricopra il ruolo importante, fondamentale nella gestione dell fauna selvatica, però la buona conservazione della specie, nella fattispecie del colombaccio, va regolata con l’unico modo per ora possibile riconducibile soltanto alla caccia.
Quindi se i dati scientifici del monitoraggio stanno a significare la buona salute della specie e prima che la stessa finisca in nociva dovrebbe essere consentito il prelievo venatorio, nel termine stabilito dalla legge fino al dieci febbraio, fermo restando l’inizio della caccia al 1° ottobre, provvedimento già in atto in alcune regioni da molti anni. Quindi tutto ciò al fine di buona conservazione della specie ancora sotto cura parentale e con buone aspettative riguardo al prelievo venatorio sostenibile.
Però la legge, la 157/92, deve essere modificata, il cambiamento climatico incide fortemente nei tempi di nidificazione, è assolutamente necessaria la modifica per equiparare l’Italia ai Key concepts delle altre Nazioni europee geograficamente ricadenti nello stesso parallelo, quindi che hanno condizione climatica simile, mi riferisco alla Francia.
Non è accettabile che in Francia si va a caccia dal 1° gennaio e fino al 20 febbraio ai tordi e al colombaccio tutti i giorni anche il martedì e venerdì, il silenzio venatorio in questo periodo non c’è, e per quale motivo in Italia si chiude al tordo prima della fine di gennaio?
Allora c’è qualcosa che non va come dovrebbe, allora qualcos’altro bisognerà fare se vogliamo rendere questa Europa uguale per tutti, i nostri parlamentari, a Bruxelles, si devono impegnare per cambiare una situazione ormai diventata insostenibile, ma non si devono ricordare poi, del “cacciatore”, soltanto in procinto delle elezioni politiche ....
Il filmato di oggi, le palombine, grazie a Dio, stanno bene e appena possibile, per il momento meglio lasciarle al caldo, documenterò questo avvenimento.
Grazie per l’attenzione, un abbraccio.
Vasco