FORUM Club Italiano del Colombaccio

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #104 il: 08/08/2019 - 13:59
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 98 4
dall'ATC dai cacciatori residenti in altri Ambiti, o che abbiano scelto altri Ambiti, nel rispetto delle priorità
fissate dalla L.R. 7/95, art. 15, comma 4.
Ai fini dell'esercizio venatorio a tutte le specie consentite, escluse lepre, fagiano, starna, coturnice,
pernice rossa e ungulati, ogni cacciatore residente nella regione Marche ha diritto di accesso gratuito, ai
sensi dell'art. 15, comma 7, della L.R. 7/95, in tutti gli AA.TT.CC. istituiti nella Regione una volta assolto
il pagamento della quota di iscrizione, almeno ad un ATC.
Tesserino di caccia
AI fine di consentire un ordinato e disciplinato svolgimento dell'attività venatoria, i titolari di licenza per
l'esercizio della caccia devono essere in possesso di apposito tesserino predisposto ai sensi dell'art. 29
della legge regionale sulla caccia.
Il tesserino, valido su tutto il territorio nazionale, è rilasciato gratuitamente dalla Regione, tramite
l'Amministrazione comunale nel cui territorio il richiedente ha la residenza. Il Comitato di gestione di ogni
ATC. provvede a compilare la parte anagrafica del cacciatore e a consegnare, ad ogni Comune
ricadente nel territorio di propria competenza, i tesserini di caccia per coloro che sono in regola con le
norme di iscrizione.
Per ogni giornata di caccia l'intestatario del tesserino deve barrare sullo stesso con una crocetta (X) o
un punto (e), in modo indelebile e negli spazi all'uopo destinati, le seguenti informazioni sul foglio
relativo al giorno di caccia: il giorno; il mese; l'ATC. prescelto; se caccia in Azienda faunisticovenatoria; se caccia in Azienda agri-turistica venatoria; se caccia fuori Regione e la forma di caccia; se
utilizza le due giornate aggiuntive da appostamento (02 ottobre - 30 novembre); se caccia il cinghiale.
Il cacciatore deve annotare in modo indelebile negli appositi spazi del tesserino personale, il numero di
capi di selvaggina stanziale e migratoria, dopo gli abbattimenti accertati.
Per la lepre, il fagiano e la starna deve essere indicato anche il relativo sesso.
Qualora i capi della specie beccaccia e di fauna stanziale, con esclusione della volpe e del cinghiale,
vengano depositati, si deve apporre un cerchio (O) intorno alla rispettiva crocetta.
Per tutte le altre specie, al termine della giornata di caccia deve essere indicato negli appositi spazi
riferiti alla specie, il numero dei capi abbattuti.
I cacciatori non residenti nella Regione Marche, per praticare l'esercizio venatorio, devono essere in
possesso del tesserino rilasciato dalla Regione di residenza ed essere in regola con le norme di
iscrizione aIl'ATC. prescelto nella Regione Marche. Gli stessi, possono prelevare le specie di
selvaggina, se consentite anche nella regione di provenienza, nei periodi stabiliti dai rispettivi calendari.
La Giunta regionale determina il numero massimo dei cacciatori non residenti ammissibili nelle Marche,
regolamentandone l'accesso. I dati risultanti sono comunicati ad ogni singolo ATC..
Ai fini del rilascio del tesserino di cui ai punti precedenti ai cittadini della Repubblica di San Marino, la
Giunta regionale provvede a trasmettere all'Organo della Repubblica stessa un numero di tesserini pari
a quello dei richiedenti.
I cacciatori debbono riconsegnare, anche a mezzo posta o tramite le Associazioni venatorie, all'ATC. il
tesserino di caccia entro il 29.02.2020.
REGIONE MARCHE
GIUNTA REGIONALE
Delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 98 l.
Allenamento ed uso dei cani
L'allenamento dei cani da caccia è consentito nel territorio regionale, dietro pagamento della quota di
iscrizione ad un A.T.C. della Regione Marche, a far data dal 17 al 31 agosto, tutti giorni con esclusione del
martedì e venerdì dalle ore 6:00 alle ore 19:00. !\lei mese di settembre nelle giornate del 02, 05 e 09, dalle
ore 6:00 alle ore 19:00. L'allenamento è consentito sulle stoppie, su calanchi e sui terreni incolti, nei boschi,
lungo i corsi d'acqua, sui prati naturali ed anche su quelli artificiali, su coltivazioni di barbabietole a condizione
che non si arrechi danno alle colture. comunque vietato a meno di m. 200 dal confine delle aziende
faunistico-venatorie e delle aziende agri-turistico-venatorie.
Per l'allenamento e l'esercizio venatorio ogni cacciatore può utilizzare contemporaneamente non più di due
cani o non più di sei cani segugio; per la caccia alla lepre ed alla volpe ogni squadra composta da due o tre
cacciatori non può comunque utilizzare contemporaneamente più di sei cani di qualsiasi, categoria, compresi
i meticci.
Dopo la chiusura della stagione venatoria è consentito l'allenamento dei cani da caccia nei mesi di febbraio e
marzo nei soli giorni di mercoledì, sabato e domenica. La Giunta Regionale sentiti gli M.TI.CC. individua le
località idonee allo scopo e gli orari giornalieri.
Uso, addestramento ed allenamento del falco
Per l'esercizio venatorio con l'uso del falco valgono le disposizioni previste per l'attività venatoria relative
al prelievo di fauna stanziale emigratoria.
La Giunta regionale, previa verifica di idoneità, può individuare aree destinate all'addestramento e
all'allenamento dei falchi e definire gli eventuali criteri di funzionamento.
Aree di rispetto
Le aree di rispetto funzionali all'incremento della fauna stanziale previste dall'art. 1 Obis della L.R. 7/95 e
regolamentate dalla D.G.R. n. 951 del 09/07/2018 sono delirnitate e segnalate da apposite tabelle con
colore di fondo giallo e scritta nera, riportante la dicitura "AREA DI RISPETTO - CACCIA
REGOLAMENTATA - L.R. 7/95 ART. 10 BIS ".
L'accesso alle Aree di Rispetto è consentito a tutti gli iscritti all'ATC di riferimento nel rispetto delle
modalità contenute nel Piano di Gestione.
Pertanto, ogni cacciatore è tenuto ad assumere presso l'ATC dove territorialmente insiste l'Area di
rispetto, le necessarie informazioni per l'eventuale esercizio venatorio.
Aziende Faunistico-Venatorie ed Aziende Agri-Turistico-Venatorie
Le aziende faunistico-venatorie, fermo restando quanto disposto dal vigente regolamento, sono
assoggettate alle limitazioni di tempo e di capi stabilite dal presente calendario.
Nel territorio delle aziende agri-turistico-venatorie l'immissione e la caccia di fauna selvatica di
allevamento è consentita per tutta la stagione venatoria, fermo restando il divieto di sparo nei giorni di
martedì e venerdì.
REGIONE MARCHE seduta del fPa9l
GIUNTA REGIONALE - 7 AGO. 2019 L::J
Delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 98 4
Il prelievo venatorio delle specie migratorie è consentito solamente ai proprietari e conduttori di fondi
compresi nell'azienda stessa, ai sensi dell'art.17 del R.R. 41/95 e s.m.i., ed è assoggettato alle
prescrizioni di tempo e di capi stabiliti dal presente calendario venatorio.
Divieti e limitazioni
Tra i casi espressamente previsti da leggi e regolamenti vigenti si evidenziano i seguenti divieti e
limitazioni:
- abbattere, catturare o detenere esemplari di qualsiasi specie di mammiferi e uccelli appartenenti alla
fauna selvatica non compresi tra le specie cacciabili, fatta eccezione per to
arvicole, talpe e ratti;
pi propriamente detti,
- vendere, detenere per vendere, acquistare uccelli vivi o morti nonché
derivabili facilmente riconoscibili appartenenti alla fauna selvatica fatta ec
reale, pernice rossa, pernice di Sardegna, starna, fagiano, colombaccio;
loro
cezio
parti o prodotti
ne per germano
- l'uso di bocconi avvelenati;
- cacciare quando il territorio è coperto in tutto o per la maggior parte di neve. comunque
consentita la caccia a palmipedi e trampolieri, ad esclusione della beccaccia, negli specchi
d'acqua artificiali, laghi, stagni e acquitrini, purché non siano in tutto o nella maggior parte coperti
da ghiaccio entro un massimo di metri 50 dalle relative rive o argini.
- cacciare negli stagni, nelle paludi e negli specchi d'acqua artificiali in tutto o nella maggior parte
coperti da ghiaccio o su terreni allagati da piene di fiume;
- cacciare in forma vagante su terreni con le seguenti colture in atto: coltivazioni erbacee da seme
o frutto; frutteti specializzati; vigneti e oliveti specializzati fino alla data del raccolto; coltivazioni di
soia, di riso, nonché di mais per la produzione di seme o frutto fino alla data del raccolto; vivai,
terreni in imboschimento fino a cinque anni; coltivazioni orticole e floreali di pieno campo;
- cacciare nei soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco (Art. 10, comma 1, L. 353/2000);
- non è consentita la caccia da appostamento, sotto qualsiasi forma, al beccaccino;
- non è consentita la posta alla beccaccia
Ai fini di conservazione della fauna stanziale, nonché per evitare massicce concentrazione di cacciatori
con conseguenti possibili danni alle colture agricole, ai cacciatori non residenti nella Regione Marche ­
fermo restando quanto sarà stabilito dai nuovi accordi da sottoscrivere tra le Regioni Abruzzo, Lazio,
Umbria ed Emilia Romagna - il prelievo venatorio è consentito esclusivamente nei periodi che risultano
comuni ai rispettivi calendari venatori, a decorrere dal 15 settembre 2019.
Tale disposizione non si applica per i cacciatori residenti fuori regione che praticano la caccia al
cinghiale nella forma della braccata o della girata e che risultano regolarmente iscritti in una squadra
marchigiana.
Il funzionamento degli appostamenti fissi ai colombacci e la relativa tabellazione sono limitati al periodo
02 ottobre - 14 novembre 2019.
REGIONE MARCHE
GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
Sanzioni
Il contravventore alle disposizioni contenute nel presente calendario venatorio è soggetto alle sanzioni
previste dalla legge 11 febbraio 1992, n. 157 e dalla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7.
RETE NATURA 2000
Zone di protezione Speciale (Z.P.S.) e Siti d'Importanza Comunitaria (S.I.C.)
Nelle Zone di Protezione Speciale e nei Siti d'Importanza Comunitaria valgono le seguenti prescrizioni.
a)     E' vietato l'esercizio dell'attività venatoria nel mese di gennaio, con l'eccezione della caccia da
appostamento fisso e temporaneo e in forma vagante nelle giornate di sabato e domenica,
nonché con l'eccezione della caccia agli ungulati.
b) Non è consentita la preapertura dell'attività venatoria, con l'eccezione della caccia di selezione
agli ungulati.
c) E' vietato l'esercizio della attività venatoria in deroga ai sensi dell'art. 9, paragrafo 1, lett. c) della
direttiva 79/409CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979.
d)     E' vietato l'utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all'interno delle zone umide, quali laghi
naturali ed artificiali, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune di acqua dolce, salata, salmastra,
corsi naturali, classificati di classe I dall'articolo 29 della NTA del PPAR, e corsi d'acqua artificiali,
nonché nel raggio di 150 m dalle rive più esterne a partire dalla stagione venatoria 2008/2009.
e)     E' vietata la pratica dello sparo al nido nello svolgimento dell'attività di controllo demografico
delle popolazione di corvidi. Il controllo demografico delle popolazioni di corvidi è comunque
vietato nelle aree di presenza dellanario (Falco biarmicus).
f) E' vietato l'abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Combattente (Philomacus pugnax)
e Moretta (Aythia fuligula).
g) E' vietato lo svolgimento dell'attività di addestramento di cani da caccia prima dell'1 o settembre e
. dopo la chiusura della stagione venatoria. Sono fatte salve le zone di cui all'art. 10, comma 8,
lett. e) della legge 157/92 sottoposte a procedura di valutazione positiva ai sensi dell'art. 5, del
DPR. 8 settembre 1997, n. 357 e successive modificazioni.
h)     E' vietata la costituzione di nuove zone per l'allenamento e l'addestramento dei cani e per le gare
cinofile, nonché l'ampliamento di quelle esistenti; fatte salve quelle sottoposte a valutazione
positiva ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e successive modificazioni; quelle
già esistenti potranno essere rinnovate nell'ambito delle previsioni del Piano faunistico venatorio
provinciale e del relativo regolamento, previa valutazione d'incidenza.
i)     Sono vietati la distruzione o il danneggiamento intenzionale di nidi e ricoveri di uccelli; è vietato,
altresì, disturbare deliberatamente le specie di uccelli durante il periodo di riproduzione e
dipendenza.
j)     Nella caccia al cinghiale in braccata, se compatibile con gli eventuali Piani di azione che
interessino il territorio regionale (es. Piano di azione per la tutela dell'Orso morsicano), valgono
le seguenti disposizioni:
1) La muta è costituita da un numero di cani non superiore a dodici;
2) Dalla stagione venatoria 2009-2010 la localizzazione preventiva della zona di rimessa del cinghiale
sarà effettuata con un cane specializzato con funzioni di limiere;
3) Durante l'esecuzione della braccata lo scioglimento della muta avviene solo in accertata presenza del
cinghiale nella lestra. ~
~
REGIONE MARCHE seduta del fPa9l
GIUNTA REGIONALE ~
Delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 98 4
Ulteriori Prescrizione nelle ZPS
a) E' vietata l'immissione in ambiente naturale di specie animale alloctone o, seppure autoctone
non appartenenti a popolazioni locali. Sono fatti salvi:
gli interventi a recuperi e ripristini ambientali in campo faunistica attraverso: la reintroduzione
di specie o popolazioni autoctone estinte localmente; i ripopolamenti di specie autoctone in
imminente rischiosi estinzione; le introduzione di specie in pericolo di estinzione sulla base di
Piani di Azione azionali o di altri piani di tutela. In particolare, per quanto riguarda le specie
dell'allegato D del DPR n.357/97 e le specie dell'allegato 1 della Direttiva 79/409, detti
interventi dovranno essere attuati secondo i disposti dell'art.12 del medesimo DPR 357/97;
le attività zootecniche.
b)     Le immissioni faunistiche a scopo venatorio, comprese quelle finalizzate all'addestramento cani,
sono consentite solo con soggetti appartenenti a specie e popolazioni autoctone provenienti da
allevamenti nazionali, da zone di ripopolamento e cattura, da centri pubblici e privati di
riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale, insistenti sul medesimo territorio, previa
valutazione di incidenza.
c)     Le immissioni faunistiche a scopo alieutico sono consentite, tranne che in stagni, fontanili e corsi
d'acqua temporanei solo con soggetti appartenenti a specie e popolazioni autoctone provenienti
da incubatoi di valle presenti sul territorio regionale, previa valutazione di incidenza.
d)     Le immissioni faunistiche previste nelle precedenti lettere b) e c) potranno essere effettuate
qualora i rispettivi strumenti di pianificazione (Piano faunistico venatorio provinciale e Carta ittica)
siano sottoposti con esito positivo a valutazione di incidenza.
e)     La circolazione motorizzata fuori strada, lungo i sentieri destinati alla circolazione dei pedoni, le
piste forestali e le altre strade non di uso pubblico è consentita solo ai mezzi agricoli e forestali,
ai mezzi di soccorso, di controllo e di sorveglianza, compreso il monitoraggio di Rete Natura
2000, di manutenzione delle infrastrutture, inoltre ai mezzi necessari all'accesso al fondo e
all'azienda da parte degli aventi diritto, in qualità di proprietari, lavoratori e gestori e ai fini
dell'acceso agli appostamenti fissi di caccia, definiti dall' art. 31 della L.R. 7/95, da parte delle
persone autorizzate alla loro utilizzazione e gestione esclusivamente durante la stagione
venatoria.
Per quanto sopra non disposto valgono le disposizioni del vigente calendario venatorio.
Ulteriori prescrizioni sito/specifiche della valutazione d'incidenza
Le seguenti prescrizioni sito specifiche sono state individuate sulla base dei contenuti nella Banca dati
Natura 2000 Marche e degli elementi rilevati in fase istruttoria, indicati nell'omonimo documento, con
particolare riguardo agli indirizzi precauzionali per:
le specie avifaunistiche non oggetto di prelievo venatorio nidificanti a terra, in riferimento
all'allenamento e all'uso cani;
i rapaci necrofagi occasionali, alcuni galliformi e columbiformi, l'avifauna acquatica e il Lupo in
riferimento alle problematiche determinate dall'uso di munizioni contenenti piombo;
i rapaci rupicoli, con riferimento alla caccia da appostamento fisso o da altane;
le specie acquatiche non cacciabili, con riferimento al rischio di confusione con le specie
cacciabili dell'avifauna acquatica e alla riduzione del disturbo venatorio e di quello arrecato
dall'attività di addestramento e allenamento dei cani da caccia e dalle gare cinofile;

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #103 il: 08/08/2019 - 13:48
Calendario Venatorio 2019/20.

REGIONE MARCHE    GIUNTA REGIONALE  seduta del 7/08/2019
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE delibera 984
ADUNANZA N. _-=-2-=..6.::....9__ LEGISLATURA N. __X____
DE/PN/SVM Oggetto: L.R. n. 7/95, art. 30 - Calendario venatorio regionale

 
Mercoledì 7 agosto 2019, nella sede della Regione Marche, ad Ancona,

in via Gentile da Fabriano, si è riunita la Giunta regionale, convocata

in via straordinaria.

Sono presenti:
- LUCA CERISCIaLI Presidente

- MANUELA BORA Assessore

- FABRIZIO CESETTI Assessore

- MaRENO PIERONI Assessore

- ANGELO SCIAPICHETTI Assessore

Sono assenti:
- ANNA CASINI     Vicepresidente
- LORETTA BRAVI     Assessore
Constatato il numero legale per la validità dell' adunanza, assume la

Presidenza il Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscio1i. Assiste

alla seduta il Segretario della Giunta regionale, Deborah Gira1di.

Riferisce in qualità di re1atore l'Assessore Moreno Pieroni.
La deliberazione in oggetto è approvata all'unanimità dei presenti.
NOTE DELLA SEGRETERIA DELLA GIUNTA
Inviata per gli adempimenti di competenza     Proposta o richiesta di parere trasmessa al Presidente
del Consiglio regionale il __________
alla struttura organizzati va: ________

prot. n. _______

alla P.O. di spesa: ___________
al Presidente del Consiglio regionale     L'INCARICATO
alla redazione del Bollettino ufficiale
11__________
L'INCARICATO
seduta del
GIUNTA REGIONALE 7 AGO. 201~
Delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 984
REGIONE MARCHE
OGGETTO: L.r. n. 7/95, art. 30 - Calendario venatorio regionale 2019/2020.
LA GIUNTA REGIONALE
VISTO il documento istruttorio riportato in calce alla presente deliberazione, predisposto dalla P.F.
Caccia e Pesca nelle acque interne dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto;
RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, deliberare
in merito;
VISTO il parere favorevole di cui all'art.16 bis della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20, sotto il profilo
di legittimità e della regolarità tecnica del Dirigente della P.F. Caccia e Pesca nelle acque interne che
contiene il parere favorevole, e l'attestazione dello stesso che dalla deliberazione non deriva né può
derivare alcun impegno di spesa a carico della Regione;
VISTA la proposta del Dirigente del Servizio Sviluppo e Valorizzazione delle Marche;
VISTO l'articolo 28 dello statuto della Regione;
Con la votazione, resa in forma palese, riportata a pagina 1,
DELIBERA
- approvare il Calendario venatorio regionale, per la stagione 2019/2020, di cui all'allegato A) parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione.

ALLEGATO A)
CALENDARIO VENATORIO REGIONALE 2019 - 2020
La stagione venatoria ha inizio il 01 settembre 2019 e termina il 30 gennaio 2020.

Le specie di selvaggina cacciabili sono le seguenti:

a) tortora (Streptopelia turtur): dal 01 settembre al 20 ottobre;

b) merlo: dal 15 settembre al 30 dicembre;

c) quaglia: dall'11 settembre al 30 dicembre;

d) alzavola, germano reale e marzaiola: dal 01 settembre al19 gennaio 2020;

e) ghiandaia, gazza, cornacchia grigia e colombaccio:

dal 01 settembre al 15 settembre;

dal 02 ottobre al 30 gennaio 2020;

f) lepre, coniglio selvatico, starna, fagiano, pernice rossa:

dal 15 settembre all'08 dicembre;

è fatto divieto di caccia:

• alla starna ed alla coturnice sull'intero territorio dell'ATC PS2;
• alla starna sull'intero territorio dell'ATC AN1;
• alla pernice rossa sull'intero territorio dell'ATC MC1;
g) allodola: dal 02 ottobre al 30 dicembre;
h) tordo bottaccio, cesena, tordo sassello, canapiglia, codone, fischione, mestolone, moriglione,
pavoncella, beccaccino, porciglione, frullino, volpe, folaga, gallinella d'acqua: dal 15 settembre al
30 gennaio 2020;

i) moretta: dal 13 ottobre al 30 gennaio 2020;

j) combattente: dal 15 settembre al 31 ottobre;

k) cinghiale: mercoledì, sabato e domenica nei giorni:

- Provincia di Pesaro e Urbino dal 02 Novembre al 29 Gennaio 2020;

- Provincia di Ancona dal 02 Novembre al 29 Gennaio 2020;

REGIONE MARCHE seduta del lPa9l
GIUNTA REGIONALE L::J
Delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 984
Provincia di Macerata domenica 20 ottobre e domenica 27 Ottobre e dal 02 Novembre al
29 Gennaio 2020;
Provincia di Fermo dal 13 Ottobre al 12 Gennaio 2020;
Provincia di Ascoli Piceno 13 Ottobre al12 Gennaio 2020;
I)     coturnice: dal 06 ottobre al 30 novembre secondo quanto stabilito dal Piano di Gestione
Nazionale per la Coturnice Approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,
le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano;
m)    beccaccia: dal 02 ottobre al 30 gennaio 2020;
con eventuale sospensione del prelievo al verificarsi delle seguenti condizioni:

1) mantenimento delle temperature medie al disotto dello zero termico oltre 4 giorni consecutivi;

2)     presenza continuativa di copertura nevosa al di sopra dei m, 300 s,l.m, per più di tre giorni;
3)     presenza uniforme di terreni innevati sul livello del mare oltre le 48 ore,
Le specie di selvaggina sopra elencate sono cacciabili:
•     settembre: domenica 01 - mercoledì 04 - sabato 07 - domenica 08 - mercoledì 11 - giovedì 12
- domenica 15 - mercoledì 18 - sabato 21 - domenica 22 - mercoledì 25 - sabato 28 - domenica
29;
•     dal 02 ottobre al 30 gennaio 2020: tre giorni a scelta del cacciatore, esclusi martedì e venerdì.
•     dal 02 ottobre al 30 novembre: la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria è consentita
per altri due giorni a settimana con esclusione comunque del martedì e del venerdì, con l'obbligo da
parte del cacciatore di raggiungere e lasciare il sito di caccia con l'arma scarica e in custodia e con
l'ausilio del cane per il recupero della selvaggina abbattuta,
Il prelievo della specie lepre, fagiano, starna, pernice rossa, cinghiale e coniglio selvatico è consentito
nelle sole giornate di mercoledì, sabato e domenica,
Nei giorni 01 - 04 - 07 settembre, è consentito il prelievo delle seguenti specie nelle modalità e negli
orari di seguito indicati:
•     tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, alzavola, germano reale e marzaiola: dalle
ore 5:30 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00,
Nei giorni 08, 11 e 12 settembre, è consentito il prelievo delle seguenti specie nelle modalità e negli
orari di seguito indicati:
•     tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, alzavola, germano reale e marzaiola: dalle
ore 5:30 alle ore 12:00,
Nei giorni 01 - 04 - 07 - 08 - 11 e 12 settembre:
- L'esercizio dell'attività venatoria è consentito da appostamento, senza l'ausilio del cane, con
l'obbligo da parte del cacciatore di raggiungere e lasciare il sito di caccia con l'arma scarica ed in
REGIONE MARCHE spstwa del lPa9.l
GIUNTA REGIONALE - 7 AcU. 2019 ~
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
custodia. Nelle suddette giornate gli appostamenti temporanei, oltre al sostare dietro a riparo
naturale, possono essere realizzati solo con materiale artificiale.
E' vietato segnare in qualsiasi modo e con qualunque mezzo il luogo in cui si allestirà
l'appostamento temporaneo.
- L'occupazione del sito e l'installazione degli appostamenti temporanei non possono essere
effettuati prima di 12 ore dall'orario di caccia.
L'occupazione dell'appostamento eventualmente realizzato o segnalato nelle 12 ore antecedenti
l'apertura della caccia, dovrà essere occupato entro la mezz'ora successiva all'orario di inizio
dell'attività venatoria. (Le prescrizioni contenute negli ultimi tre paragrafi non si applicano nelle
Aziende faunistico venatorie e nelle Aziende agri-turistiche venatorie).
Nei giorni 11 e 12 settembre è consentita la caccia alla quaglia dalle ore 5:30 alle ore 12:00, con l'uso

del cane, esclusivamente nelle stoppie (per stoppie si intendono i residui di colture erbacee rimaste nei

campi dopo le operazioni di raccolta del seme), nei terreni ritirati dalle produzioni agricole, sui prati

naturali ed artificiali, su coltivazioni di barbabietole e medicai non da seme, a condizione che non si

arrechino danni alle colture.

Per queste giornate il cacciatore che esercita il prelievo venatorio della quaglia deve indossare

obbligatoriamente un capo di abbigliamento (giubbetto o pettorina o copricapo) di colore arancione,

rosso o giallo.

In tutte le giornate di preapertura è consentito l'utilizzo del cane esclusivamente per il recupero della

selvaggina abbattuta obbligatoriamente con il fucile scarico e in custodia e per un massimo di trenta

minuti dalla fine dell'orario di caccia (12:00-12.30 e 19:00-19:30)

La Giunta regionale potrà vietare la caccia alla starna, alla coturnice, alla pernice rossa e al combattente

su proposta dei Comitati di gestione degli AATT.CC.

Regolamento di caccia
L'esercizio venatorio ha inizio e termine secondo gli orari di seguito indicati:

settembre: dal 01 al15 - ore 5:30/19:30

dal 16 al 30 - ore 6:00 /19:15

ottobre: dal 01 al 26 - ore 6:00 / 19:00 termine orario legale

dal 27 al 31 - 5:30/17:15

novembre: dal 01 al15 - ore 5:30/17:15

dal 16 al 30 ore 5:50 /17:00

dicembre: dal 01 al15 - ore 6:00 /16:40

dal 16 al 31 - ore 6:00 /16:45

gennaio: dal 01 al15 - ore 6:00 /17:15

dal 16 al31 - ore 5:50/17:45

REGIONE MARCHE seduta del lPa9l
GIUNTA REGIONALE . 7 AGO. 201~ L::J
Delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 98 4
Fa eccezione:
- La caccia alla beccaccia inizia un'ora dopo rispetto agli orari di cui sopra.
Per ogni giornata di caccia è consentito a ciascun titolare di licenza abbattere i seguenti capi di selvaggina:
a) selvaggina stanziale:
1) lepre - n. 1 capo, con un numero di capi complessivi annui pari a 8; per la specie lepre tale limite
non si applica nelle Aziende Faunistiche Venatorie;
2) coturnice: secondo quanto stabilito con il Piano di Gestione;
3) fagiano, starna, pernice rossa e coniglio selvatico - n. 2 capi non cumulabili con lepre e coturnice
(qualora consentito);
4) cinghiale - n. 5 capi;
le specie elencate ai punti 1, 2 e 3 sono abbattibili nel numero massimo di due capi di cui una sola lepre
e una sola coturnice (quest'ultima qualora consentita);
b) selvaggina migratoria:
1) quaglie e tortore - n. 10 capi complessivi;

2) tordi, merli e cesene - n. 15 capi complessivi;

3) trampolieri e palmipedi - n. 8 capi complessivi;

4) colombacci - n. 6 capi, fatta eccezione nel periodo 1 ottobre/15 novembre in cui è consentito il

prelievo di n. 10 capi;
5) beccacce - n. 3 capi giornalieri (nei mesi di ottobre, novembre e dicembre) n. 2 capi giornalieri
(nel mese di gennaio).
Il numero massimo di capi abbattibili giornalmente appartenenti alle specie di cui alle lett. a) e b) non
può superare complessivamente i 20 capi. Per le altre specie non elencate, il numero massimo
consentito è complessivamente di 15 capi.
Per la specie allodola il carniere giornaliero è di 10 capi/cacciatore, con un massimo stagionale di 50
capi/cacciatore.
Per la specie quaglia il carniere massimo stagionale è di 50 capi/cacciatore.
Per la specie codone il carniere giornaliero è di 5 capi, con un massimo stagionale di 25 capi per
cacciatore.
Per la specie pavoncella il carniere giornaliero è di 5 capi/cacciatore, con un massimo stagionale di 30
capi/cacciatore.
Per la specie combattente il carniere giornaliero è di 5 capi/cacciatore con un massimo stagionale di 20
capi/cacciatore;
Per la specie beccaccia il carniere massimo stagionale è di 20 capi/cacciatore;
REGIONE MARCHE seduta del lPa9l
GIUNTA REGIONALE ~
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
Per la specie beccaccino il carniere massimo stagionale è di 40 capi/cacciatore;

Per la specie mestolone il carniere massimo stagionale è di 40 capi/cacciatore.

Caccia al cinghiale

Ai sensi della L.R. 7/95 e del R. R. n. 3/2012 il prelievo della specie è consentito nelle seguenti forme:

braccata, girata, individuale, occasionale e selezione.

Prelievo del cinghiale nella forma della braccata e della girata

Oltre a quanto stabilito nel R. R. n. 3/2012, il cacciatore è tenuto a contrassegnare sul tesserino

venatorio la giornata di caccia e i capi abbattuti.

Prelievo del cinghiale in forma individuale

Il prelievo venatorio in forma individuale è consentito nelle aree non vocate alla presenza della specie

(territori ricadenti in zona C, art. 7, comma 1 bis del R. R. n. 3/2012) nelle giornate settimanali previste

dal calendario venatorio per la caccia in battuta.

Oltre a quanto stabilito nel R. R. n.3/2012, il cacciatore è tenuto a contrassegnare sul tesserino

venatorio la giornata di caccia e i capi abbattuti.

Il prelievo può essere esercitato solo con fucile ad anima liscia. E' fatto comunque divieto, a coloro che

esercitano la caccia al cinghiale, di utilizzare e detenere durante l'attività di prelievo munizioni spezzate.

Il cacciatore che esercita il prelievo venatorio in forma individuale deve indossare un capo di

abbigliamento di colore arancione, rosso o giallo.

Prelievo del cinghiale in forma occasionale

Il prelievo in forma occasionale, senza l'ausilio del cane da seguita, è consentito nelle aree non vocate

alla presenza della specie (territori ricadenti in zona C, art. 7, comma 1 bis R. R. n. 3/2012) nelle

giornate settimanali previste dal calendario venatorio per la caccia in battuta.

Il cacciatore è tenuto a contrassegnare sul tesserino venatorio i capi abbattuti.

Caccia di selezione

I periodi consentiti per il prelievo in forma selettiva sono quelle stabiliti dai rispettivi calendari regionali.

Forma di caccia prescelta (Opzione)
L'esercizio venatorio deve essere svolto nel rispetto dell'opzione della forma di caccia espressa al

30/11/1993 (vagante in zona Alpi, da appostamento fisso, altre forme consentite dalla legge) o

successivamente, in relazione alla data di conseguimento di nuova abilitazione all'esercizio venatorio.

L'eventuale variazione dell'opzione per la forma di caccia prescelta deve essere comunicata alla

Regione entro il 30 giugno di ogni anno.

Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.)
Ai residenti negli AA.TT.CC. in regola con l'iscrizione, spetta di diritto l'esercizio venatorio alla lepre, al

fagiano, alla starna, alla coturnice (qualora consentito), alla pernice rossa, agli ungulati e, ovviamente,

alle specie migratrici.

In relazione all'indice di densità venatoria massima, determinato dalla Regione per ciascun A.T.C.,

l'esercizio venatorio alle specie sopracitate può essere svolto previo pagamento della quota stabilita


HUNTER

  • Newbie
  • *
  • Post: 45
    • Mostra profilo
Risposta #102 il: 08/08/2019 - 13:39
Ciao giamp
Grazie x aver pubblicato il calendario
Quindi niente colombaccio nelle giornate fino al 10 febbraio??????
Ho letto bene?????

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #101 il: 07/08/2019 - 14:12
copio/incollo

"OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA DI CALENDARIO VENATORIO MARCHE 2019/2020
1 luglio 2019 Scritto da Flavio
L’ALLEANZA n. 5.19           

Alla II Commissione Permanente  della Regione Marche                                                                   

                               COMUNICATO STAMPA

 OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA DI CALENDARIO VENATORIO MARCHE 2019/2020

 

In data odierna la Alleanza delle Associazioni Ambientaliste delle Marche ha partecipato ad una audizione presso la II Commissione Consiliare della Regione marche per esprimere le proprie osservazioni alla proposta di calendario venatorio stagione 2019/2020.

In premessa è stato necessario puntualizzare quanto appaia forte a noi la discriminazione operata dagli organi regionali (Giunta, Consiglio, Assessore, Dirigenti) nei confronti della componente ambientalista designata dalla Legge nazionale 157/1992 e dalla Legge Regionale 7/1995, insieme al mondo venatorio e a quello agricolo, a gestire l’attività venatoria.

Le numerose sentenze dei TAR, del Consiglio di Stato, della Corte Costituzionale, le impugnative del Governo nei Vostri confronti non sono bastate a modificare tale atteggiamento preclusivo, e rispettoso, in alcuni casi, solamente della forma.

Pare incredibile che delle numerosissime proposte di variazione della bozza della Giunta nessuna sia mai stata presa in considerazione, eppure è la realtà. Nei fatti la Commissione non rappresenta tutti i cittadini ma solo la parte di proprio gradimento o convenienza. A riprova di ciò basta osservare quanto dichiarato sul documento istruttorio, ove si dice che la proposta è stata messa a punto incontrando i rappresentanti degli ATC, delle Associazioni Venatorie e delle Associazioni Agricole, ma non è stato ascoltato il parere delle Associazioni Ambientaliste, discriminate come sempre.

Fatta questa premessa sono state fornite alcune proposte, a nostro parere migliorative, sul calendario venatorio presentato:

Orario di caccia: sostituire con il testo seguente.
L’esercizio venatorio ha inizio e termine secondo gli orari di seguito indicati:

SETTEMBRE     dal 01 al 15 – ore 6:30/19:00

dal 16 al 30 – ore 7:00/18,45

OTTOBRE          dal 01 al  26 – ore 7:00/18,30 termine ora legale

dal 27 al 31 – ore 6,30/16,45

NOVEMBRE      dal 01 al 15 – ore 6,30/16,45

dal 16 al 30 – ore 6:50/16,30

DICEMBRE        dal 01 al 15 – ore 7:00/16,10

dal 16 al 31 – ore 7:00/16,15

GENNAIO          dal 01 al 15 – ore 7:00/16,45

dal 16 al 31 – ore 6,50/17,15

Fa eccezione:

– la caccia alla beccaccia inizia due ore dopo rispetto agli orari di cui sopra.

Gli orari indicati nella delibera consentirebbero la caccia quando ancora è buio o c’è pochissima luce solare. La modifica degli orari di caccia si giustifica da un lato con la necessità di maggiore sicurezza sia per le persone che praticano l’attività venatoria, che per altri (vigilanza, cittadini, ecc.); dall’altro di consentire la riconoscibilità della fauna onde evitare l’abbattimento di specie non cacciabili. La modifica dell’orario della caccia alla beccaccia trova fondamento nella necessità di rendere più agevole l’attività di vigilanza e di evitare di fatto la “posta alla beccaccia”, attività vietata, ma largamente praticata.

Richiesta di esclusione della Tortora selvatica (Streptopelia turtur) dal calendario venatorio 2019/20. La Tortora selvatica è infatti specie classificata SPEC1, ovvero minacciata a livello globale, dal recente rapporto, European birds of conservation concern: populations, trends and national responsibilities, noto come Birds in Europe redatto e pubblicato recentemente (2017) da BirdLife international. E’ per questa ragione che la Commissione europea ha scritto ai vari Stati membri interessati dalla problematica, informando sulla necessità di una moratoria della caccia alla tortora selvatica, in attesa che venga elaborato e sia operativo uno specifico piano di gestione della specie. Per la situazione delle SPEC si invita a voler leggere e prendere in seria considerazione anche quanto riportato nella pubblicazione della LIPU 2019 dal titolo “L’avifauna cacciabile in cattivo stato di conservazione dopo l’aggiornamento di birds in europe 3”
 

Si richiede di non permettere il prelievo in deroga per le specie Storno, Tortora dal collare e Piccione nelle giornate di preapertura del mese di settembre, in quanto non se ne comprendono le motivazioni scientifiche e faunistiche, dal momento che nel mese di settembre non ci sono più colture in atto e quindi le suddette specie non possono in alcun modo rappresentare un pericolo per le attività agricole.
 

Richiesta di anticipare al 31 dicembre la chiusura della caccia alla Beccaccia, a causa della vulnerabilità della specie, soprattutto in presenza di condizioni climatiche avverse (neve), che possono determinare fenomeni di concentramento della specie in aree ristrette.
 

Uniformare l’apertura della caccia al Cinghiale al 1 novembre per tutte le Province delle Marche, sia perché non vi sono ragioni scientifiche, geografiche o climatiche che possano giustificare l’apertura anticipata a metà ottobre nelle province meridionali, sia perché nel mese di ottobre i boschi sono ancora completamente ed uniformemente ricoperti di fogliame, rappresentando quindi un ostacolo alla visuale e di conseguenza aumentando il rischio di incidenti di caccia, sia tra i partecipanti alle battute, sia per coloro che dovessero trovarsi nel bosco per altri motivi (raccoglitori di funghi, di castagne, escursionisti etc).
 

Si richiede l’esclusione dall’elenco delle specie cacciabili, in base alla Legge Comunitaria in materia di tutela delle specie nidificanti e migratrici in forte declino a livello europeo, delle seguenti specie: Allodola, Moriglione, Coturnice, Pavoncella, Combattente, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Fischione, Mestolone, Moretta, Starna, Frullino, Beccaccino, ai sensi della direttiva 2009/147/CE e alla Guida interpretativa della Direttiva Uccelli che stabilisce che la caccia alle specie SPEC (Specie Europea di Interesse Conservazionistico) può essere autorizzata solo se per la specie interessata venga previsto un adeguato piano conservazionistico di gestione (§ 2.4.24). In particolare, per quanto riguarda la Moretta, in quanto questa specie può essere facilmente confusa con la Moretta tabaccata, che è ancora una specie ad alto rischio a livello europeo.
 

Si richiede di eliminare dal calendario venatorio 2019/2020 le cosiddette “preaperture” nelle giornate del 1, 4, 7, 8, 11 e 12 settembre e riportare l’apertura generale della stagione venatoria alla terza domenica di settembre (15 settembre), così come previsto dalla Legge nazionale n. 157/92. Infatti, non si comprendono le motivazioni scientifiche di anticipare la stagione venatoria al 1 settembre, se non nell’ottica di una caccia persecutoria nei confronti della specie Tortora, di cui peraltro si richiede l’esclusione dalle specie cacciabili al punto 1). Inoltre, si fa presente che ad inizio di settembre ci sono ancora molte specie in fase di riproduzione o di allevamento della prole, a causa dei cambiamenti climatici che hanno spostato la stagione riproduttiva almeno un mese in avanti.
 

Si richiede la modifica del calendario venatorio nella parte che riguarda la possibilità di esercitare la caccia nei Siti Natura 2000 per mancanza della Valutazione d’Incidenza, in violazione dell’art. 6, comma 3°, della Direttiva Habitat e gli artt. 5 e 6 del D.P.R. 357/97.
 

Si richiede che sia fatto obbligo di utilizzo delle munizioni atossiche senza piombo per tutte  le specie cacciabili.
 

Carnieri: effettuare le seguenti modifiche:
Per le specie per cui è previsto un massimo giornaliero di capi di selvaggina abbattibili: massimo10 capi.

Inoltre, nello specifico:

Quaglia          giornaliero  =                                    stagionale 25 capi

Codone          giornaliero  1   capo                        stagionale 10 capi

Mestolone     giornaliero   =                                 stagionale 20 capi

Combattente  giornaliero  2   capi                       stagionale 10 capi

Beccaccia      giornaliero   2  capi                       stagionale 10 capi

Beccaccino    giornaliero   =                                 stagionale 20 capi

 

Le modifiche al numero dei capi abbattibili si giustifica con l’esigenza di trovare un migliore equilibrio tra l’attività di caccia e la conservazione delle specie. Tali modifiche trovano conforto e conferma nelle osservazioni dell’I.S.P.R.A.

Infine le Associazioni Ambientaliste si dichiarano contrarie alla apertura della storica oasi la Badia, fondamentale per tutelare gli ecosistemi degli ambienti collinari per gli uccelli svernanti e migratori nella provincia di Pesaro contestando le motivazioni sostenute dalla ATC PS1.

 Ancona, 27 giugno 2019

 

La Alleanza della Associazioni Ambientaliste Marchigiane: Italia Nostra Marche, LAC Marche, LAV Marche, Legambiente Marche, Lipu Marche, La Lupus in Fabula, Pro Natura Marche, Forum Paesaggio Marche, WWF Marche."

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #100 il: 30/07/2019 - 21:35
Pagina 2 della discussione, post 19/05, deliberazione giunta 08/05, calendario venatorio a comissione consiliare.

Staranno riflettendo! 😆😆😆

Ciao Hunter.

HUNTER

  • Newbie
  • *
  • Post: 45
    • Mostra profilo
Risposta #99 il: 30/07/2019 - 11:45
Buon giorno Marchigiani
Ma da quello che si legge, ok per sto benedetto piano faunistico
Ma del calendario venatorio non c'è traccia........siamo arrivati ad Agosto!!!!!

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #98 il: 27/07/2019 - 21:25
Prosegue l'iter per il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale.

Il 23/07 la Giunta regionale con delibera 903 ha adottato la proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale unitamente a Rapporto Ambientale, Studio di Incidenza e Sintesi non Tecnica.
dando avvio al procedimento di consultazione pubblica ai fini VAS (valutazuione ambientale strategica).

Pertanto pensano di arrivare all'approvazione finale entro fine anno, come programmato.

Mahh, bohh,
personalmente mi sembra che lo spreco di tempo e lo spreco di termini altisonanti non facciano altro che confermare che il nostro Paese stia morendo di BUROCRAZIA.

Inoltre il 22 con delibera 891 la Giunta regionale ha autorizzato l'esercizio delle deroghe previste dalla diretiva 2009/147/CE regolamentando il prelievo dello storno al fine di prevenire danni agricoli.

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #97 il: 11/07/2019 - 22:15
A questo punto credo che un intervento FORMALE del presidente Paci e del Direttivo del Club sia DOVEROSO sulla regione Marche affinché si tolga dalla preapertura la specie combaccio, pena la strage dei pulli agostini.

Sarebbe opportuno coordinarsi anche con associazioni ambientaliste non ideologicamente anticaccia.

O forse il Club ed il suo Statuto e la sua Carta degli Intenti sono solo una presa in giro?

Carlos

  • Full Member
  • ***
  • Moscosi-Cingoli
  • Post: 177
    • Mostra profilo
Risposta #96 il: 11/07/2019 - 17:12
A Numana, sopravvissuto. In casa tutto Ok, fuori si è salvato solo il cane che non so dove si era nascosto. Arrivato a casa dopo 3 ore di tentativi, in terrazza più niente di mio, ma molta roba di altri. Meno male che il tetto della voliera ha tenuto. Morti tre piccoli ed un adulto. gli altri OK.

HUNTER

  • Newbie
  • *
  • Post: 45
    • Mostra profilo
Risposta #95 il: 10/07/2019 - 15:30
Un vortice di aria inaspettata con pioggia da non riuscire a vedere a mezzo metro la strada, mi ha beccato che stavo in macchina per percorrere 3 Km ci ho messo 1 ora e mezza.
Danni un pò in tutte le zone con alberi abbattuti e danni in qualche abitazione, ma da quello che ho visto in Tv e sul Web i più colpiti sono stati gli stabilimenti balneari di P. Recanati Numana Marcelli Sirolo Ancona e Falconara Marittima

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #94 il: 09/07/2019 - 23:36
La buriana è arrivata anche nelle Marche.

Da me niente grandine ma pioggiona con vento, tanto fortissimo vento.
Peccato per il fu bellissimo abete.

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #93 il: 08/06/2019 - 23:38
Dimenticavo:

la Regione sta lanciando una App per tenere contatti diretti in tempo reale con tutti i cacciatori, sia per informare che per ricevere informazioni su problematiche del territorio.

Chi è interessato dovrebbe compilare l'apposito modulo e sottoscrivere l'assenso trasmettendolo agli uffici dell'assessorato.

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #92 il: 08/06/2019 - 23:19
Stamattina si è tenuto l'incontro pubblico dell'assessorato caccia, diretto dallo staff di Artemide, presso l'istituto alberghiero di Loreto con i cacciatori.

Anche questo un bel ritrovarsi, oltre che fonte di notizie ed informazioni, è stata anche una occasione per una crescita culturale dell'ambiente venatorio.

Purtroppo per la categoria l'età media dei nembrotti continua a crescere, e naturalmente per fortuna per noi che siamo ancora qui.

Ma la presenza di quattro giovani formidabili cacciatrici ha fatto da contraltare alla nostra vecchiezza.

La presentazione di Petrucci ha esposto l'obiettivo di Artemide con i suoi filmati: raggiungere i non cacciatori e mostrare loro i lati positivi dell'attività venatoria, nella bellezza del nostro territorio con tutto il suo romanticismo.
Obiettivo che dovremmo tutti perseguire, sia con i comportamenti che con le comunicazioni sui social, in quanto il futuro dell'attività dipende in gran parte dall'orientamento dell'opinione pubblica che spesso viene influenzata da disinformazioni di ambienti ideologicamente contrari alla nostra passione.

L'assessore ci ha esposto la situazione attuale, quello che la regione sta facendo a tempi forzati per poter arrivare all'approvazione definitiva del piano faunistico venatorio entro l'anno.
Nella settimana hanno completato la V.I.A., base per il piano faunistico, e predisposto la bozza del piano.
Entro luglio prevedono l'approvazione del piano da parte della Giunta, dopodichè per 60 giorni saranno possibili inoltrare osservazioni, e poi essere presentato in Consiglio Regionale entro l'anno.
Questi in pratica i tempi minimi necessari per l'espletamento di tutti i passaggi previsti dalle normative.
Una volta approvato dovrebbe essere la base e la ragione dell'attività venatoria per diversi anni.
La problematica cinghiale sempre molto stringente, in quest'ultima stagione si calcola approssimativamente un prelievo di circa 11.000 capi, si potrebbe immaginare cosa succederebbe se questi prelievi fossero sospesi, quindi un riconoscimento a tutti gli operatori.
Rimangono le criticità delle zone protette ove non è possibile accedere per prelievi commisurati alle necessità, parchi vari/oasi naturali/ecc., e l'assessore afferma che bisognerà fare ogni sforzo per trovare il modo per porvi rimedio.
Le Marche unica regione a prevedere la preapertura alla tortora, ma ora sembra che altre due regioni ed una provincia autonoma stiano rivedendo il loro atteggiamento.

Poi la dirigente caccia ha esposto la sua funzione e le modalità silenti con le quali le esplica nel mare di normative esistenti, con impegno e grande fatiche.

Ancora il funzionario tecnico ci ha esposto i vari passaggi e la necessità di dati.

Unico neo, dal mio modesto punto di vista, quello del presidente regionale FIdC che interviene dichiarando di interpretare la sua funzione in quella di promotore assoluto di più giornate di caccia possibili ed a più specie possibili!

E' intervenuto anche il presidente Paci richiedendo una maggiore distanza tra impianti di colombacci al fine di permettere la caccia tradizionale descrivendola mirabilmente guadagnandosi un applauso dall'aula affollata.

Poi ci è stato presentato lo chef stellato dell'alberghiero che ha seguito Artemide e cucinato nei suoi filmati di arte venatoria.

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #91 il: 06/06/2019 - 22:14
 Ciao Hunter,
e perché mai, democrazia impone, ognuno esprime le proprie idee e credenze.

Concordo che in questi ultimi anni la regione Marche ci abbia dato un calendario al massimo di quello consentito, e forse anche di più, ma le domande da porsi sarebbero:

Calendario corretto per il rispetto dei periodi riproduttivi?
Calendario nei limiti delle normative nazionali?
Calendario rispettoso delle sensibilità della stragrande popolazione italiana (non certo animalisti) che cacciatori non sono, che non c'è l'hanno con la caccia ed i cacciatori, ma con gli eccessi?
Calendario che lascia troppe maglie aperte sia per bracconieri incalliti che per gli occasionali?

E la finisco qui.

Però mi sembra che l'assessorato, dato quanto avvenuto nella passata stagione venatoria in Toscana a seguito di sentenze di giustizia amministrativa, cerchi lo scontro ed aspiri al martirio!

HUNTER

  • Newbie
  • *
  • Post: 45
    • Mostra profilo
Risposta #90 il: 06/06/2019 - 16:15
Ciao Giamp
Avevo letto anche io questa locandina su qualche social
Sono sicuro che non potrò partecipare purtroppo causa impegni.......però io dico la mia in merito al nostro calendario, e prendetela come acqua che scorre
Tutto sommato il calendario venatorio delle Marche negli ultimi anni non è stato poi cosi male, ho letto la bozza sembra che non hanno inserito momentaneamente il colombaccio fino al 10 Febbraio, per me sarebbe più corretto toglierlo in preapertura quindi tutto il mese di Settembre ma poterlo continuare a cacciare in quei 10 giorni di febbraio che poi alle fine di caccia sono sempre 4 o 5.
Per il resto della stagione va più che bene quello che abbiamo avuto gli anni scorsi.