Ci sarebbe da scrivere un libro caro Rimescolo, non so se potrei asserire che i colombacci che curano la tesa sono i più vecchi o i più giovani, poi quando curano dove trovi la differenza di comportamento dei soggetti se gli spari al volo o a fermo, mica sanno come li cresimi? I giovani certamente sono i più creduloni specialmente se sono pochi, che i vecchi si posano con più facilità perché sono stanchi può essere, ma mi sembra un po azzardato, vedesti come girano la testa quando tirano giù i carrelli per posarsi....
Torno ai colombacci che migrano anche di notte, ho sentito più voci che li hanno visti passare di notte non in grossi branchi magari singolarmente e in mare, posati sulle piattaforme petrolifere dell'Adriatico.
Personalmente ho un aneddoto sui colombacci e sulle tortore che si spostano di notte, preferisco
ricordare le Palombe:
Tanti anni fa ero al rientro ai tordi, fine gennaio, stava facendo buio quei ultimi cinque minuti che spari a tre o quattro tordi, improvvisamente mi vedo in lontananza un branchetto di palombe in cerca di una pianta dove posare i piedi, era quasi buio, legai Rudy, il mio amato cocKer,via il campanellino e giù accucciato sul capannino per più di un ora per paura che mi vedessero.
Si erano posati su un immenso leccio a circa duecento metri da me. Me ne andai camminando sotto terra accesi il motore della macchina,fermata in discesa un bel pezzo dopo che ero partito con la speranza di ritrovarli il mattino dopo.
Mi trovai lì un ora prima di giorno, la macchina lasciata molto lontano, il cane a casa, beh un ora dopo fatto giorno stufo di aspettare come un setter che fila un fagiano m'infilai tra le ginestre per avvicinarmi più possibile al leccio, rimasi di m...a come quella trovata a terra sotto il leccio, ma le palombe non mi hanno aspettato, forse hanno captato? so solo che mi ero addormentato studiando il piano di avvicinamento come se dovevo fare un delitto perfetto, capirai a quei tempi una palomba poi a gennaio, in Umbria, era come fare sei al superenalotto.
Via domani si riparte, io per Bocca Trabaria, ciò un faggio a mille metri che mi aspetta da quaranta anni, chissà......questa sera alle 17 ero lì sotto ma non ho visto passare nemmeno una farfalla.
Un forte abbraccio.
Vasco