No, sono sempre stato e sempre sarò contrario, anzi contrarissimo, a qualsiasi diversificazione di licenza da caccia per specie.
Ritengo che il Cacciatore debba vivere giornalmente nella natura e contribuire al suo migliore mantenimento e pertanto gli si debba consentire di raccogliere stagionalmente i frutti che mano mano maturano a seconda delle Sue preferenze spirituali.
E si, perché è una scelta dello spirito preferire per quella mattina nutrirsi della canizza di una muta, oppure dell'immobilità statuaria della ferma o del perfetto lavoro di volantini e palpe con conseguente sempre affascinante curata del branco.
Ciò che a mio avviso dovrebbero essere invece recuperati, insegnati, propagandati e normativamente incentivati sono i Canoni Classici attraverso cui ci si dovrebbe deliziare dell'azione di caccia su ogni specie animale cacciabile in quanto prelevabile in base ad un concetto generale ed esclusivo di corretta Gestione.