FORUM Club Italiano del Colombaccio

CAROGNACCIO

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Risposta #7 il: 14/05/2023 - 15:12
A proposito di...corporativismo come non darti ragione Walt.
Ragione al punto di non mantenere la promessa di chiudere per evitare di essere stucchevole.
Quel corporativismo che ci ha portato, noi di Arezzo, a chiamarci "Associazione Colombaccio Arezzo" piuttosto che Club.
Mi ha sempre dato fastidio "club", che sa tanto ti spocchia e presunzione per un gruppo di "passionisti" di un tipo di attività venatoria, la caccia da appostamento fisso,  che si fa da sempre in gruppo.
E da sempre sono per le cose possibili perché l'impossibile difficilmente nel breve si riesce a realizzare.
Per questo è nata l'11 maggio l'Associazione Colombaccio Arezzo che farà di tutto per portare in federazione il
possibile.
Importanza della scienza, bellezza della conoscenza, rispetto della tradizione, insegnamento dell'educazione venatoria saranno queste le regole da rispettare non già quelle all'italiana che fanno ormai parte del "nostro bagaglio culturale".
Sono sicuro che se passi una giornata a caccia in un nostro "appostamento fisso" scopriresti una realtà diversa da quella che immagini.
Ciao

walt46

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Risposta #6 il: 13/05/2023 - 09:01
Si,poi finiamola lì...é vero in Piemonte i richiami vivi sono vietati....e oggi come oggi é forse meglio xche c é un declino marcato degli svernanti..che io nn imputo alla pressione venatoria ma a strani motivi che si sommano....xche in Lomellina pochi km piu in lá ci sono...
Quel che vorrei rimarcare è che nn bisogna fare col colombaccio l errore del corporativismo...per me regole,e chi furbescamente le interpreta,ce ne sono già a sufficenza...tutto qui.Ciao.

CAROGNACCIO

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Risposta #5 il: 13/05/2023 - 07:03
Poi non rispondo più perché il problema diventa esageratamente stucchevole al punto da pensare di uscire di nuovo da quello che io considero essere strumento di divisione e fucina di inimicizie.
Come ben sai il mio colore è ben diverso da quello che politicamente governa la mia regione.
La Toskana però è all'avanguardia in fatto di gestione della attività venatoria.
In special modo in quella normativa.
Hai fatto bene a postare l'art.55 che lo avessero i cacciatori delle Marche e non solo farebbero i salti mortali.
Regione che vai legge e regolamento trovi.
Sei abituato ad andare in Piemonte.
Bene.
Perché non posti l'art.della legge regionale che vieta l'uso dei richiami vivi in quella regione?
Te non avrai mai questi problemi perché andando ai passetti, io andavo nel 1968, non hai distanze da rispettare se non quella fra parata e parata.
E guarda che gli appostamenti fissi, almeno in toskana perché per qui ho presunzione di sapere, non disturbano minimamente quelli come te ed Enrico.
Non disturbano perché devono rispettare una determinata distanza dai valichi appenninici.
La distanza evocata da te si riferisce a quella fra appostamento fisso e appostamento fisso e i 700 metri sono sufficienti per non disturbarci a vicenda.
Vedi Walt, non so te ma Enrico disse un giorno a Francesco che 9referiva la caccia al passetto perché voleva entrare con la fucilata nel mezzo del branco.
Per me è diverso perché se un colombaccio vuole proprio una schioppettata da me deve posarsi dove voglio io e non lui.
Questo anche nel periodo invernale.
In quel periodo spesso sono astista itinerante non oltre 20 km. da casa mia.
Però sempre con il principio che il colombaccio se vuole essere sparato deve accettare di posarsi dove voglio io e non lui.
Penso sia chiaro il concetto.
 

walt46

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Risposta #4 il: 13/05/2023 - 05:24
Art. 55
 
                 Distanze fra gli appostamenti fissi
              (art. 34 della legge regionale n. 3/1994)
 
  1. Nella realizzazione degli appostamenti fissi, nel territorio  di
caccia programmata, deve essere rispettata la distanza minima di  200
metri da altri appostamenti fissi salvo le seguenti eccezioni:
    a) gli appostamenti fissi ai colombacci di cui all'art. 52, comma
2, lettera  b)  devono  essere  costruiti  ad  almeno  700  metri  da
appostamenti dello stesso tipo;
    b) gli appostamenti fissi per  palmipedi  e  trampolieri  di  cui
all'art. 52, comma 2, lettere c) e  d)  devono  essere  costruiti  ad
almeno 400 metri tra loro.
  2. Nel PFVR per la gestione di particolari  territori  la  distanza
tra appostamenti fissi a colombacci di cui al  comma  1,  lettera  a)
puo' essere ridotta fino a metri 350.

CAROGNACCIO

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Risposta #3 il: 12/05/2023 - 21:58
Grazie Walt per la risposta.
Te pensa che quando ho iniziato io a salire sul capanno "per aria" a far volare piccioni non per addestrarli a diventare, loro, viaggiatori ma semplicemente richiami visivi per far fermare i colombacci in transito, FORSE, tu ancora non sapevi il colore dell'uccello BLU come lo chiamano vicino a te.
Sei un lettore e scrittore attento ma stupisce quando parli di 700 metri e di astisti itineranti.
Se rileggi il mio comunicato sulla nascita della "Associazione Colombaccio Arezzo", proprio cosi, volutamente escludendo "CLUB" ma semplicemente Associazione per eliminare quell'aureola di aristocratica supponenza, non trovi rivendicazioni classiste ma semplicemente richiami al fare da parte di chi è stato votato per fare e non per apparire.
La neonata associazione sarà impegnata nel cercare di fare e non nell'apparire per chi caccia da appostamento fisso con i richiami vivi.
Infatti approvi la parte riguardante i dormitori e non solo ma sei troppo.....livornese con quel de'.
Livornesi astisti itineranti da sempre, con gran passione di sparare e far carniere.
Bastia Umbra domani.
Bene, ho letto che sarà presente anche qualcuno della nuova Federazione.
Altro non so non avendo più contatti con loro da un paio di mesi.
Ciò non mi stupisce anzi.
Conferma quello che ho sempre pensato.
Chiudo dicendoti che chi rappresenterà la neonata Associazione aretina ha palle e contropalle per cercare di riportare la federazione agli "scopi costitutivi" del 1998.








walt46

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Risposta #2 il: 12/05/2023 - 18:48
Miei cojoni Pelo e costituenti.....il colombaccio è mio e lo gestisco io,sembra,......chiedo...nn basta con le deleghe e gli appostamenti secondari coprire interi territori e coste ??? Nn bastano 700mt da appostamemto con richiami vivi..??? Il costante aumento della pressione venatoria....é semplicemente CONCORRENZA ( penso agli adepti  itineranti con le aste)....E SONO ALTRI CACCIATORI DUNQUE.
Bene la parte sui dormitori....,dé comunque ....E COMUNQUE LO VEDI AL BRODO SE É LESSO O PECORA....🤣🤣🤣🤣....AUGURI !!!!

CAROGNACCIO

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Risposta #1 il: 11/05/2023 - 23:32
Oggi giovedì 11 maggio alle ore 18 in Arezzo è stato firmato l'atto costitutivo dell'associazione  "Club del Colombaccio Arezzo".
La costituzione dell'associazione era particolarmente sentita fra i cacciatori di colombacci, da appostamento fisso con l'uso di richiami vivi, del capoluogo della provincia aretina.
Naturale sarà il passo successivo consistente nella richiesta di adesione alla nuova federazione del club italiano del colombaccio "rifondato" lo scorso febbraio.
Nel corso degli interventi i presenti hanno TUTTI evidenziato  la necessità di una maggiore attenzione verso le problematiche dei cacciatori di colombacci da appostamento fisso con richiami vivi poco considerate sia dalla vecchia federazione che dalle associazioni venatorie di riferimento.
L'auspicio è che "forze fresche" e motivate possano portare finalmente qualcosa di nuovo nel mondo associativo di riferimento e nella neonata federazione con nuove idee non ancorate solo alla "ricerca" ma alla "sostanza".
I presenti non hanno nascosto la preoccupazione verso un costante aumento della pressione venatoria su quella che è ormai, nell'aretino e non solo, l'unica specie in grado di "non fare appendere il fucile al chiodo".
Cosi come hanno evidenziato la necessità di vigilare su quelle che sono e saranno le scelte adottate in sede regionale sulla gestione di nuove aree di divieto e/o scartellamento di ZRC, sede storica di dormitori di colombacci svernanti.
Per questo motivo fra gli scopi, che sono identici a quelli della federazione, è stato inserito un nuovo punto così formulato.....interagire con istituzioni ed enti centrali o locali ad ogni livello con l'intento di preservare gli habitat naturali e gli ecosistemi costituiti da boschi, macchia mediterranea, e altro ove siano presenti colonie di colombacci sia stanziali che svernanti..
Naturale quindi il coinvolgimento delle associazioni venatorie TUTTE perché è loro tramite che possono essere ottenuti risultati favorevoli per chi caccia colombacci da appostamento fisso.
A breve partirà il tesseramento cui seguirà l'assemblea dei soci per procedere alla nomina degli organi direttivi.