FORUM Club Italiano del Colombaccio


Denis

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Risposta #8 il: 28/09/2019 - 18:09

Denis

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Risposta #7 il: 20/09/2019 - 11:21
Prevedere non è obbligare.
Tanto più che un piano faunistico venatorio non è una legge dello Stato ma un semplice documento di programmazione per poter esercitare l'attività venatoria.

Per il resto mi sembra che le Tue argomentazioni siano completamente fuori dalla realtà.

Già è tanto che ancora ci permettono di pestare la proprietà altrui, e questo solo per la caccia, figuriamoci se gli agricoltori dovessero rimetterci per favorire il nostro divertimento!


Ho scritto prevedere per semplificare il mio scritto ma avrei potuto scrivere che esistono Linee guida, Leggi, Direttive e modalità varie dettate da Europa su come procedere in agricoltura : Vedi PAC  (POLITICA AGRICOLA COMUNE) e altro…. dove ci stanno anche le incentivazioni x gli agricoltori per procedere su certe linee.

Che il piano faunistico  non é  legge lo dici tu : semplice esempio prova di chiedere in E-R. un appostamento fisso laddove il piano faunistico detta (DETTA)  che il numero non può superare tot.   ecc……
se non é legge questo che cosa é.


A da voi che per un appostamento di caccia al colombaccio potete disseminare boschi e foreste di impalcature ( non certificate e non collaudate) pagando semplicemente una tassa di qualche decina di euro per ogni capanno ....... e che poi ......( non aggiungo altro)

x quanto riguarda il Piano Faunistico Regione E-R. [/size]( 900 pagine) qui sei servito:
Puoi sbizzarrirti e trovare dove parlano di colture a perdere o stoppie da lasciare in atto.
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/caccia/temi/normativa/indirizzi-pianificazione/piano-faunistico-2018/piano-faunistico-venatorio-regionale-2018-2023/view[/font]

[/font]
Detto tra le righe: iI vostro piano faunistico regionale a confronto fa sorridere.[/font]
é composto di appena 275 pagine.

X quanto riguarda  argomentazioni fuori realtà come acceleratori maturazione ed essiccanti anche qui sei servito:

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http://https://www.pastatoscana.it/glifosato-nella-pasta

https://durodisicilia.wordpress.com/2016/04/14/il-parlamento-ue-contro-luso-del-glifosate-per-essiccare-i-raccolti/

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Quando vedi ( come ho visto io questo mese )una piantagione di  girasole al quale ad un certo punto gli vengono trinciate 3 /4 righe di coltura ogni 7/8 righe ciò sta a significare che quello é il passaggio delle ruote del mezzo agricolo che dovrà irrorare qualche sostanza per accelerare l'essiccazione.

Tornando al discorso stoppie da lasciare e colture a perdere dettate o non dettate agli agricoltori ovvio che ci dovranno essere anche i dovuti controlli da ambo le parti e ovvio che dovranno essere soddisfacenti altrimenti é come non dettarle.[/size]
Forse scritto così son stato più chiaro nel mio pensiero... ma non c'è dubbio che le mie argomentazioni non sono fuori realtà.
A proposito tornando alle stoppie da non arare precocemente sembra che l'Europa abbia ( forse ) o farà  passo indietro sul mulching...parola strana che significa : aratura precoce quale concimazione biologica ma quale biologico che quando é tutto arato non vi è più nessun nutrimento per le specie selvatiche.
Un saluto Giamp.


 

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giamp50

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Risposta #6 il: 19/09/2019 - 23:25
Prevedere non è obbligare.
Tanto più che un piano faunistico venatorio non è una legge dello Stato ma un semplice documento di programmazione per poter esercitare l'attività venatoria.

Per il resto mi sembra che le Tue argomentazioni siano completamente fuori dalla realtà.

Già è tanto che ancora ci permettono di pestare la proprietà altrui, e questo solo per la caccia, figuriamoci se gli agricoltori dovessero rimetterci per favorire il nostro divertimento!

Denis

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Risposta #5 il: 18/09/2019 - 17:09
Non conosco il vostro piano faunistico ma quello della regione Emilia-Romagna( totale 900 pagine) prevede anche colture a perdere e stoppie da lasciare in atto ma purtroppo lo prevede solo sulla carta visto che non succede.
Il problema sta lì che nessuno controlla, nessuno si lamenta e le grosse cooperative agricole ci sguazzano in questa ignoranza, disinformazione e non curanza.
Altro che soldi da dare o non dare: l' agricoltore fa quel che gli parre per non parlare di pesticidi, doppie e triple colture annuali su un solo appezzamento di terreno, ed anche acceleratori chimici cancerogeni per portare a maturazione ed essicazione i cereali...
Ho visto un girasole trattato seccarsi in meno di una settimana e chi sa quelle tortore e colombacci ........e chi li mangerà.

giamp50

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Risposta #4 il: 18/09/2019 - 15:03
Ci sono Denis, ci sono, necessità agronomiche, colturali ed economiche.

In Italia non vi è alcun obbligo nei tempi di aratura.
Solo per le trinciature nei terreni a riposo dove gli agricoltori prendono un contributo e per i terreni con piantumazioni a legno.

Se si vogliono terreni a disposizione della fauna bisogna pagare i proprietari dei terreni, questo è il concetto e la pratica.
Ciao.

Denis

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Risposta #3 il: 18/09/2019 - 09:02
Che c'entra Giamp che noi andiamo a divertirci.
Indipendentemente dal fatto che esista o non esista l'attività venatoria in altri paesi le stoppie sono tutelate con il divieto delle arature fino alla fine del periodo della migrazione autunnale.
In Scozia ho visto seminare il grano alla fine di marzo con dei raccolti superiori ai nostri.
Dove sta tutta questa necessità di arare i campi già fin dalla fine di luglio.
Dove sta la necessità di seminare in agosto quando la crescita del grano rimane bloccata fino alla primavera.
E perfino prevvisto nei piani faunistici che debbano essere lasciate in atto le stoppie come don prevviste le colture a perdere
Il problema é che questo rimane scritto sulla carta visto che non viene rispettato.

giamp50

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Risposta #2 il: 17/09/2019 - 21:54
Ovvio che anche le attività agricole, come qualsiasi altra attività produttiva, soggiaccia a convenienze economiche.
Ma non è una novità.
Dalla fine degli anni cinquanta è iniziato lo stravolgimento delle colture, delle tecniche di coltivazione e l'immissione massiccia di prodotti chimici e di conseguenza lo stravolgimento del territorio stesso e la sua resa sempre più inospitale e spesso mortale per gli esseri viventi che in esso vivono e vi si cibano.
Questo è il mercato, per sopravvivere devi essere concorrenziale.

Certo è che, se si smettesse di sprecare risorse per immissioni artificiali e quant'altro ed invece si usassero per colture a perdere chimicamente non inquinate ed anche stoppie rinviate, forse si avrebbe qualche risultato in più.

Comunque sempre da tenere presente che gli agricoltori lavorano e che noi invece andiamo per le campagne per divertirci.
Sostanziale differenza!

Denis

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Risposta #1 il: 17/09/2019 - 19:11
Che dire se non che : dove stanno ambientalisti, anticaccia, Europa !!??