FORUM Club Italiano del Colombaccio

levante

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Risposta #14 il: 13/04/2018 - 00:19
Dopo il bel post di Renato,   non mi sento certo di continuare una polemica con te Mario infruttuosa nonchè dannosa per il clima del forum ....Penso sarai felice di rileggere il post di Renato sul sito e di ricordarti, quando ce ne sarà bisogno, dello spirito costruttivo e positivo che lo contraddistingue. Un saluto Ciao Renato e grazie...Levante

Pelo 52

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Risposta #13 il: 12/04/2018 - 07:23
Vedi Graziano
Dovresti prendere esempio è spunto da quello che ha scritto Renato
È poesia sicuramente detta in altri termini
Meno dirompenti dei miei
Quindi da applausi
Quindi d portare nella Home Page del sito perché questo significa parlare di colombaccio è di caccia
Tu caro Graziano oltre a continuare a cancellare il sottoscritto reo di lesa maestà non sai fare altro
Quello che ha scritto Renato e anche merito mio
Chi ha voluto fortemente voluto il sondaggio sulla preapertura?
Il sottoscritto. I numeri si conterà no alla fine
Complimenti Renato
Per finire Graziano.  Sei sicuro che non hai qualche scheletro nell'armadio?

Rimescolo

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Risposta #12 il: 12/04/2018 - 00:58
Parliamo di caccia

Sono sinceramente convinto che per continuare ad andare a caccia nel presente e nel futuro, siano necessari studi scientifici, seminari, approcci culturali, documentazioni, cambi di rotta.
Questo secondo me perchè la destinazione finale, quella dell'incontro con il selvatico e il successivo sparo per la cattura accertata, ha subito nel tempo infinite trasformazioni, sia di metodo che di merito. Di metodo è ovviamente verificabile dall'evoluzione della ricerca spasmodica, (lo richiede il mercato) di perfezionamento e potenziamento di armi , munizioni, abbigliamento, ausiliari, attrezzature sempre più sofisticate e spinte oltre il confine immaginabile, a volte ripugnanti e non certamente etici, mi riferisco ai Beeper,Palmari satellitari e quant'altro per la caccia alla beccaccia ecc..ecc..dov'è il cane? è fermo, sento il fischio lontano, aspetta che guardo il palmare.. si è fermo a trecento metri in quella direzione, anche l'altro è fermo a quattrocento metri direzione opposta, quale andiamo a servire? che tristezza!!!!!!Così pure per altre tecnologie e tecniche di cacce specifiche e particolari, foto trappole, dissuasori meccanici,  ecc..ecc. reti metalliche di indirizzo forzato selvaggina, utilizzo esasperato di richiami vivi e stampi di ogni genere in quantità illimitate, ecc..ecc..diamoci una calmata, altrimenti non assaporiamo più l'odore, il profumo, il rumore, del selvatico avvicinato con merito, non assisteremo più alla velocità e alla scaltrezza della fuga per la difesa della vita, del selvatico accostato con sapienza, delicatezza e rispetto.
Ad oggi, salvo casi rari, il merito nostro è quello di aver accettato, o semplicemente subito dal mercato anche televisivo, l'evoluzione delle tecniche di caccia a discapito della crescita etica e culturale dell'individuo cacciatore moderno. Abbiamo tralasciato l'insegnamento dei passaggi fondamentali dell'essere cacciatore, la conoscenza del territorio, delle abitudini selvatiche, delle consistenze, degli indici di densità di specie per territori vocati, delle percentuali di alcune specie invasive, sul territorio agricolo forestale reddituale, del rispetto del selvatico. Abbiamo tralasciato l'importanza di essere cacciatori conoscitori e rispettosi delle realtà del mondo rurale, riguardo all'aumento incontrollato di specie, di esuberi, non considerando l'interesse e l'impegno doveroso che la categoria nostra doveva e dovrebbe offrire per partecipare alla gestione e alla risoluzione ove possibile dei problemi. Arrosto che non tocca lascia che bruci...una cattiva e insolvente massima, sembra appropriata.
Eppure in cuor nostro è sempre viva la passione condivisa, l'emozione che si sprigiona e ci avvolge con il fucile a spalla, con i nostri compagni d'avventura, siano essi richiami vivi , cani, o cacciatori, amici. Sarebbe molto più facile di ieri, benchè siano cambiate certe abitudini, intervenire miratamente verso obbiettivi comuni al mondo rurale, non ostile, in tempi rapidi, reali, con equipaggiamenti appropriati, ma solamente se inseriti in un contesto di gestione di specie selvatiche normalmente cacciabili per tempi giusti, e specie in esubero o competitive verso altre specie, o dannose all'agricoltura, in tempi e modi etici, concordati ed efficaci nella gestionalità dell' emergenza. Abbattimenti selettivi, interventi di controllo numerico di specie ad alta densità riproduttiva, salvaguardia di colture specializzate, salvaguardia reddituale di aziende e semplici coltivatori agricoli o allevatori singoli o consociati, di famiglie che dalla campagna traggono utili per la vita. Occorre recuperare la fiducia da coloro che si sono sentiti abbandonati, che non hanno avuto risposte alle loro denunce di distruzione parziale o totale  di raccolti agricoli, contrastando anche coloro che hanno abusato o tentato di abusare di rimborsi esosi, gonfiati, non documentabili.
Il nostro futuro di cacciatori è a rischio anche per questa non curanza dei problemi altrui che ci coinvolge direttamente o di riflesso. Ma è altrettanto vero che i più ottimisti dovranno, (me compreso) impegnarsi e contribuire a rendere la caccia moderna relativamente accettabile e condivisa anche dal mondo ostile o animalista, specialmente per le future generazioni.
Gli strumenti di interventi etici e gestionali ci sono in abbondanza, occorre saper distinguere quali sono i più efficaci e praticabili, le specie in esubero vanno ridotte in maniera graduale sempre supportati da studi e rilevazioni territoriali, in modo razionale ed incisivo, non dobbiamo pensare o credere di risolvere scacciando o dissuadendo specie selvatiche inopportune da orti propri, significherebbe traslocare il problema verso altri orti, senza risoluzione.
Riparleremo di gestione del colombaccio, nostro selvatico preferito, ho cercato di iniziare da lontano, per andare possibilmente lontano, con calma, senza tralasciare quelle che erano inizialmente le nostre ambiziose prerogative, il rispetto e la salvaguardia di una tradizione per una disciplina di caccia complessa e articolata, senza veti o dettati di esclusività tipiche di settarismi avulsi e fuori tempo. Apriamoci alla gestione, no al conservatorismo esoso e oneroso, proviamo a darci altri sistemi di rispetto che non siano solo quelli di tempi e luoghi di prelievo, bensì modi, utilizzo di armi e grammature congrue alle sue dimensioni e distanze, spariamoli con la convinzione di catturarlo e utilizzarlo per noi o per altri come alimentazione di pregio, non consideriamolo un bersaglio di prova o più semplicemente per verifiche di abilità per tiri lunghi oltre il limite etico, che poi uno gli spari a fermo, a volo con richiami, o di passata poco importa, sempre e comunque a tiro utile dovrà essere catturato. Non mi parlate di colpi con piombi del due o dello zero, sparati a distanze proibitive, dove le medie di cattura oscillano fra i due o tre capi ogni 50 colpi, questo non è cacciare il colombaccio, non per me, sia chiaro, non è cacciare per nessun appartenente al mondo venatorio.
Le numerose discussioni che si ripetono periodicamente sul forum nostro, sono acide come la panna di una settimana, sono ripetitive ed esasperatamente divisive, palesemente e volutamente divisive, non attraggono più nessuno se non coloro che possano godere di queste manifestazioni logoranti.
Possibile che "attori" pratici ed esperti conoscitori del mondo complesso del colombaccio, vogliano continuare ad imporre posizioni vecchie, non considerando una evoluzione della specie, una robustezza e un rafforzamento graduale significativo, una corazza indossata forse per contrastare una così imponente pressione venatoria? Ci sono regioni come la nostra Toscana dove il 30% del territorio è vietato alla caccia, di questo circa il 20% è coperto da forestazioni di tutti i tipi, che necessità ci sono di inveire contro i tagli dei boschi che sono la vita stessa della selvaggina che lo popola, di dormitori i colombacci ne trovano a scelta, a mio avviso non è determinante per la sopravvivenza della specie ostinarsi a mantenerli se non per l'egoismo di cacciarli sempre nei soliti posti, dai soliti addetti, con le solite tecniche, con le solite condizioni climatiche, con i soliti conflitti fra cacciatori locali e fuori corso. Purtroppo dico io che ne beneficio per escursioni fuori provincia, la macchina come mezzo di trasporto e di spostamento permette ormai a tutti di insidiare ogni tipo di selvaggina cacciabile, e non vorremmo certo rinunciare a tale opportunità.
Di rinunce sulla caccia ne abbiamo già metabolizzate assai, non vorrei subirne altre, ma disponibile alla gestione complessiva con maggiore senso di responsabilità da parte di tutti, senza indugi, in condivisione di interessi e rispetto con le altre discipline di caccia, riprendendo il ruolo di termometro del territorio, misurato con le realtà rurali, mondo agricolo, categorie ostili. Educare i giovani, trasmettere emozione, trasmettere credibilità nelle azioni di intervento e di tecniche di caccia, invogliarli a condividere le azioni di caccia con il cane o con i richiami vivi, o meglio ancora con tutteddue. Per l'allenamento allo sparo o la voglia di sparare ci sono i campi di tiro al volo ormai aperti gran parte dell'anno, gare cinofile, mostre e fiere di ogni tipo, complementari alle discipline di caccia. L'esercizio puro e crudo si deve differenziare totalmente, ti deve coinvolgere, ti deve emozionare, ti deve stupire anche con uno o pochi spari, specialmente se a procurarteli saranno il tuo cane o i tuoi richiami vivi. Considera la selvaggina che insegui la più difficile, la più furba, la più intelligente e agisci di conseguenza, solo così una volta catturata potrai godere appieno del tuo impegno, della tua passione, non certo del sacrificio, perchè andare a caccia non è un sacrificio ma semplicemente una autentica ed impegnativa passione e arte.
Buona lettura,
con rispetto Rimescolo
La passera è sempre la passera! Solo la fetta di cocomero fresca ci va vicino.........

levante

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Risposta #11 il: 11/04/2018 - 22:59
Caro Mario chiudo qui il discorso dopo aver cancellato il tuo post dove proprio tu ti ergi  moderatore delle situazioni sostituendoti ai veri moderatori. E' uno schiaffo morale a chi si impegna da sempre per creare  le migliori condizioni per un confronto costruttivo e sereno ...non ti è permesso quindi dire certe cose.
Collegandomi a questo dico a Massimo che tutto va analizzato, giusto... lo sforzo per il recupero del vecchio forum...che è stato un vero lavoro....dimostra l'interesse del Club per creare e ricreare comunicazione con e fra gli appassionati ...tuttavia ritengo che alla base sia l'atteggiamento, la disponibilità al confronto,  la tolleranza che fanno di ogni ambiente e di questo in particolare,  un luogo piacevole da visitare. Un saluto Levante

 
« Ultima modifica: 11/04/2018 - 23:07 da levante »

giamp50

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Risposta #10 il: 11/04/2018 - 21:29
A me sembrerebbe che abbiamo raggiunto il culmine del tragicomico in un contesto surreale.

BADGER

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Risposta #9 il: 11/04/2018 - 19:12
Bene, sono felice che la partecipazione indiretta sia soddisfacente, tuttavia se avete la pazienza di andare a rileggere le discussioni degli anni citati da Vasco noterete certamente che vi erano decine di partecipanti che non ci sono più. Vi devo fare un elenco? Non credo sia necessario. Credo invece che sia necessario analizzare il fenomeno, non è normale che adesso ci siano soltanto pochissimi e ribadisco pochissimi soggetti che continuano a partecipare direttamente, proponendo argomenti o intervenendo nelle risposte. Naturalmente nessuno ha la bacchetta di Harry Potter per intervenire magicamente e riproporre i fasti del passato prossimo ma da qui a dire che va tutto bene, perdonatemi, ma ce ne corre.(naturalmente questo a mio avviso non dipende certo dagli Amministratori)
Credo che prendere atto di quello che accade sia già un passo in avanti. Non è un atteggiamento critico è solo, come al mio solito, dire pane al pane con garbo ma con decisione. Non importa perchè e per come o per chi solo mi piacerebbe vedere un inversione di tendenza e nel frattempo cercare di formulare una diagnosi. Forse parlarne in un confronto interno, non con me ovviamente che non c'entro nulla, potrebbe servire. O forse no. E come il mitico paperoinomane vi dico  At salut.

levante

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Risposta #8 il: 11/04/2018 - 16:21
Condivido l'analisi di Vasco avendo analizzato più volte in questi anni i dati relativi agli accessi al sito e al forum. Tanti non scrivono ma sono sempre stati appassionati e attenti  osservatori sia delle pubblicazioni sul sito che delle discussioni nel forum. Caro Massimo tu l'hai detto ...chi conosce il Club più da vicino sa bene che siamo cacciatori in mezzo a cacciatori e non c'è enclave che pontifica.   Non sono da mischiare e confondere con l'atteggiamento rispettoso che il Club ha verso tutti certe dichiarazioni ed esternazioni di singoli da cui il Club si dissocia, come per esempio consigliare a qualcuno di cambiare forum .....gli amministratori e i moderatori non l'hanno mai fatto.

Se poi ad ottobre il picco di accessi al nostro forum aumenta rispetto al resto dell'anno qual'è il problema? Ci stupiamo forse che  d'estate la gente va al mare? Sottovalutiamo a tal punto l'intelligenza o la mancanza di passione da parte degli altri cacciatori da relegare il loro andare a caccia ad analisi sul passo conoscendo benissimo per esperienza tutta l'imprevedibilità del colombaccio e soprattutto quanta bellezza ci sia comunque.... nell'attesa!?
Approfittiamo anche qui per ringraziare ancora una volta tutti coloro che hanno partecipato attivamente alle segnalazioni e hai rilevamenti nel mese di ottobre e non solo, rendendo così possibili  le ricerche sulla migrazione. Un caro saluto a tutti  Levante



Vasco

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Risposta #7 il: 11/04/2018 - 11:27
I numeri del contatore sono più che confortanti BADGER, da ottobre è inserito il nuovo/vecchio forum, 73500 contatti fino ad oggi non è "drastico calo" anzi tutt'altro. Se prendiamo in considerazione il periodo 2011-2014 cui credo ti riferisci, i contatti in tre anni furono 300.000 quindi 73500 in appena sei mesi è un buon risultato, anzi ottimo. Il forum con la vecchia struttura ha ripreso tono. Vero è che siamo in pochi e quasi sempre gli stessi a scrivere parlando di tecnica di caccia e di venatoria ma tanti sono coloro che ci leggono,più di tre milioni di pagine lette nel periodo 2011/2018 è notevole. Confrontando altri blog non è che trovi tanta differenza, sono sempre i soliti a scivere.... ma se i "vecchi" sapranno, nel nostro forum, titare il carretto..... vedrai che torneremo presto, lo spero, a rileggere i vecchi utenti ma anche nuovi arrivi.

Saluti

Pelo 52

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Risposta #6 il: 11/04/2018 - 07:19
Ottimo il tuo intervento Massimo
Condivido quasi tutto
La condivisione finisce alla citazione dei sassi del Piave
Vorrei che il club del colombaccio fosse come il club della beccaccia
Utopia? Forse si ma la speranza è l'ultima a morire
Diversamente che senso ha avere un club che è seguito solo durante il periodo del passo perché da quello che scrive Enrico Cavina sai quando prendere un giorno di ferie dal lavoro per andare sicuro al capanno
No Massimo proprio non ci siamo
Avrei preferito leggere nella Home Page del sito accanto alla pubblicita di caccia Village un articolo dedicato a spiegare compiutamente le ragioni della contrarietà alla preapertura e alla caccia alla migratoria TUTTA  all'interno delle AFV
Ma questa si che è UTOPIA

BADGER

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Risposta #5 il: 10/04/2018 - 14:56
E' giunto il momento di tentare di fare una qualche riflessione sulla situazione del forum. E' sotto gli occhi di tutti il calo drastico di partecipazione diretta, non so invece valutare l'affluenza in fase di lettura da parte degli utenti, questo lo  saprà certamente Vasco. E' di tutta evidenza che esiste un calo di partecipazione attiva preoccupante e allora cerchiamo di capire il perchè. A long time ago ovvero parecchio di tempo fa, in un momento di partecipazione molto alta, sono sorte delle polemiche, molte delle quali del tutto inutili, che certamente hanno contribuito a lasciare quasi deserta la bacheca del forum. Tuttavia mentre è facile ipotizzare un rapporto diretto e conseguente tra l'aria pesante di allora e il calo di audience, è molto più difficile capire perchè la situazione si protrae tuttora. La situazione è abbastanza tranquilla, non ci sono polemiche particolari e allora perchè? Mi sembra eccessivo che ciò che si è verificato in passato e che non si ripete adesso possa essere preso come diretto motivo del calo di partecipazione. L'unica cosa che si può fare è proporre sempre di più argomenti che abbiano il potere di stimolare la curiosità e la conseguente voglia di esprimere la propria opinione. Tra questi sicuramente argomenti di carattere tecnico, informazioni pratiche su leggi, regolamenti e balzelli vari, veterinaria applicata a piccioni et similia, discussioni intorno a quanto succede nella propria regione in termini di calendario etc etc. Anche se è un ovvietà suggerirei di tralasciare argomenti che si sono rivelati bocconi pieni di spine, quali la preapertura, la caccia nella AFV etc etc ovvero di tralasciare l'opinione del club che tanto  (vedi i massi del Piave) è cosa acclarata. Io temo che in qualche modo possa trapelare una voglia di avvalorare le opinioni del club e renderle in qualche modo predominanti magari avverso anche il comune sentire. Lasciamo perdere, facciamo conto di essere in un salotto di conversazione, tra amici,  dove sappiamo bene che vi sono diverse opinioni politiche, la cosa più saggia da fare è parlare di argomenti diversi altrimenti il pregiudizio precederà di poco la rissa verbale.Non mi stancherò di ripeterlo vi è una evidente corrente di pensiero, diffusa largamente e condivisa in maniera umorale che vede il club come una piccola setta, un'enclave che pontifica dall'alto di un qualche vantaggio detenuto in termini venatori. Non è così ma si sa che la gente spesso ha bisogno di un bersaglio su cui sfogare le proprie frustrazioni facendo di ogni erba un fascio. E allora due sono le cose che si possono veicolare  attraverso il forum: una è certamente l'introduzione di argomenti che possano essere condivisi perchè di comune interesse e che quindi meritano approfondimenti, l'altra è cercare, senza rinunciare alla propria identità, di farsi conoscere in una maniera migliore e diretta.E a questo proposito vorrei prendermi la libertà di tirare metaforicamente le orecchie a qualcuno. Anzi a più di uno. Ho sempre sostenuto che nel club ci sono delle persone che sono senz'altro capaci di esprimersi in maniera più che appropriata su tanti argomenti, ma se proprio queste persone latitano, sono invisibili, non se ne trova traccia scorrendo i post allora di cosa stiamo parlando? C'è poco da girarci intorno, io non faccio nomi ma se veramente vuoi bene al club, se ti interessa sempre, e non solo nelle feste comandate, vedi se trovi 5 minuti di tempo, ogni tanto, per far sentire la tua voce. Sono proprio quelle persone che magari non hanno mai partecipato a polemiche varie che sono probabilmente quelle capaci di dare un impulso a tanti argomenti. Io credo che il forum sia fondamentale per il club, la finestra sul mondo del colombaccio e che sia indispensabile farlo funzionare al meglio. Fatti e non parole o meglio in questo caso anche tante parole. Se poi alla fine dei giochi la prognosi sarà infausta allora faremo nostro il motto di Arbore "meno siamo meglio stiamo", ma io spero di no. Ciao

Pelo 52

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Risposta #4 il: 10/04/2018 - 07:24
Concordo Vasco
Giamp comunque spesso ci mette del suo tirando il sasso e nascondendo la mano
Ancora deve rispondere alla richiesta di specificare la soluzione adottata nelle AFV a proposito del contenimento dei danni causati dal colombaccio
Vedi argomento colomba migratrice ameriKana
Quindi?

Vasco

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Risposta #3 il: 09/04/2018 - 21:07
Caro giamp50, comprendo che in qualche discussione è difficile sopportare intrusioni fuorvianti e fuori tema, spero la cosa si risolva, che le intrusioni indesiderate abbiano fine, che il maggior frequentatore, e da tanti anni,  del forum non ci abbandoni.

Giamp la pazienza è il tuo forte....
 
Un abbraccio. Vasco.

Pelo 52

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Risposta #2 il: 09/04/2018 - 21:01
Verissimo Giamp
Purtroppo spesso nn si ha ciò che si vuole
Quattro gatti sono meno di quarantaquattro del forum precedente
Forse sarebbe logico farsi qualche domanda
A cosa serve il forum?
Non certamente a discussioni pacate perché manca colui che dovrebbe dirigere le danze riportando il trasgressore al pensiero del club ottimamente scritto nella carta d'intenti
Hai navigato tanto nel sito di Loris per poi abbandonarlo per ritornare al  vecchio amore
A mio modesto avviso nn puoi aprire una discussione per darti poi risposta considerato l'indifferenza dei trentaseigatti del forum precedente
Noi quattro ci siamo tenendo viva la discussione
Ridono di noi? Chissenefrega lasciali ridere perché il colombaccio ha bisogno di attaccanti e non dei tanti anonimi insignificanti difensori
Resisti Giamp fregatene
Pensa che ho ricevuto mail da chi conta che minacciava la mia nuova estromissione dal forum per alcune telefonate ricevute
Ho fatto spallucce ignorando la minaccia
Chissenefrega male nn fare paura nn avere
Certamente se restiamo chiusi nel nostro orticello conteremo come al solito meno di zero
COME ORA

giamp50

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Risposta #1 il: 08/04/2018 - 21:48
Che tristezza!

Non è possibile continuare così.

Personalmente faccio il possibile,nel mio piccolo, perché riprenda vita e si possano riallacciare i magnifici rapporti del passato, ed invece sistematicamente si ricreano situazioni spiacevoli ed ingiustificate.

Se si continua così mollo anch'io.