FORUM Club Italiano del Colombaccio

gigi3

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Risposta #8 il: 04/05/2023 - 10:09
insomma vi lasciai a fare polemiche e vi ritrovo ancora a fare polemichema un po di pace quando ciao caro renato e caro franco

CAROGNACCIO

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Risposta #7 il: 02/03/2023 - 15:35
Vero polvere, forse qualcuno ha la coda di paglia ma stona assai scagliare la prima pietra convinto di essere....senza peccato.
Infatti nel Vangelo secondo Giovanni si legge che.....chi è senza peccato scagli la prima pietra.... mentre nel vangelo secondo polvere si legge che
....Chi vuole costringere gli altri alle proprie volontà o interessi ,venatori o economici .....
o che forse nel club c'era chi stava dentro per interessi economici?
Prosegue, facendo lo gnorri, con il secondo passo del suo vangelo scrivendo che
....Purtroppo in molte comunità o associazioni c è chi con la prepotenza e la forza riesce a far valere il suo volere fregandosene delle regole democratiche che sono alla base del rispetto e della collaborazione.....
Presunzione allo stato puro considerato che dimentica di essere stato parte di quel sistema antidemocratico che procedeva al rinnovo delle cariche statutarie infischiandosene che erano di competenza dell'assemblea dei soci.
Infatti se le canta e se le suona quando afferma che..Purtroppo in molte comunità o associazioni c è chi con la prepotenza e la forza riesce a far valere il suo volere fregandosene delle regole democratiche
Vediamo se ora smette di scagliare pietre a vanvera perché gli rimbalzano addosso.

Polvere

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Risposta #6 il: 28/02/2023 - 18:25
Giusto Renato non andrò oltre anche perché inutile
Qualcuno ha la coda di paglia
Sempre con rispetto

CAROGNACCIO

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Risposta #5 il: 27/02/2023 - 12:28
Nessuna polemica,  ci mancherebbe.
È che ancora non si accetta l'idea che, può darsi ma non è certo, dal 4 febbraio (anzi 3 marzo perché quel giorno viene registrato il nuovo atto) qualcosa potrebbe cambiare.
Sicuramente in positivo perché peggio di come è stato impossibile lo sia ancora.
Vedi Renato hai scritto qualcosa di importante e credo nessuno dovrebbe sfruttare il pensiero altrui per andare fuori tema.
Con rinnovata stima anche se ti conosco solo perché abbiamo in comune alcuni amici.

Rimescolo

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Risposta #4 il: 27/02/2023 - 10:20
Non era mia intenzione convincere o imporre, tanto meno innescare inutili, vecchie e dannose polemiche. Se possibile non andiamo oltre...
Con rispetto,
Rimescolo
La passera è sempre la passera! Solo la fetta di cocomero fresca ci va vicino.........

CAROGNACCIO

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Risposta #3 il: 26/02/2023 - 11:16
Che il "polvere", non si sa se di stelle o di quella  impercettibile che si forma sulle penne di colombacci e piccioni, abbia preso a pretesto alcune parole dell'articolo di Renato per sferrare un uppercut al vecchio club del colombaccio si palesa in quello che ha scritto.
Infatti si legge nel j'accuse  del  "polvere".....Chi vuole costringere gli altri alle proprie volontà o interessi ,venatori o economici non cambia niente, dovrebbe essere fuori dalla comunità , animalisti ,super protezionisti e invidiosi non dovrebbero trovare spazio
Purtroppo in molte comunità o associazioni c è chi con la prepotenza e la forza riesce a far valere il suo volere fregandosene delle regole democratiche che sono alla base del rispetto e della collaborazione
Alla faccia.
Dove era il "polvere" se non nella stanza di bottoni di quel direttivo che nel tempo si è "autorigenerato escludendo la votazione" in barba al più elementare concetto associativo che è il rispetto delle regole.
E ha il coraggio di scrivere.....riesce a far valere il suo volere fregandosene delle regole.....
Alla faccia del rispetto delle regole.
Naturalmente non da tutti condivise ma in ogni gruppo di persone che stanno insieme è la maggioranza che vince e non l'unanimità perché quella è dittatura e non democrazia.
Stia in pace il "polvere" perché il 4 febbraio è stata rifondata quella federazione che lui ed altri fecero "scomparire" il 31 dicembre 2021 per il non rispetto e la non conoscenza delle regole statutarie.
Stia tranquillo il "polvere" che la nuova federazione la prima cosa che sarà chiamata a deliberare sarà il rispetto delle regole.
Bravo Renato anche se credo opportuno rivalutare il detto "cacciatori si nasce" perché io non potrei mai diventare quel cacciatore che per il solo "gusto" di sparare corre a fare gli abbattimenti selettivi agli ungulati piuttosto che gli abbattimenti ai "torraioli" oggi in voga tra tanti amici cacciatori.
Ecco Renato,  per questo io non potrei mai diventare cacciatore utile alla società.
Proprio no.
Lascio il compito agli agenti di vigilanza, guardie delle associazioni ambientaliste e non ai cacciatori.
Il cacciatore vero ha il compito di dedicare il tempo disponibile alla ricerca e allo studio dei comportamenti delle specie animali.
Non solo quelle cacciabili.
Il cacciatore vero è quello che rispetta il selvatico premendo il grilletto solo quando è sicuro che l'abbattimento è possibile.
Ogni riferimento al colombaccio sparato solo per sparare non è puramente casuale.
Non lo è perché è dal 1994 che ho l'opzione per la caccia alla selvaggina migratoria.
Non lo è perché da una quindicina di anni il mio fucile se spara spara solo a un colombaccio dall'apertura alla chiusura.
Non lo è perché da sempre il mio sogno è la caccia per specie al fine di qualificare il cacciatore che la pratica e per diminuire la pressione venatoria solo e soltanto su quella specie.
Anzi.
Ultimamente spesso non sparo perché per me l'azione di caccia è conclusa quando il colombaccio è venuto a tiro.
Foto e filmati dell'azione di caccia senza sparo.
Tradotto, catch and release venatorio impossibile da fare con lo schioppo.

Polvere

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Risposta #2 il: 24/02/2023 - 14:52
Bravo Renato mi trovi pienamente d’accordo soprattutto per quanto riguarda le scelte che ogni essere animale ,e l’uomo e il cacciatore lo sono, si scelgono la propria strada da percorrere senza interferenze nel rispetto delle regole ma in libertà
Chi vuole costringere gli altri alle proprie volontà o interessi ,venatori o economici non cambia niente, dovrebbe essere fuori dalla comunità , animalisti ,super protezionisti e invidiosi non dovrebbero trovare spazio
Purtroppo in molte comunità o associazioni c è chi con la prepotenza e la forza riesce a far valere il suo volere fregandosene delle regole democratiche che sono alla base del rispetto e della collaborazione
Anche io come te sono nato e cresciuto in una famiglia di cacciatori e la caccia è nel mio dna è finché avrò un alito di fiato andrò a caccia dei mitici uccelli blu nel modo che ritengo più consono sempre nel rispetto delle regole
L incontro di ieri l altro mi ha riempito di gioia soprattutto perché eravamo un bel gruppo di cacciatori che si rispettano e fanno la stessa caccia veramente un bel gruppo
Non vedo L ora di leggere il tuo libro che non ho dubbi sarà interessante
Concludo dicendo “viva il colombaccio “e la sua caccia in tutte le forme purché rispettose degli altri e delle regole

Rimescolo

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Risposta #1 il: 31/01/2023 - 14:36
Cacciatori si Diventa

Ogni essere umano o animale nasce dalla stessa porta della vita!
Venire al mondo ed essere concepiti non sempre è una scelta, ma è un modo per
proteggere la specie, per migliorarla, per adeguarla al passo dei tempi.
L'essere umano come quello animale si fortifica con le difficoltà, si emancipa, si sviluppa, si inserisce nella società e nell'ambiente in cui sceglie o subisce di vivere la sua vita e quella dei suoi simili.
Lo studio, la ricerca, l'intuito, le convinzioni, l'esperienza soggettiva e di gruppo, concorrono ai cambiamenti e alla nascita di situazioni migliorative di vita, non sempre condivise ma mai rifiutate a priori. Le comodità di spostamento, di alimentazione, di inserimento in ambiti più sicuri e più "democratici", stimolano la specie umana e animale a percorrere strade meno ripide o faticose.
Il cacciatore è un estratto di tutto quello che è vita, ambiente, ricerca scientifica, gestione della fauna e del territorio.
In passato si diventava cacciatori per necessità, soprattutto, perchè la selvaggina cacciata era una pregiata e gradita opportunità di integrazione alimentare.
Dopo si diventava passionisti, perchè cacciare selvaggina comportava coltivare tecniche e strumenti di caccia utili, più o meno etici ma sempre inerenti la cattura a fini alimentari. La conoscenza del territorio, dei selvatici che lo abitavano o lo frequentavano in certe stagioni dell'anno, stimolava il cacciatore attento alla ricerca e allo studio per migliorarsi nelle catture delle prede ambite e "necessarie". L'ascolto verso i cacciatori più scaltri,  più capaci,  più disponibili all'insegnamento della materia venatoria, era consigliato e ambito da giovani cacciatori, curiosi e vogliosi di esercitare la loro passione.
Il cacciatore moderno dovrebbe diventare ed essere identificato, come appartenente alla categoria di una minoranza di passionisti, per necessità e senso civico.
Una minoranza di persone umane che gode del privilegio di essere concessionaria del porto d'armi uso caccia, per tempi e per specie , in periodi consentiti al prelievo di selvaggina non a rischio estinzione, a selvaggina non vocata per certi ambienti, a selvaggina problematica per certi settori, a selvaggina (tutta) pregiata, magra e proteica a scopo alimentare.
Il cacciatore moderno non spara per il gusto di sparare, per questo scopo ci sono i poligoni o campi di tiro, il cacciatore moderno dovrà essere autorizzato alla gestione di specie in esubero, in ambiti riconosciuti, confinati e controllati.
Il cacciatore moderno dovrà essere riconosciuto, accettato e integrato nella società, per le sue integrità morali ed etiche, per la sua preparazione rurale e scientifica dell'ambiente in cui è chiamato ad intervenire.
Il cacciatore moderno non sfida, non mostra, non ostenta, non provoca i detrattori, cerca di dialogare, cerca integrazioni culturali, cerca metodi razionali di gestione e di risoluzione di problematiche venatorie e ambientali.
Il cacciatore moderno dovrà "pretendere" di poter gestire, offrendosi agli organi competenti di controllo e organizzazione del territorio, situazioni di emergenza ma soprattutto di programmazione del futuro della caccia e del prelievo venatorio.
Lunga vita ai cacciatori responsabili, ai cacciatori di emozioni, ai cacciatori fieri e orgogliosi, ai cacciatori che per esercitare la loro passione si portano appresso i cani e altri collaboratori o ausiliari, ai cacciatori che non si sentono osteggiati o combattuti, offesi o denigrati.
 Lunga vita ai cacciatori
La passera è sempre la passera! Solo la fetta di cocomero fresca ci va vicino.........